Ph. Gabriele Ardemagni - |
Dal 13 marzo in radio e digitale “Sotto
quale cielo”, il nuovo singolo di Daniele Barsotti con Simona
Atzori. Il brano, scritto da Andrea Gallo e Massimo
Tornese, racconta la storia di due amori finiti, che hanno lasciato un
segno indelebile nei due protagonisti, i quali continuano nonostante tutto a
credere all'amore. La cornice della storia è Roma, città eterna, e
come in un vecchio film, che non passa mai di moda, i protagonisti persi
tra un'alba fredda, un taxi e una manciata di ricordi, si ritrovano a
raccontarsi le rispettive storie, riscoprendosi in qualche modo simili nella
visione dell'amore.
A
proposito del brano “Sotto quale cielo”, Daniele Barsotti commenta: «Ho
scelto di interpretare questa canzone perché oltre ad avere una bellissima
melodia in cui mi rispecchio molto, il testo comunica un messaggio di speranza
a tutte quelle persone che in qualche modo rimangono deluse dalle esperienze
della vita, ma nonostante tutto hanno un “credo” fondamentale ben saldo».
«Mi
sono ritrovata a cantare questo singolo perché una persona speciale, Daniele
Barsotti, ha espresso il desiderio di cantare con me» - afferma Simona Atzori - «Credo che nulla
sia mai per caso, e soprattutto sono convinta che questo brano abbia un suo
percorso. Quando le cose nascono da desideri profondi, basati su sentimenti di
apprezzamento, stima e fiducia, non possono che trovare una realizzazione».
La
parte di pittura e di danza è stata registrata presso l'agriturismo Tenuta Il
Tresto, invece quella in cui Simona e Daniele cantano insieme presso Cantine di
Badia Recording Studio. Nel video la partecipazione straordinaria del
danzatore del Teatro alla Scala di Milano, Salvatore Perdichizzi.
La
copertina del singolo è un dipinto di Simona Atzori che è
stato realizzato durante le riprese del video: «L’ispirazione per
questo dipinto nasce dalle parole nella canzone quando dicono: “Simo, disegna
fiori che…”. Ho immaginato me e i fiori che tante volte nel mio percorso
artistico ho dipinto, mischiando acqua e colore, quasi a voler annaffiare
davvero quel fiore che sono io. Così ho unito queste due immagini per renderle
più vicine, il mio sguardo che si mischia all’unicità del fiore che è dentro di
me», commenta Simona.
Daniele
Barsotti vive a Gugliano (Lucca),
inizia a cantare all'età di 6 anni. Passano gli anni e cresce la passione per
il canto a cui si unisce quella per la musica, a 17 anni inizia a studiare
chitarra. A 21 anni, dopo aver vinto la battaglia con un serio problema di salute,
inizia a prendere lezioni di canto lirico e di organo. Da 23 anni a 30 sposta
la sua formazione dal percorso lirico a quello di canto moderno, seguendo
diversi insegnanti, per cercare di cogliere i vari aspetti dell’arte del canto.
