Fattitaliani torna a intervistare Claudio Proietti (qui intervista per Segnalibro) in occasione dell'uscita di “Isìra storia di una donna che fiorisce” nuovo libro dello scrittore, autore teatrale e regista di cortometraggi. Si tratta di un romanzo di formazione in cui si racconta la crescita della giovanissima protagonista, attraverso le sue emozioni, passioni, dolori e continue scoperte. L'intervista.
Che cosa, oppure chi, ti ha ispirato il personaggio di Isìra?
Isìra si è imposta da sé. Come tutti i personaggi delle storie che ho raccontato. Questa ragazza, in particolare, si è palesata in un momento difficile della mia vita. Mi ha salvato, in qualche modo. Da un dolore è nato un fiore delicato, ma forte. Devo tanto a lei e all’amore che mi ha fatto riscoprire verso me stesso e quindi verso l’esistenza.
Chi vi si potrebbe identificare?
Tutti. Davvero, tutti! Anche se il libro è rivolto, principalmente, ai giovani. Ma, in generale, ognuno di noi può incappare in periodi in cui ogni cosa è messa in dubbio. Periodi in cui ci si sente smarriti. Privi di punti di riferimento. Isìra è un faro. Attraverso il suo viaggio interiore/esteriore possiamo ritrovare il bandolo della matassa o abbandonarlo definitivamente. La nostra evoluzione è dolorosa. A qualsiasi età. Per un adolescente ancora di più, perché è tutto nuovo. Tutto da scoprire.
Che cosa hai messo delle tue esperienze e, soprattutto, dei dubbi inevitabili in varie fasi della vita quando si prendono alcune decisioni?
Tanto. Poi il mio inconscio fa il resto. Quando “trascrivi” una storia (ho detto: “trascrivi” perché mi sento sempre “usato” dai fatti narrati, non ne sono mai il “creatore”) ti metti lì con l’animo candido e aspetti che sia lei a parlare. Organizzi. Cerchi di camuffare un evento che ti è accaduto per guarirlo, ma al 99% inutilmente. Non voglio ripetermi, ma la verità è che la storia si scrive da sé.
Che cos'hanno di bello e di meno bello le "anime danzanti" nell'impatto con la realtà?
Continuano a danzare! Loro attraversano la realtà senza rimanerne coinvolte. Che non significa non rendersi conto del mondo in cui si vive. Significa non restarci ingarbugliati. Ecco perché molto spesso leggiamo e ci sentiamo dire: “Vivi con leggerezza”. Se ci facciamo caso accade spesso. Perché la leggerezza è la chiave di tutto. Soprattutto per realizzarci ed essere felici. Molti la confondono con la superficialità, ma quelle non sono “anime danzanti”.
In che cosa è cresciuta Isìra durante la narrazione?
In tutto. Scopre il suo talento. L’amore. Ti pare poco?! Il bello è che non pensava minimamente a farlo. La vita le sbatte davanti il suo destino. Non le resta che seguirlo. Capita a tutti noi, ma spesso facciamo finta di niente. Allora i segnali diventano più imponenti. Poi le cose si complicano. Finché non decidiamo, finalmente, di ascoltare i “messaggi” sparsi qua e là.
La giovane protagonista lungo la storia è cambiata e si è evoluta al di là delle tue iniziali intenzioni?
Ovviamente. Come dicevo prima io organizzo, ma poi lascio fare. La vicenda non puoi contenerla. È un cavallo brado: bellissimo e libero. Per fortuna.
E il lettore, attraverso di Lei, in che cosa potrà crescere e migliorare?
Isìra è uno specchio. Attraverso quello specchio, il lettore, può osservare cose di se stesso che magari non amerebbe vedere direttamente. In quell’immagine c’è tutto: odio, passione, tenerezza, malinconia e soprattutto tanto amore. Tanto parte tutto da qui, dall’amore. E dopo un giro immenso qui si torna.
IL LIBRO
La vicenda di Isìra ha le caratteristiche del Bildungsroman, il "romanzo di formazione", segue il percorso di crescita della giovanissima protagonista, attraverso le sue emozioni, passioni, dolori e continue scoperte tra molteplici indizi. Scrive Proietti: “Isìra ha negli occhi una stella luminosissima e il coraggio di un cerbiatto che fugge”. La sua è una formazione che ha i tratti della trasformazione, in un percorso prima di smarrimento e poi di scoperta di sé. Da bruco Isìra, nel suo cammino, si tramuta in una splendida farfalla pronta a spiccare il volo.
“Isìra storia di una donna che fiorisce”è anche la narrazione di un amore protettivo, sviscerato e incondizionato, il racconto di “anime danzanti” che si ritrovano in una vita ancora tutta da scoprire.
Racconta l’autore:“Volevo uscire in primavera. Non c’è momento migliore per far nascere un libro che ha per sottotitolo:Storia di una donna che fiorisce! Questa avventura è stata la mia fioritura e spero che sia anche quella di ogni anima che avrà la bontà di perdersi/ritrovarsi nelle mie pagine”.
Si invita così il lettore ad intraprendere con la giovane protagonista lo stesso percorso di accettazione e perdono di sé, per scoprire la propria anima e apprendere i doni che si possiedono senza saperlo.
Il libro è ordinabile in tutte le librerie ma, in questi giorni di chiusura degli esercizi commerciali lo si può acquistare online, sia nella versione cartacea sia e-book. Tra l’altro disponibile su Amazon con spedizione prime.
L'AUTORE
Claudio Proietti è nato a Roma nel 1973. Allievo dello sceneggiatore Leo Benvenuti (“Amici miei” di Mario Monicelli, “C’era una volta in America” di Sergio Leone, “Compagni di scuola” di Carlo Verdone) è autore di diverse commedie teatrali: “E tu sei bellissima”, “Meglio zitelle!”, “Da domani ti amo”, “Tutto per tutti”, “Tre anime in sala d’attesa”, “Papà povero papa!”. Produttore, regista e autore di cortometraggi, nel 2014 ha pubblicato il libro dal titolo Ho due storie per te (Armando Curcio Editore), e nel 2016 il libro per ragazzi L’incredibile storia di Casiamù (Edizioni Progetto Cultura) che è stato adottato da diverse scuole.