Tra riconoscimenti e premi apre sotto i migliori auspici l’anno artistico
2020 della pittrice Ester Campese conosciuta in arte con il nome di Campey.
Ancora una volta le viene riconosciuto un premio, consegnatole a fine
gennaio di quest’anno, parliamo del “Premio Internazionale città di New
York”.
Ed è così che Campey torna sullo scenario newyorkese con due sue
opere “Dietro al finestrino” e “Donna Vitruviana” presso l’esclusiva
Galleria White Space Chelsea sita al 55 West Street.
Si legge nella motivazione consegnatale insieme alla targa di premiazione
“Per il valore del suo percorso stilistico, valido esempio di preziosità
espressiva”.
Ester Campese è artista e donna sensibile che fa della pittura un piano di
dialogo con i suoi estimatori ed osservatori attraverso cui trasferire
anche una parte emozionale di sé.
Non è una novità la presenza di Ester Campese a New York, città che
l’estrosa artista ama e che è luogo in cui è stata sempre apprezzata
distinguendosi anche negli States nel panorama artistico internazionale.
In particolare “Donna Vitruviana” è un’opera originariamente realizzata per
una mostra in onore di Leonardo Da Vinci poi rifatta dalla stessa artista
in dimensioni più piccole ed incluse in un abito realizzato da detenuti del
carcere di Bollate.
La sua opera è tra quelle scelte dalla direzione
artistica recensita ed inclusa nel catalogo reso disponibile anche presso
la New York Pubblic Library, la biblioteca più importante di New York.
Ester Campese è da anni protagonista di prestigiosi progetti nazionali ed
internazionali con un impegno mai flesso sia artistico sia per l’attenzione
che pone al sociale che costante ha proseguito nel tempo.
Fascino che si aggiunge al fascino, dunque il ritorno di Campey a New York,
che annovera tra le principali critiche ricevute quelle del Prof Carlo
Levi, del Prof Vittorio Sgarbi, del Dott. Renato Manera Vice Pres.te Museo
Canova, della Dott.ssa Elena Gollini e di molti altri storici e critici
d’arte.
Flavio Iacones