Un testo
notevole che raccoglie spiccate conoscenze, testimonianze e buone pratiche
d’integrazione di Goffredo Palmerini
Libertà e democrazia non
sono compatibili con chi alimenta i conflitti,
con chi punta a creare
opposizioni dissennate fra le identità, con chi fomenta scontri,
con la continua ricerca
di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo.
I valori delle civiltà e
delle culture di ogni popolo contrastano in modo radicale
con quella deriva e
fanno, invece, appello a salde fondamenta di umanità,
per confidare nel
progresso.
Sergio
Mattarella,
Presidente
della Repubblica
L’AQUILA – Un’altra magnifica
opera è stata appena pubblicata da One Group Edizioni: “L’accoglienza delle persone
migranti - Modelli di incontro e di socializzazione”, a cura di Tiziana Grassi. Insigne studiosa dei
fenomeni migratori, giornalista e scrittrice, la Grassi affida ai lettori un corposo testo di elevato valore
scientifico, civile e sociale in un tempo in cui la verità del fenomeno
migratorio ha subito le più bolse torsioni ad uso e consumo di una politica che
alla responsabilità ha sostituito la propaganda per interesse elettorale. Il
volume, alla puntuale e documentata Presentazione dell’Autrice, e all’intensa
Prefazione del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, reca contributi di eccellente levatura
nell’esposizione di ogni aspetto del fenomeno migratorio in una forma chiara e
documentata. Un testo davvero di agevole leggibilità e di grande trasparenza.
Un’opera di grande interesse
che ha impegnato non poco l’Autrice per condurla finalmente in porto: 128
studiosi, ricercatori, rappresentanti di istituzioni, giornalisti, operatori
sociali e umanitari; 976 giorni di lavoro; 784 pagine; 21 Facoltà,
Dipartimenti, Osservatori e Centri di ricerca; 47 tra fondazioni, istituzioni,
associazioni, onlus, scuole italiane; 4 esempi tra i numerosi Comuni illuminati
di un'Italia pensante. Tante le testimonianze, i modelli di buone pratiche, le
proposte su un tema centrale del nostro tempo: l'accoglienza delle persone
migranti.
Il volume avrà una
presentazione riservata esclusivamente ai 128 Autori e alla Stampa (il prossimo
18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
(Viale Castro Pretorio, 25), con gli interventi di Giovanni Vetritto, direttore generale Presidenza del Consiglio, Walter Tocci, già direttore Centro
Riforma dello Stato, Francesca Lagorio,
giornalista Rai, Massimiliano Fiorucci,
direttore Dipartimento Scienze della Formazione Università Roma Tre, Francesca Pompa, presidente Edizioni
One Group, Tiziana Grassi, curatrice
dell’opera. Modera Gian Matteo Sabatino,
dirigente scolastico, docente alla Comunità di S. Egidio. Porterà il saluto Andrea De Pasquale, direttore della
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. La presentazione al pubblico è prevista
nel prossimo mese di gennaio.
