Festival Costellazioni, la recensione di “Memme Bevilatte salvata da Teresa” e “C’era una volta Mimì"

Si è conclusa con grande affluenza di pubblico e di applausi la prima edizione del Festival COSTELLAZIONI, la grande rassegna teatrale promossa dall’Accademia di Arte drammatica CASSIOPEA nel cuore di Roma durata per ben tre week end. Domenica 27 ottobre sono andati in scena gli ultimi due spettacoli “Memme Bevilatte salvata da Teresa” e “C’era una volta Mimì”.
Le nostre recensioni:

MEMME BEVILATTE - Domenica 27 ottobre 2019 ore 21
Di e con Andrea Baldoffei.
Il racconto di una Storia con la S maiuscola
Andare ad assistere a questo spettacolo senza preconcetti, per lasciare che la Storia, con la “S” maiuscola si lasci svelare piano piano, per stupire, perché una storia reale può stupire più di un racconto di fantasia. Bellissimo vedere gli attori che si emozionano, perché hanno questa Storia nel sangue e nell’anima. Ancora più bello notare come la musica può diventare co-protagonista, con il suo carattere e il suo ruolo fondamentale nelle vicende dei personaggi. I grandi eventi storici hanno un impatto estremamente concreto, forte e terrificante sulla vita delle persone. Un impatto talmente forte, che ha la necessità di essere raccontato e tramandato di generazione in generazione. Complimenti all’attore Andrea Baldoffei per la sua interpretazione coinvolgente e travolgente. 

C’ERA UNA VOLTA MIMI’ - Domenica 27 ottobre 2019 ore 22
Di e con Domenico Santarella. Coreografie Cora Gasparotti. Arrangiamenti Miky Zucaro.
Incontrare il grande Domenico
Uno spettacolo pensato e realizzato con estrema cura e attenzione al dettaglio, che affronta alcuni momenti della vita di Domenico Modugno con profondità e delicatezza. Mimì, il protagonista, è un giovane cantautore pieno di sincerità e gioia di vivere che deve affrontare anche momenti drammatici. Il tutto viene raccontato con le canzoni del grande Modugno, quelle canzoni che tutti conosciamo ma che su questo palco prendono vita e si incarnano. Uno spettacolo in cui trovare racconti di vita e d’amore, risate sincere, e una finestra per conoscere Modugno attraverso l’interpretazione di un giovane talento che sa prendere il palco, raccontare emozioni e non stancarti mai. Alla fine dello spettacolo sembra quasi di aver trascorso una bella serata in compagnia del grande Domenico in persona, di averlo incontrato, e conosciuto realmente e ci si sente già un po’ suoi amici, dopo aver ascoltato racconti permeati di vita vissuta.

di Chiara Gasparoni 

Fattitaliani

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