Henri Rousseau è uno degli artisti più originali e fuori dagli schemi nella Parigi di fine Ottocento. I critici lo disprezzano e ridono dei suoi quadri, che etichettano come "primitivi" e naïf.
Nel primo decennio del XX secolo, il rugby riscuote grande successo anche in Francia: è normale per Rousseau vedere partite più o meno improvvisate nel Bois de Boulogne, il grande parco situato nella periferia occidentale della città.
In questo dipinto realizzato nel 1908, vediamo quattro signori baffuti che giocano proprio con la palla ovale. La composizione è semplice ed ordinata, e i personaggi hanno un aspetto bizzarro: i volti sono stereotipati, i corpi sono piatti, improbabili dal punto di vista anatomico. Ma poi, se li guardiamo bene, sembra che questi uomini danzino, lanciandosi una palla.
Rousseau gioca sulla semplificazione formale e cromatica, stravolge deliberatamente la prospettiva e le proporzioni, senza curarsi della verosimiglianza. Egli realizza opere che rappresentano un mondo incantato, fuori da uno spazio e da un tempo determinati. Artisti come Kandinsky e Picasso adorano la sua ingenuità e la sua spontaneità, ritenendo che l'arte europea le avesse perdute da tempo.
Fonte: Ad Artem