David Sassoli scrive tra
l’altro nella Prefazione: «[…] Con questo volume Tiziana Grassi, oltre ad
illustrare alcune buone pratiche di accoglienza portate avanti in Italia, ci
invita a riflettere su queste politiche e sui nostri valori comuni perché
l’accoglienza del prossimo e il rispetto della dignità umana sono tratti
distintivi del nostro essere italiani ed europei. Come ci ha ammonito Papa
Francesco, è necessario lavorare insieme per dare alla luce un nuovo umanesimo
capace di recuperare la progettualità dei padri fondatori, di interpretare i
cambiamenti del nostro tempo e di aprirci alla complessità del mondo per
sviluppare le risposte di cui necessitiamo. Ecco perché abbiamo bisogno di
strumenti e di politiche in grado di gestire questi fenomeni. La soluzione è il
trasferimento dei poteri all’Europa, perché ad oggi l’immigrazione è ancora una
competenza nazionale e noi abbiamo bisogno di un’Europa che affronti questa grande
questione, che non può più essere considerata solo un’emergenza. […] L’immigrazione
e le politiche di accoglienza sono per l’Europa una partita decisiva perché è
da lì che passa non solo un sentimento di umanità ma anche uno sguardo politico
su come noi possiamo essere di aiuto a Paesi in cui l’immigrazione è il frutto
di diseguaglianze, di conflitti, della desertificazione e dei cambiamenti
climatici. I motivi che portano milioni di persone a muoversi sono tanti e
credo che quell’ambito sia quello in cui l’Unione europea può dimostrare non
solo umanità, ma anche visione politica. […]»
Così Tiziana Grassi annota nel risvolto di
copertina: «La Storia avanza
spedita e noi qui, il suo fugace quarto d’ora, a dissipare occasioni di evoluzione
umana e civile. Per reggere l’urto della complessificazione delle migrazioni contemporanee,
ho avvertito la necessità di approfondirne i molteplici aspetti in un’ottica
corale. Perché interpretare i profondi mutamenti socio-culturali in atto attraverso
la lente ampliante del confronto tra diverse discipline e punti di
osservazione, è forse l’unica via per affrontare l’insostenibile egemonia delle attuali miopie su fenomeni epocali. Da osservare con il giusto e necessario respiro e
con quella visione d’insieme e a più voci che ci dice che un’altra direzione è
possibile.
Scegliendo
da che parte stare, abbiamo voluto raccontare quell’Italia invisibile e reale,
viva e solidale, di donne e uomini che non hanno mai smesso di essere dalla
parte delle persone e dei diritti umani, di pensare universalmente, di
compartecipare, di accogliere. Capace di partecipare con fermezza silenziosa
alle vicende umane, è l’Italia che non
si rassegna al clima d’odio e anzi coltiva la socialità
rendendola pratica quotidiana nella sobrietà di gesti semplici e proattivi che
includono e uniscono. Quella che, nel senso comunitario di
umanità e di giustizia rivolte al bene comune, riconosce i propri
fondamentali, i valori grandi ed essenziali che restituiscono all’essere umano
tutta la sua centralità.
Abbiamo
voluto raccontare quell’Italia aperta all’incontro dialogante che, nella
pacifica e conviviale coesistenza delle differenti identità, abbraccia la
crescente complessità dei processi
migratori contemporanei costruendo ponti, legami e relazioni
significanti in un quotidiano spesso destinato a non ‘fare notizia’. L’orizzonte
ideale e la valenza connettiva di questa comunità civile che ogni giorno genera
gesti importanti di altruismo, che cresce anche tra i giovani e ci fa sperare,
pervade diffusamente e a maglie strette il nostro Paese. In questo volume
facciamo dunque luce sulle ombre di infondati quanto corrosivi allarmi sociali
che - in attesa di una proposta di governance europea organica e lungimirante -
hanno voluto far passare l’immigrazione come uno dei problemi più gravi e
urgenti del Paese.»
Il
volume, dopo i cinque contributi introduttivi ove si ripropongono due scritti
illuminanti e “profetici” di Stefano
Rodotà e don Luigi Di Liegro
insieme agli interventi di padre Fabio
Baggio, Arturo Salerni, e
un’intervista di Franz Coriasco ad Andrea Riccardi, è suddiviso in tre
parti: Lo status quaestionis – Orizzonti,
teorie e modelli (Parte 1); Le buone
pratiche dell’accoglienza e della socializzazione (Parte 2); Fenomeni migratori e ruolo dei media, un
altro racconto è possibile (Parte 3). Infine le Conclusioni, con un
intervento di Filippo Bencardino,
presidente della Società Geografica Italiana e un’Appendice.
L’opera, attraverso i qualificati
contributi dei 128 Autori, affronta
il fenomeno migratorio in tutte le sue peculiarità e sfaccettature, fornendo un
quadro d’insieme dove, anche grazie alle testimonianze delle buone pratiche,
può ricavarsi un’idea oggettiva e compiuta della “questione delle migrazioni”
che controverte l’enormità delle distorsioni che da tempo una certa narrazione
del fenomeno sta inoculando nella società italiana. Tutti i contributi sono
tessere rilevanti d’un mosaico di conoscenza che fa piazza pulita di ogni
strumentalizzazione, restituendo la dimensione autentica e vera d’un fenomeno
epocale che riguarda e riguarderà per anni il nostro Paese e l’Europa intera. Sarà
di grande utilità per chiunque voglia approfondire e comprendere il fenomeno
migratorio, per attrezzare politiche di accoglienza e integrazione che alla
strumentale esorcizzazione contrappongano una consapevole capacità di governo
delle migrazioni.
