Il 6 luglio al PARCO AVVENTURA di Fregene
nella Rassegna E… STATE AL WOOD “NEL NOME DEL PADRE Storia di un figlio di…”
con Marco Morandi. Scritto da Augusto Fornari, Toni Fornari e Marco Morandi. Regia
di Toni Fornari. Con la celestiale partecipazione di Gianni Morandi.
Mi fa piacere - dichiara Marco Morandi a Fattitaliani - portarlo a
Fregene e soprattutto in questa Rassegna organizzata da Claudia Campagnola, un’attrice ma anche un’amica con la quale ho lavorato in altri spettacoli. Nel nome del padre è nato già qualche anno
fa, aveva debuttato a Roma poi non l’avevo più rifatto. Tanta gente che non lo aveva ancora visto, mi
chiedeva spesso quando l’avrei riportato in scena. È uno spettacolo che mi
appartiene molto, parla di me e della mia famiglia. Sento una certa
responsabilità.
È difficile parlarne?
Beh, io lo faccio anche un po’
per esorcizzare questo fatto di essere “figlio di”! L’immagine di mio padre è
sempre molto presente e quindi un po’ per rispondere a tutti contemporaneamente
sulle solite domande che mi vengono fatte, ho deciso di fare questo spettacolo
in maniera molto ironica nel quale prendo in giro sia me che tutta la mia
famiglia e ci scherzo sopra.
Il tuo
papà cosa ne ha pensato, quando per la prima volta l’hai portato in scena?
Beh, innanzitutto c’è anche
lui che interviene con dei contributi audio e video. L’ho coinvolto in tutto e
per tutto nello spettacolo. Fino a quando ci ha dato il suo contributo non
sapeva dove volessi andare a parare ma quando lo ha visto si è divertito molto
e devo dire che anche lui ha apprezzato lo spirito ironico e questo prenderci
in giro a vicenda, io prendo in giro lui e lui prende in giro me. Si è molto
divertito e ha già visto più volte lo spettacolo.
È stata una sorta di liberazione?
In qualche modo sì, sai io da
quando sono nato mi fanno sempre più o meno le stesse domande. Ho sempre questo
“pregiudizio” del raccomandato, di quello che è stato aiutato e agevolato in
una serie di cose e quindi io ne parlo nello spettacolo e spiego come sono
andate veramente le cose e rispondo a tutte le domande contemporaneamente senza
dover far ripartire il discorso.
Sei accompagnato da tre fantastici musicisti, qual è il
repertorio?
C’è Giorgio Amendolara,
Daniele Formica e Menotti Minervini un paio dei quali suonano con me nei Rinominati questa band con la quale
porto avanti il discorso di Rino Gaetano. In questo spettacolo c’è anche un po’
di Rino Gaetano, perché racconto della mia famiglia e la musica con la quale sono
cresciuto e che in qualche modo mi ha segnato artisticamente. Oltre a Rino
Gaetano anche Dalla, De Gregori…
La regia è di Tony Fornari...
La regia è di Fornari. Con i
fratelli Fornari ho collaborato un bel po’ negli ultimi anni. Questo spettacolo
è frutto di un lavoro a sei mani, devo dire che li ringrazio perché mi hanno
aiutato a tirare fuori tante cose.
Elisabetta Ruffolo