«Sono bulimica di esperienze. Amo
intensamente la vita e non ho paura di scendere all’Inferno perché in fondo che
cosa è se non un Paradiso capovolto?» di Andrea Giostra
Ciao Ilaria, benvenuta e grazie
per aver accettato il nostro invito.
Grazie di cuore a te caro
Andrea, per me è un piacere.
Hai
appena pubblicato il tuo nuovo romanzo “Diario erotico sentimentale di una
signora perbene”, edito da “Pizzo nero editore. I libertini”.
Raccontaci qualcosa su questo libro per incuriosire i nostri lettori. Come
nasce, qual è stata la fonte di ispirazione, quale il messaggio che vuoi arrivi
a chi lo leggera?
Prima di
tutto non è un romanzo convenzionalmente inteso. Il mio libro nasce dal blog Spocchiosamneteilare.blogspot.it
che ho gestito per cinque anni, e dove ho parlato di sessualità ed erotismo al
femminile. Il mio blog nasceva come un magazine. Un Vanity Fair insomma
però con articoli di approfondimento sul piacere femminile. Toccavo gli aspetti
della sessualità un po’ insolita e quelle fantasie che le donne non osano
esprimere al loro partner, tenendosele
per sé. Insomma ho raccontato in chiave ironica e raffinata quello che le donne
non dicono. Il mio libro appena pubblicato con Pizzo Nero si pone in forma
diaristica. Io amo definirlo una narrazione da ombrellone! Sicuramente desta
curiosità in chi lo legge e tante donne possono ritrovarsi nelle avventure
della mia narratrice e delle sue amiche. Potremmo definirlo un SEX AND THE CITY
della provincia. La mia narratrice, infatti, è una bella donna di mezza età.
Insomma una giovin signora come me. Separata, benestante, un po’ disillusa
dall’amore. Non cerca più il principe azzurro ma chi le faccia provare brividi
tra le lenzuola. Osserva con ironico distacco la fatica che la maggioranza
delle persone fa nel gestire le relazioni e insieme alle sue amiche diventa per
le lettrici un modello di donna libera e indipendente anche nel sesso. Nel mio
libro racconto tanto sesso. Soprattutto nei racconti erotici inseriti alla fine
di ogni sezione. Alcuni sono ovviamente espliciti ma mai eccessivi. Ho seguito
come modello infatti Anaïs Nin e non scado mai nella bieca volgarità nonostante
il tema dei racconti sia la sessualità più trasgressiva. Appositamente ho
distinto la narrazione con due font diversi: la parte colloquiale con le amiche
segue un registro informale, ironico e scanzonato; i racconti invece scendono
nel profondo e mettono a nudo il nostro desiderio più recondito. Talvolta anche
quello che fa male. nel mio libro si narra di una donna che ha conquistato la
sua libertà emotiva passando attraverso varie esperienze di vita, dopo diverse
illusioni infrante e qualche disavventura con uomini rapaci. Ma, nonostante tutto
alla fine trova il coraggio di ammettere a sé stessa che in fondo la vera
libertà non è cambiare partner o inseguire amori effimeri ma costruire con chi
si ama un nido.
C’è
qualcuno che vuoi ringraziare a proposito di questa ultima tua opera letteraria?
Se sì, chi sono queste persone e perché li ringrazi?
Prima di tutto
devo ringraziare il mio ex marito, Andrea Baravelli padre dei miei tre figli e
mio maestro anche nella scrittura. Ai molti lettori che mi chiedevano, leggendo
il blog spocchiosamenteilare, cosa pensasse il mio compagno di tanta
temerarietà nel parlare esplicitamente di sesso, rispondevo che Andrea era il
mio editor. È stato lui a spingermi a scrivere di erotismo e insieme stiamo per
pubblicare un romanzo storico ambientato in parte a Fiume nel 1919 e in parte
durante la guerra civile spagnola. Ovviamente anche in questo caso c’è tanto
erotismo oltre che uno studio molto approfondito delle vicende raccontate.
insomma c’è tanto Vero Storico ben armonizzato con il Vero Poetico. Si prevede
l’uscita in autunno. Devo inoltre ringraziare le mie amiche. Che, sì, sono
proprio quelle citate nel libro Diario erotico sentimentale di una signora
perbene. Ho volutamente dato i nomi delle mie più care amiche alle ragazze
protagoniste. Un omaggio alle mie compagne di una vita: Giulia, Stefania,
Barbara e Fabiana. A loro devo tanto. Sembro una donna in apparenza forte e
determinata ma ho una certa tendenza all’autodistruzione e loro intervengono da
più di vent’anni. Mi fanno il pit stop: ogni tanto mi cambiano le gomme per
farmi riprendere la corsa. Loro sono il mio Prozac.
Hai
previsto degli eventi pubblici dove i nostri lettori potranno venire a vederti
presentare il libro? Se sì, qual è il calendario e quali i luoghi?
Dopo il lockdown
spero di riprendere i progetti di promozione del libro. Per ora ho una serie di
brevi incontri che registro insieme alla mia socia Francesca Viola Mazzoni. Con
lei da quattro anni ho uno spettacolo che porto nei locali e nei teatri in cui
raccontiamo la sessualità prendendo spunto dal mio Blog. Presentiamo testi
inediti e di grandi attrici tra cui
Franca Rame, Marchesini e ovviamente il nostro cavallo di battaglia: i
monologhi della vagina. Lo spettacolo si chiama Evulvendo e quest’anno
inauguriamo proprio con alcune pagine del mio libro. Pertanto state
sintonizzate sui nostri profili FB
Ilaria Cerioli autrice e Francesca Viola Mazzoni attrice. Cliccando sulla
pagina Diario erotico sentimentale di una signora perbene trovate un contest
dove chiedo una foto con il mio libro accompagnata da una breve frase sul tema
della seduzione. Chi riceve più like avrà in dono un buono da spendere in
libri.