Parallelamente al mondo della musica, Daniele coltiva anche la passione della
sartoria, che con il tempo e la pazienza, oggi, è il mestiere che gli permette
economicamente, di avventurarsi nel meraviglioso mondo della musica. Daniele ha
iniziato come voce in un gruppo e partecipato da solista ad alcuni concorsi
canori e spettacoli a livello locale. Ben presto però sono arrivati i risultati
anche a livello nazionale: Festival di Solarolo (2002), le
tappe di XFactor Ancona, Roma e Milano (2005 - 2008), la
semifinale di Castrocaro a Napoli (2010) la finale di Area
Sanremo (2016). La svolta musicale e umana arriva però nel 2016 grazie
a Giovanni Balduini, produttore del suo primo vero disco “Dimenticherò”. La
comune passione per la musica si trasforma, da parte di Balduini in una vera e
propria scommessa su Barsotti e sulle sue potenzialità. I primi risultati non
fanno che dare ragione a Balduini: numerose apparizioni su TV2000 e altri
canali tv, ospite d’onore del Carnevale di Viareggio, live in tutta Italia. Ad
agosto 2017 l’uscita del singolo “Chiara” con la
presentazione in anteprima al Caffè de La Versiliana. Nel 2018 arriva il
singolo “Niente” di Giulio Iozzi e Alessandro Secci,
presentato a fan e addetti ai lavori, il 27 maggio, con videoclip realizzato da
Stefano La Mendola. Il 6 agosto dello stesso anno apre il concerto di Gloria
Gaynor, esibendosi con alcuni brani del suo repertorio pop, di fronte
a una folla di 15 mila spettatori. Partecipa alle selezioni del Festival
di Castrocaro 2018 con esito positivo, fino alla partecipazione
della finalissima su Rai 1 il 10 agosto, aggiudicandosi, con
il brano “Inevitabile” scritto da Stefano La Mendola,
Chiara Nikita Masini e Orazio Fontes, il "Premio SIAE” come
miglior interpretazione e testo. Il primo novembre 2019 pubblica “Luci
stroboscopiche a Londra”, il nuovo singolo scritto da Daniele
con Marco Canigiula, Marco Di Martino e Francesco Sponta. Attualmente sta
lavorando ad un importantissimo spettacolo teatrale itinerante chiamato “Specchio
delle mie brame” dove, attraverso cover, inediti e parti recitate,
si racconterà. Parlerà del suo vissuto artistico e umano, problemi di
accettazione, obesità, oncologia fino alla rinascita.
Simona
Atzori svolge la sua attività di
pittrice, ballerina, scrittrice e conduce Incontri Motivazionali. Si avvicina
alla pittura all'età di quattro anni come autodidatta. Inizia a danzare all’età
di sei anni, seguendo corsi di danza classica. Nel 1983 entra a far parte
dell'Associazione dei Pittori che Dipingono con la Bocca e con il Piede
(V.D.M.F.K.). Nel 1992 dona a Papa Giovanni Paolo II il
ritratto da lei realizzato del Santo Padre. Nel 2000 è Ambasciatrice per
la Danza nel Grande Giubileo. Nel 2001 si laurea in
"Visual Arts" presso la "University of Western Ontario" in
Canada. Protagonista della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di
Torino 2006 e nello stesso anno partecipa alla
trasmissione "Amore" di Raffae lla
Carrà. Dal 2008 i suoi quadri sono in Mostra Permanente nella città di
London Ontario, Canada. Partecipa a mostre collettive e personali in
tutto il mondo: Italia, Cina, Canada, Portogallo, Svizzera, Spagna, Austria,
Messico, Grecia. Nel 2009 danza durante due tappe del "Roberto
Bolle and friends". Nel 2010 nasce la SimonArte
Dance Company, che ha all’attivo tre produzioni in collaborazione con
danzatori del Teatro alla Scala di Milano. "ME", "COSA TI MANCA
PER ESSERE FELICE?" (dal libro lo spettacolo di danza) "UNA STANZA
VIOLA". Nel 2011 esce il suo primo libro: "Cosa ti manca
per essere felice?" per Mondadori. Nel 2012, apre la quarta
serata del Festival di Sanremo. Nel 2014 realizza e dona a Papa
Francesco il suo ritratto in sala Nervi in Vaticano e danza in
presenza del Pontefice. Nel 2017 lo spettacolo "Una stanza
Viola" viene portato in scena al Festival dei due
mondi di Spoleto. Simona è ritratta nella copertina del libro di
Candido Cannavò, "E li chiamano Disabili".
Nello stesso anno esce il suo secondo libro "Dopo di
te" per Mondadori. Nel 2016 il suo primo libro viene tradotto in
spagnolo dalla casa editrice Palabra ¿Qué te falta para ser feliz? Nel
2018 pubblica il terzo libro "La strada nuova" edito
da Giunti.