Nove C è un romanzo denso e
vibrante, un’opera prima piena di passione. Dario Ricci presenta al lettore la
storia di Diego Capecchi, un giovane uomo che non ha ancora trovato il suo
posto nel mondo, e che riesce ad essere veramente sé stesso solo quando è sospeso
a duecento metri da terra.
Diego è infatti innamorato dell’arrampicata, del
senso di instabilità che gli procura essere appeso nel vuoto e del brivido che
prova quando raggiunge la vetta. Quei momenti sono scolpiti a fuoco nella sua
anima, momenti condivisi con l’amore della sua vita, Giulia. Attratta dalla
precarietà quanto lui, la ragazza ha deciso di lasciarlo per cercare la propria
strada. Un colpo troppo grande da assorbire, che porta Diego a riconsiderare la
sua vita e le sue priorità. Decide quindi di lasciare un lavoro sicuro e ben
retribuito, che però non gli dona nessuna emozione, e di intraprendere un
percorso di consapevolezza e di riscoperta della propria individualità. “Penso che meriterei uno sconfinato deserto di ghiaccio con molto
silenzio”, afferma Diego, ed è proprio in una landa sperduta dell’Islanda,
nella neve e nella solitudine, che egli comprenderà cosa c’è nel suo cuore. Un
cuore che batte per la montagna, per le cose semplici della vita e per una
donna sfuggente, l’unica ad aver compreso nel profondo la sua anima tormentata.
Giulia è il suo “continuo strapiombo”, è il brivido e insieme il calore;
entrambi hanno il terrore di restare immobili, di essere in pace, entrambi
oscillano tra la conquista e la rinuncia tipica dell’alpinismo. Due anime
complementari che potranno ritrovarsi solo dopo che ognuno di loro avrà seguito
la propria strada, solo dopo aver sperimentato la paura e la rassegnazione, il
dolore e la perdita. Nove C presenta un personaggio indimenticabile, un
uomo che decide di seguire un percorso accidentato invece di una strada dritta,
ben segnalata e dalla meta prestabilita. Un coraggioso carattere delineato da
Dario Ricci con amore e accuratezza, che riflette tutte le sfumature
dell’essere umano, specialmente quelle zone grigie che permettono al lettore di
intravedere la sua dolente umanità. Un romanzo scritto con uno stile agile e
diretto, in cui c’è molto sarcasmo e tanta musica, che accompagna la narrazione
non perdendola mai di vista. Un’opera che ricorda di resistere, di arrampicarsi
sempre più in alto per vedere dalla giusta prospettiva qual è il senso della propria
vita; un racconto d’amore e di montagna che appassionerà dalla prima all’ultima
pagina. Antonella Quaglia
Autore: Dario Ricci
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: Il Seme Bianco
Collana: Magnolia
Pagine: 176
Prezzo: 15,90 €
Codice ISBN: 978-88-336-11-747
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