La giornalista e poetessa Michela Zanarella presenta una silloge poetica
che ti fa scoprire la bellezza del dialogo con la nostra coscienza. La
coscienza che si pone al centro della luce dell’uomo, che a volte, non si
ferma nella sua più pura avidità, ma s’interroga costantemente sulle gesta
che giornalmente compie.
Una coscienza, ripresa svolgendo un viaggio
retrospettivo nei meandri dell’azione dell’uomo. Un viaggio, che è spinto
dalla sua autorevole penna, e ci porta ad osservare quella luce che forse
ancora non abbiamo francamente conosciuto.
Anzi, ci preoccupiamo di vivere assecondando azioni e passioni che non
soddisfano la domande poste dalla coscienza, ma alimentano solo un malsano
appagamento. Una silloge, quella di Michela Zanarella, divisa in 90 pagine
di pura riflessione. Nei suoi versi, e spero di non affermare qualcosa che
distorce con il senso posto dalla stessa autrice, rivedo l’incipit
ideologico che fu cercato nel periodo che noi tutti conosciamo come
“decadentismo”.
Ossia, quella branca poetica, che vide Paul Verlaine come capostipite di un
lavoro di ricerca che doveva trovare le basi di unione tra anima e
comportamento. Alcune poesie, scritte dalla Zanarella, rappresentano a mio
avviso anche la ricerca costante di quello che Alcmeone da Crotone,
filosofo dell’antichità, voleva trovare nell’unione degli elementi come
anima, corpo e spirito. Dove l’unione di questi elementi produceva un
comportamento morale e una visione etica completamente diversa a differenza
di quando uno di essi era distaccato dal contesto. Ciò, per il filosofo
crotonese, seguace della scuola pitagorica, poteva portare, qualora non
fossero allineati gli elementi, alla malattia, intesa come un sentimento
dell’anima.
L’invito di Michela Zanarella, con questa silloge è da prendere al volo,
perché non possiamo permetterci il lusso di rimanere “fermi e avidi
all’ascolto”, come i manichini, dato che a differenza loro siamo dotati di
pensiero, di quello che Cartesio, definiva nel suo vezzo, “Cogito, ergo
sum”, vale a dire: <Istinto Altrove. Diciamo “sì” all’Istinto: il percorso indicato dalle poesie di Michela Zanarella
06 giugno
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