Appuntamento in seconda serata il 26 aprile, in occasione dei 10 anni dalla scomparsa di Joseph W. Sarno, regista e sceneggiatore soft-core, pioniere del genere sexploitation, con il documentario in prima visione I Sarno - una vita nel porno.
In questo documentario conosciamo uno dei grandi maestri del genere, un pioniere, che ha diretto tanti film soft-core che riempivano le sale cinematografiche prima dell’avvento del porno hardcore, pellicole che parlavano ad un pubblico di affezionati proponendo trame shock per temi pop.
Nei film di J. W. Sarno il sesso rappresenta una modalità, autentica e disinibita, attraverso cui osservare e raccontare le relazioni tra uomini e donne, spesso dal punto di vista femminile, le donne sono le vere protagoniste, non vengono mai usate, e se sono vittime, alla fine si ribellano alla morale borghese.
Nel corso degli anni le sue opere, tra cui spiccano “Sin in the Suburbs” (1963), “Inga” (1968), “Confessions of a Young American Housewife” (1974) e “Deep Throat II” (1974), sono state apprezzate dalla critica per la loro capacità di indagare i caratteri femminili attraverso un sapiente utilizzo della tecnica registica.
In questo documentario si ripercorre la carriera di un Joseph W. Sarno ormai prossimo ai 90 anni, utilizzando le memorie del regista per tracciare l’evoluzione e la storia del suo cinema, a partire dagli albori, negli anni 60, sino a oggi.
Quest’opera si concentra in particolar modo sul rapporto tra J.W. Sarno e la moglie, sua collaboratrice fedele sin dagli inizi, Peggy Steffans. Il regista, Wiktor Ericsson, permette ai Sarno di raccontare la loro vita, la carriera, l’amore, dal punto di vista di quella che è la loro vita oggi. Ne scaturisce il ritratto di una storia d’amore che si è intrecciata indissolubilmente ad una carriera artistica ricca di talento e di originalità.