Vuoi parlarci delle tue
precedenti pubblicazioni? Quali sono e perché i nostri lettori dovrebbero
leggerli? Cosa hanno di particolare perché li vadano a comprare e leggere?
Intanto le mie precedenti
pubblicazioni sono saggi universitari di archeologia barbosissimi e sconsiglio
vivamente a meno che non si soffra di insonnia. Però insieme al mio ex marito
ho pubblicato un manuale di storia contemporanea che è sato in adozione in
diverse università tra cui Ferrara Padova Firenze. Venti lezioni di storia
contemporanea, edizione Volta La Carta Ferrara aveva la caratteristica di
essere costruito tenendo presente le difficoltà
degli studenti con Disturbi specifici di apprendimento. Perché non sono
solo una scrittrice ma anche una docente di scuola superiore da anni impegnata
sul fronte DSA. Conosco bene l’argomento perché sono io stessa una dsa
discalculica e dislessica così mio figlio. Nonostante le difficoltà riscontrate
a scuola non solo mi sono laureata in Lettere classiche con lode, sono
archeologa etruscologa, ho per anni compiuto ricerca universitaria e oggi
insegno in una scuola superiore. E pensare che i miei insegnanti delle
medie volevano darmi il sostegno! All’epoca non si conoscevano i disturbi
specifici dell’apprendimento, pertanto, vi assicuro che ho vissuto esperienze
scolastiche molto difficili che hanno minato la mia autostima per anni.
Ovviamente vi Invito ad acquistare il mio diario erotico sentimentale perché
non è il solito sesso. E ovviamente per chi è appassionato di romanzo storico,
di Fiume, D’Annunzio e intrighi
internazionali di consiglio di leggere il mio romanzo in uscita. Vi anticipo
che la protagonista femminile è una donna che non si scorderà facilmente.
«Io vivo in una specie di
fornace di affetti, amori, desideri, invenzioni, creazioni, attività e sogni.
Non posso descrivere la mia vita in base ai fatti perché l’estasi non risiede
nei fatti, in quello che succede o in quello che faccio, ma in ciò che viene
suscitato in me e in ciò che viene creato grazie a tutto questo… Quello che
voglio dire è che vivo una realtà al tempo stesso fisica e metafisica…» (Anaïs Nin, “Fuoco” in “Diari d’amore” terzo volume, 1986).
Alla luce delle tue opere letterarie, e sapendo che hai letto e ami Anaïs Nin
come grande scrittrice di genere, cosa ti fanno pensare queste sue parole? Cosa
aggiungeresti in base alla tua esperienza di scrittrice e di donna che ama la
vita e la letteratura?
Anaïs Nin, insieme a Colette, è
una delle mie icone. Amo profondamente il suo stile e ammiro la sua capacità di
raccontare il piacere, la voluttà e l’eccesso senza mai scadere nel grottesco.
Come lei sono bulimica di esperienze. Amo intensamente la vita e non ho paura
di scendere all’Inferno perché in fondo che cosa è se non un Paradiso
capovolto?. Per la rivista Satisfiction ho una rubrica Satisfetish in cui
racconto il sesso insolito. Quello definito kinky. Per questo studio, leggo ma
anche tengo contatti con esperti, partecipo ad eventi e parlo con persone che
amano il “famolo strano”. Ho visto cose che voi umani… però devo
ammettere che in questa dimensione ho sempre trovato tanta coerenza e rispetto.
Esistono leggi e codici di comportamento basati sul consenso e sulla tutela
dell’altra persona. Molto di più che non nel sistema di relazioni in cui il
sesso è vanilla (così chi pratica BDSM definisce la sessualità convenzionale).
Come Anaïs Nin vivo una realtà fisica e metafisica, calandomi pienamente fino a
imbrattarmi col fango della strada ma so bene di essere dotata di ali pronta a
spiccare il volo verso il cielo. Non giudico nessuno e nessuna scelta in ambito
erotico. Cerco sempre di comprenderne le ragioni. Come dicevo prima entro
facilmente in contatto e in empatia con
chi mi racconta la sua vita e mi fa l’onore di trascriverla in un racconto.
Ogni racconto presente nel Diario Erotico Sentimentale, infatti, è vero. Sono
esperienze, talvolta forti ma conturbanti, che mi sono state donate da amiche e
amici durante cene o aperitivi e che poi ho trasformato in narrazione.
Come vuoi
chiudere questa breve chiacchierata e cosa vuoi dire ai nostri lettori?
Chiudo
con una frase che ho trovato su questo nuovo sito UNIPORN. Si tratta di un sito
nuovo che promuove una pornografia etica e indipendente. Al suo interno si trovano
articoli e contributi di registe e produttrici femministe che stanno
promuovendo un’idea della sessualità basata sul consenso. Lo scopo è superare
gli stereotipi tradizionali del porno basati solo sulle fantasie maschili,
promuovendo anche un’educazione sessuale che tenga conto delle varietà di
interessi e orientamenti. La frase che mi ha colpita e faccio mia è “Se non
posso godere, non è la mia rivoluzione”.
Ilaria
Cerioli
http:/www.orlandomagazine/IlariaCeriioli
http:/www.corrierediromagna/laravennatechic
htp:/www.facebook.com/Diariosentimentalediunasignoraperbene
Andrea Giostra