Solo
per dare un’idea dell’opera si fa cenno di alcuni Autori. Come il prefetto Mario Morcone, direttore del Consiglio
Italiano per i Rifugiati, con un contributo che spazia sugli orizzonti del
fenomeno migratorio e su un governo possibile delle migrazioni; o Gennaro Cicchese, dell’Università
Lateranense, sull’antropologia della prossimità e sui percorsi dell’alterità
come ponte verso il futuro; o Massimiliano
Fiorucci, direttore del dipartimento di Scienze della Formazione
dell’Università di Roma Tre, sulla “grammatica” dell’integrazione; o Domenico Quirico, giornalista e
scrittore, sull’Esodo migratorio come storia del nuovo millennio. Come le testimonianze di un
approccio aperto al fenomeno migratorio offerte da alcuni sindaci d’Italia,
quali Luigi De Magistris di Napoli, Luca Elia di Baranzate, Riccardo Travaglini di Castelnuovo di
Porto, e Nannino Marteddu di Orotelli,
per i loro Comuni - tra i tanti in Italia che andrebbero citati – riguardanti l'accoglienza
e la buona gestione del fenomeno. Il Comune di Orotelli, in Sardegna, oltre al
patrocinio morale, ha contribuito a sostenere la pubblicazione del volume,
condividendone i messaggi umanitari.
O come la preziosa l’opera socio-sanitario dell'INMP per le persone migranti, testimoniata
nell’intervento di Concetta Mirisola,
direttore generale dell’Istituto pubblico che si occupa di Migranti e Nuove
Povertà nella struttura di Roma, a Trastevere, grazie ai suoi medici, psicologi
e mediatori culturali – solo INMP ha mediatori in ambito sanitario che parlano
oltre 30 lingue per comprendere l'universo dei segnali espressi delle persone
che vengono dall'Africa, con culture diverse – e persino i suoi antropologi. Come
inoltre il contributo di Oliviero Forti
e Ferruccio Ferrante che documentano
il ruolo della Caritas italiana nel campo dei progetti d’accoglienza e
integrazione dei migranti e sui corridoi umanitari, specchio d’una Chiesa
aperta all’umanità in cammino; e quello della giornalista Mimma Cucinotta, che parla della Sicilia, avamposto naturale e
geografico proteso nel Mediterraneo, con una cultura millenaria. E Sicilia
è anche Lampedusa, un avamposto
dell'accoglienza, isola divenuta confine tra la vita e la morte, purtroppo testimone
dei naufragi, anche morali, del nostro tempo.
E come non richiamare lo straordinario contributo di Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di
Palermo, un discorso alla sua Città-vascello, terra di accoglienza e di
testimonianza, richiamando l’eredità morale e spirituale di Giorgio La Pira e don Pino Puglisi per un umanesimo nuovo. E il contributo di Valeria D'Autilia su Taranto, città
ferita, e sull'amicizia meravigliosa diventata fratellanza-adozione tra due
bambini... una storia da leggere!
La Puglia e "i fratelli di mare", quella stessa Puglia che 30 anni fa
accolse gli albanesi e che oggi accoglie i migranti dall'Africa. E la
testimonianza di un’altra città ferita, molto duramente, dal terremoto del
2009: L’Aquila, accogliente e
multiculturale da secoli, che pur tra le sue ferite mostra buone pratiche d’accoglienza
e integrazione, come sempre ha fatto dalla sua fondazione, otto secoli fa. Un
racconto tra storia e attualità, vergato da chi qui scrive.
