Al 53° Festival Teatrale di Borgio Verezzi, in Prima Nazionale giovedì 8 e in replica
il 9, il 10 e l’11 agosto “Se devi dire una bugia dilla grossa” di Ray Cooney
(versione italiana di Iaia Fiastri) con Paola Quattrini, Antonio Catania,
Gianluca Ramazzotti, Nini Salerno, Marco Cavallaro e Alessandro D’Ambrosi. Regia originale di Pietro Garinei. Nuova messa in scena di Gianluca Guidi. Produzione Ginevra Media Production srl.
Una farsa inglese scritta dallo
stesso Autore di Taxi a due piazze e che ha un impianto scenico enorme. Uno spettacolo molto divertente che torna in scena dopo vent’anni. Gianluca Ramazzotti, Gianluca Guidi sono accomunati dallo stesso denominatore
“la voglia di fare quel Teatro che si cerca di spolverare”! L'intervista di Fattitaliani a Paola Quattrini.
Dopo vent’anni dalla prima messa in
scena, funzionerà ancora?
È una
commedia assolutamente perfetta per la risata, è una macchina per far ridere,
una Commedia elegante con un impianto scenico molto importante che richiede da
parte della Produzione un grosso impegno, essendo un Produttore privato, va a
lui il merito di questa cosa.
L’hanno definita “Una signora del Teatro
che non c’è più”. Cosa ne pensa?
In effetti questo tipo di teatro non c’è più. Sono ottimista e mi auguro
che ancora possa vivere. Riportando questa commedia in scena, possiamo far
credere che quel tipo di Teatro ci sia ancora!
Cosa porta del personaggio di allora, in
quello di oggi?
Porto me stessa, porto delle pantofole che ho conservato e che rimetterò
perché le ho messe anche nelle due precedenti edizioni. Forse anche un
orologio. Non ho altro degli oggetti di allora.
Li porterà più per affetto o per
superstizione?
Per tutte e due le cose.
Una grande attrice di un Teatro che non
c’è più, cosa consiglierebbe ai giovani che vogliono approcciarsi al mestiere
di attore?
Di farlo perché è il mestiere più bello del mondo. Bisogna studiare, prepararsi
anche ad avere tante porte in faccia, al fatto che non ci siano grandi guadagni
e all’inizio ci rimetti pure ma vai a letto felice.
Il Testo è stato tradotto da Iaia
Fiastri. Un Ricordo della Regina della Commedia musicale italiana?
Era una Grande Donna, una Grande amica, una Persona speciale. Per me
perdere Garinei e Iaia è stato molto doloroso perché hanno significato molto
nella mia vita e per il Teatro italiano.
Quante volte è già stata a Borgio
Verezzi?
Dieci volte! La prima nell’86 con
“La Bella Addormentata” di Pier Maria Rosso di San Secondo e recitavo con mia
figlia Selvaggia che allora era una bambina.
Elisabetta
Ruffolo