Sono più
di 7.3 milioni in Italia, superando persino il cane tra i pet più amati nelle
famigli e da vent’anni è stata istituita una giornata a loro dedicata, con cui
celebrare il loro spirito libero.
Sono i gatti, per i quali lunedì 17
febbraio ricorre la loro festa. Su di loro ricorrono da tempo dei “falsi
miti” che spesso non rispecchiano le sue reali caratteristiche. Per questa
ragione, gli esperti di Ca’ Zampa, il primo Gruppo in Italia di Centri che
offrono tutti i servizi legati al benessere degli animali domestici, hanno
stilato i 7 miti legati alla loro cura, come le sue leggendarie 7 vite, da
sfatare.
“Il
gatto è tra gli animali da compagnia più diffusi, basti pensare che, come
dimostrato dal Rapporto Assalco Zoomark 2019, ad averlo in casa è più del 18%
delle famiglie - spiega Marco Maggi, Coordinatore dei Servizi Veterinari di
Ca’ Zampa -. Ma si conosce poco
della sua cura: a dispetto di quanto comunemente si pensa, va seguito con molta
attenzione in modo da garantirli un completo benessere. Per fare questo è
opportuno ragionare in termini di prevenzione, così come si fa per la salute
umana. Basti pensare che 1 gatto su 5
soffre di patologie legate al tratto urinario e per prevenire è sufficiente
attuare piccoli accorgimenti, come l’adozione di una corretta dieta e l’analisi
delle urine almeno 1 o 2 volte all’anno”.
1.
I gatti che vivono in casa non corrono
rischio di prendersi malattie
Anche
se il gatto è domestico e teoricamente ha meno probabilità di prendersi pulci e
zecche rispetto agli animali che stanno all’aperto, non si può considerare
completamente al sicuro. Poiché è sua abitudine rilassarsi sui davanzali e
andare a curiosare in aree della casa che possono comportare dei rischi, come
balconi, terrazze e garage e il riscaldamento. È quindi importante proteggerli
durante tutto l’anno.
2.
Il gatto è un animale poco impegnativo
È
vero che i gatti sono per loro natura indipendenti e spesso non mostrano i
sintomi delle malattie, ma tutto questo non deve trarre in inganno. I loro
nemici principali sono boli di pelo e parassiti. È quindi importante spazzolarli
frequentemente, procurarsi l’erba gatta per liberarsi dal pelo che ingeriscono.
3.
Per il gatto basta una visita all’anno
di controllo
Solo
1 proprietario su 4 fa visitare regolarmente il proprio gatto dal veterinario.
3 o 4 si fermano alle prime visite e
vaccinazioni, quando i gatti sono cuccioli. È importante recarcisi almeno 2
volte all’anno. Ma soprattutto, è bene abituarsi a costanti controlli: gli
esperti consigliano un controllo delle urine almeno 1 o 2 volte all'anno, sia
nei gatti maschi sia femmine. La sabbia è un sistema di controllo domestico che
evita lo stress dell'analisi delle urine che prevede quasi sempre la sedazione.
Questo è un plus importante.
4.
Ama la solitudine
Non
tutti. Può capitare che alcuni gatti non amano stare da soli per lungo tempo e
per questo mostrano segni di ansia e agitazione quando sono lontani da qualcuno
con cui hanno instaurato un forte legame. Lo si capisce da alcuni segnali: se
piangono quando si sta per uscire di casa oppure se mostra irrequietezza con
alcuni oggetti. Le conseguenze? Mancanza di appetito e difficoltà ad urinare.
5.
Il suo radar è il naso
A
fare da potente sensore degli odori è la bocca. I gatti hanno una ghiandola
posta sotto il palato, dietro gli incisivi superiori. Quando sono intenti ad
annusare qualcosa, sembra che tendano a spalancare la bocca.
6.
Quando fa le fusa vuole le carezze
È un
pensiero comune ritenere che le sue caratteristiche fusa siano solo un segnale
di benessere: a volte invece manifestano un senso di malessere e disagio dovuto
ad un momento di ansia e di dolore fisico.
7.
Vede al buio
Pur essendo degli
animali notturni, i gatti non riescono a vedere nel buio più totale, ma hanno
bisogno di una minima fonte di luce. I loro occhi hanno un elevato numero di
fotorecettori, detti bastoncelli, che in condizioni di oscurità gli permettono
di assorbire una grande quantità di luce. Viceversa, la pupilla si restringe
quando il fascio luminoso è abbagliante. E’ per questo che i gatti possono
vedere al buio circa 6-8 volte meglio degli essere umani.
Per
maggiori informazioni: www.cazampa.it
Foto: Cecilia Chiaramonte