E poi i numerosi contributi sul ruolo
dell'informazione, del giornalismo, dei media sui fenomeni migratori, l'etica
nella comunicazione. L'emergenza che non c'è, l'invasione che non c'è... gli
stereotipi... il racconto solo degli arrivi e raramente quello dei casi
riusciti di integrazione che pervadono il Paese. Raramente le storie dei
protagonisti, invece solo paure da alimentare. Che cadono quando conosci le
persone migranti e le loro drammatiche storie di vita, da dove vengono, le
atrocità che hanno subito... Alcuni valenti professionisti dell’informazione
intervengono sui temi migratori ampliandone il quadro della conoscenza, contro
l’alfabeto dei respingimenti fisici, lessicali e cognitivi. E poi il contributo
del giornalista e scrittore Paolo Rumiz,
che racconta le antiche vie delle migrazioni e come l’orchestra dei ragazzi
insegna l’armonia all’Europa. La lezione di 82 giovani che con la loro musica
annullano frontiere e pregiudizi. Infine la giornalista Toni Saracino che parlando del
MedFilm Festival fa comprendere quale portentoso mezzo di dialogo
interculturale sia la settima arte.
E ancora, tra gli altri docenti che hanno scritto sul
ruolo fondamentale della Scuola per seminare la cultura dell’accoglienza, della
solidarietà, dell’incontro e del dialogo interculturale, il prezioso contributo
di Michele Bonomi e Gian Matteo Sabatino, sulle risultanze
di un Questionario agli studenti
sulla cittadinanza, presente in Appendice, oltre ai personali contributi
nel libro che riferiscono sulle scuole multiculturali e interculturali dove
insegnano. Insomma, tanti studiosi e ricercatori di tutta Italia in questo
coinvolgente racconto sulle migrazioni che accompagnano da millenni la storia
dell'umanità. Già, l'umanità! Quella stessa che ritroviamo nella toccante
testimonianza di Daniela Maggiulli e
del piccolo Enrico Patruno, inserita
come palpitante conclusione del volume. Su Riace e su un bambino-adolescente,
volontario in quel paesino di Calabria, che ci restituisce il senso della vita
e dell'incontro. Riace, un paese del
Sud spopolato dalle dolorose migrazioni all'estero, rivissuto con le
immigrazioni. Per dire, concludendo, la circolarità della Storia.
***
Il volume “L’accoglienza
delle persone migranti – Modelli di incontro
e di socializzazione”, a cura di Tiziana
Grassi (One Group Edizioni, L’Aquila, 2019), è disponibile presso
l’editore e può essere ordinato con un’email a ufficiostampa@onegroup.it. Presto sarà presente su
Amazon, anche in formato kindle.
Gli Autori
David Sassoli, Fabio Baggio, Arturo Salerni, Stefano Rodotà, Don Luigi Di
Liegro, Franz Coriasco, Stefano Solari, Mario Morcone, Eligio Resta, Gennaro
Cicchese, Maria Rosaria Piccinni, Orazio La Rocca, Antonio Augenti,
Massimiliano Fiorucci, Aldo Skoda, Piero Bevilacqua, Marcello Saija, Elena
Liotta, Claudio Marra, Silvia Aru, Maurizio Memoli, Salvatore Strozza,
Guendalina Troiani, Silvia Ruspa, Chiara Mellina, Patrizia Caiffa, Raffaele
Cera, Francesco Lenoci, Domenico Quirico, Giovanni Pettorino, Gregorio De
Falco, Luigi De Magistris, Gianfranco De Maio, Concetta Mirisola, Lorenzo
Prencipe, Ginevra Demaio, Luca Di Sciullo, Nicola Zingaretti, Daniela Di Capua,
Monia Giovannetti, Tatiana Esposito, Annarita Guidi, Oliviero Forti, Ferruccio
Ferrante, Anna Clara De Martino, Roberto Rossini, Emanuele Selleri, Valentina
Recalcati, Matteo Bassoli, Sara Marini, Daniela Piretti, Giulia Franchi, Paola
Piva, Don Giovanni D’Andrea, Vincenzo Cesareo, Barbara D’Ambrosio, Costanza
Meli, Susanna Guerini, Alessandro Triulzi, Antonio Mumolo, Gabriella Sanna,
