Lorenzo Giovenga, “Daitona, un lungo e impegnativo progetto che sbarca sul grande schermo”. L'intervista di Fattitaliani

Dopo un lungo lavoro fatto di passione, caparbietà e impegno, oggi, 27 giugno, arriva al cinema “Daitona”, il nuovo film diretto da Lorenzo Giovenga. Per l’occasione, Fattitaliani.it ha intervistato il giovane regista a produttore.

Daitona non è solo un film ma un vero e proprio progetto: ce lo racconti?
Daitona è un film, un personaggio, un libro, un'esperienza crossmediale... Abbiamo esteso il mondo e l'immaginario di Daitona oltre al film fin dalla fase di sceneggiatura per cercare il nostro pubblico e capire le sfaccettature del personaggio. Un esperimento durato 3anni che ci ha dato grandi soddisfazioni e che dimostra sempre più come il cinema debba interagire con gli altri media per creare nuove esperienze spettatoriali.
Qual è il tuo duplice ruolo all’interno di Daitona?
Altro che duplice! Tutti noi abbiamo lavorato tantissimo coprendo svariati ruoli. Nel caso mio sono stato produttore, regista e co-sceneggiatore insieme a Valentina Signorelli.
Come nasce il coinvolgimento di Ornella Muti, un’icona del nostro cinema?
Avevamo scritto questo ruolo pensato per una guest star. Qualche tempo prima avevo parlato con Roberto Fazioli, uno degli attori del film, che mi raccontò di aver lavorato con la Muti e di esserci in buoni rapporti. A quel punto mi si è accesa la lampadina e ho pensato che avrei potuto provarci. Qualche tempo dopo Ornella mi ricevette a casa sua e l'incontro fu molto positivo!
C’è stato un complimento su Daitona che ti ha fatto particolarmente piacere?
La cosa che mi fa più piacere è quando le persone restano meravigliate, mi guardano e mi dicono "siete dei pazzi!". In molti non si aspettano che il film sia così sopra le righe e coraggioso e questo mi rende molto felice. Il mio obiettivo primario era creare qualcosa di personale e originale, che avesse una sua identità, a costo di non piacere a un pubblico generalista. Con questo film parlo a un pubblico che ha voglia ancora di meravigliarsi e di scoprire qualcosa di diverso dal cinema mainstream. È il bello di essere indipendenti e totalmente liberi!
Il film ha già ottenuto diversi riconoscimenti. A quale sei più affezionato?
I premi che porto nel cuore sono quelli che ci hanno dato al festival di Palma de Mallorca, ovvero miglior montaggio e miglior attore. Per me che sono il regista, che ho passato mesi a fare le prove con Lorenzo Lazzarini e altrettanti mesi in sala di montaggio, questi premi mi ripagano di tutta quella piacevole fatica! Quando li vincemmo sembrava che fossimo alla premiazione degli Oscar: eravamo su di giri, incredibilmente felici! Meraviglioso!
Nuovi progetti all’orizzonte?
Ho da poco finito le riprese di un ambizioso progetto targato One More Pictures e Rai Cinema: il cortometraggio "Happy birthday" che rappresenta il primo progetto transmediale targato Rai. Ho avuto l'opportunità di lavorare con un attore del calibro di Fortunato Cerlino e con la giovane e talentuosa Jenny De Nucci. Ancora non posso dire molto ma ne sentirete parlare!
Fattitaliani

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