Letizia Casuccio, Angela Scalzo, Jacopo Di Giovanni, Luca Cricenti, Maria
Elisabetta Vandelli, Goffredo Palmerini, Mimma Cucinotta, Donatella Parisi,
Enzo Caffarelli, Carmine Carlucci, Anna Maria La Neve, Valeria D’Autilia,
Arnoldo Mosca Mondadori, Francesco De Luca, Riccardo Travaglini, Mons. Corrado
Lorefice, Toni Saracino, Emiliana Mangone, Vinicio Ongini, Luigi Janiri,
Emanuele Caroppo, Michelina Lombardi, Maria Chiara Tornatore, Alessandra
Donsante, Francesco Pompeo, Gennaro Colangelo, Eraldo Affinati, Anna Luce Lenzi, Mari D’Agostino,
Gian Matteo Sabatino, Michele Bonomi, Ivana Uras, Antonietta Corea, Michela
Nocita, Catia Fierli, Annalisa Paris, Paola Spinelli, Laura Mariottini,
Giovanni Cimbalo, Francesca Colella, Giovanna Gianturco, Mariella Nocenzi, Luca
Elia, Dario Amadei, Elena Sbaraglia, Paolo Rumiz, Michele Braga, Fabrizio
Mastrofini, Federica Resta, Luigi Manconi, Tiziana Cauli, Paola Corti, Giulio
Di Luzio, Marco Binotto, Marco Bruno, Valeria Lai, Mackda Ghebremariam Tesfau,
Daniela Maniscalco, Jacopo Storni, Filippo Bencardino,
Daniela Maggiulli, Enrico Patruno.
Tiziana Grassi
è nata a Taranto, vive e lavora a Roma. Giornalista, laureata in Lettere
Moderne, studiosa di emigrazione-immigrazione e di sociologia della
comunicazione, è autrice di programmi televisivi di servizio per gli Italiani all’estero
a Rai International, consulente di programmi di cultura e cronaca per Rai1 e
Rai2. In tema di migrazioni e di multiculturalismo collabora con testate nazionali
e internazionali. Ha svolto e svolge la propria attività professionale in
ambito di didattica e ricerca in Master presso il Dipartimento di Comunicazione
e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma; l’Università Cattolica “A.
Gemelli” di Roma; la Lumsa di Roma e le Università di Teramo, Bari-Taranto,
Macerata.
Tra i riconoscimenti per il giornalismo sociale: Premio
internazionale “Globo Tricolore - Italian Women in the World (2010); Premio
internazionale “Nelson Mandela” per i diritti umani (2014); Premio
internazionale “Giornalisti del Mediterraneo” (2015); Premio Internazionale
“Italia Diritti Umani 2019” - Free Lance International Press (2019). Dal 2015 è
referente per la Comunicazione e la Stampa dell’INMP (Istituto Nazionale per la
promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto alle
malattie della Povertà), centro di riferimento nazionale per le problematiche
di assistenza sanitaria verso le popolazioni migranti e la povertà. L’ente,
afferente al Ministero della Salute, è un’eccellenza riconosciuta best practice
dall’OMS, Agenzia dell’ONU.
Tra le sue pubblicazioni: Dicono
di Roma - 50 interviste per il terzo millennio (Palombi, Roma 2000); Noi bambini e la tv prima e dopo l’11
settembre (Stango, Roma 2002); Dicono
di Taranto – Semiotica del territorio (Ink Line, Taranto 2004); con Mario
Morcellini (a cura di), La guerra negli
occhi dei bambini - Le immagini televisive dei conflitti tra critica e proposta
(Rai-Eri-Pellegrini, Roma-Cosenza 2005); con Catia Monacelli e Giovanna
Chiarilli (a cura di) l’opera multimediale in dvd Segni e sogni dell’emigrazione - L’Italia dall’emigrazione all’immigrazione
(Eurilink, Roma 2009); Anatomie degli Invisibili.
Precari nel lavoro, precari nella vita (Nemapress, Alghero 2012); Taranto. Oltre la notte (Progedit, Bari
2013); eu-Calendario solidale L’Aquila+Taranto.
Insieme oltre la notte (L’Aquila, 2013); Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo,
progetto e co/curatela (SER ItaliAteneo-Fondazione Migrantes, Roma 2014).