Giovedì sera su Canale 5 secondo appuntamento con la versione italiana di "All together now": il programma, partito nel gennaio dello scorso anno sulla rete inglese BBC One, ha ottenuto da subito un successo incredibile affermandosi in poco più di un anno come il format più venduto nel mondo nel minor periodo di tempo. La giuria è composta da ben 100 personaggi variopinti e competenti, che formano un vero e proprio Muro Umano come non si era mai visto prima in tv. Tra i giudici la cantante Silvia Specchio, intervistata da Fattitaliani.
Come sei arrivata a "All together now”?
Ho fatto un casting e sono stata felicissima quando mi hanno detto che avrei parte del Muro dei 100 giurati.
Com'è l'atmosfera in studio?
Fantastica! C’è un’energia pazzesca: cantiamo, balliamo e ci emozioniamo assieme ai concorrenti.
Fra le tante esibizioni quale ti è rimasta impressa?
Sicuramente quella di Augusta, una bellissima signora che si è esibita durante la prima puntata con il brano “La vita”. Ha cantato con un cuore e una voce immensi.. sono scoppiata in lacrime, mi ha toccato nel profondo.
In che modo questa partecipazione rappresenta una sorta di continuità e allo stesso tempo di riconoscimento con le altre tappe del tuo percorso?
Il ruolo di giudice è estremamente importante, richiede competenza, sensibilità e responsabilità, tutte qualità che si acquisiscono con l’adeguata formazione ed esperienza di palco.
Puoi riassumere ai nostri lettori le esperienze che hai vissuto che ti hanno particolarmente temprato e formato?
Sono stata la protagonista di musical come “Cantando sotto la pioggia”, “La febbre del sabato sera” e “Giovanna D’Arco”, ho poi avuto il privilegio di lavorare affiancando Pippo Baudo in Rai, di essere coreografata e diretta da Franco Miseria, di prender parte ai videoclip con Vasco Rossi (Buoni o cattivi e Vieni qui) e di partecipare alle tournée con il Maestro Simonetti all’estero… insomma, ho avuto la fortuna di lavorare con tanti grandi dello spettacolo e tutte queste esperienze hanno contribuito alla mia formazione professionale.
Secondo te, rispetto a prima sono cambiate le ragioni per cui tante persone vanno in tv per tentare la strada musicale?
Ovviamente la tv dà grande visibilità e, in questo momento storico, molte possibilità di poter emergere. Un tempo c’erano i talent scout che giravano per locali in cerca di nuove voci; ora la musica passa principalmente attraverso i canali televisivi. Per alcuni può rappresentare una scorciatoia, per altri un modo per avere una seconda chance.
Tu ti ricordi il tuo primo assoluto approccio alla musica? Racconta…
Da bambina ascoltavo mia madre cantare in casa, mentre riassettava. Aveva una voce magnifica e credo di avere ricevuto una sorta di imprinting. Poi nel tempo sono arrivati gli studi di solfeggio, chitarra, pianoforte e canto classico.
E la tua prima esibizione?
All’età di 4 anni ho partecipato allo Zecchino d’Oro all’Antoniano di Bologna. Lo feci su iniziativa di una mia zia, che in qualche modo aveva forse intuito qualcosa a proposito di questa mia passione, per la musica, che poi sarebbe cresciuta negli anni. Di quell’esperienza ho dei brevi fotogrammi nella mia mente.
C'è un artista, un brano in cui senti di ritrovarti?
In realtà ce ne sono tanti. Jim Morrison è il primo che mi viene in mente. Mentre il brano dei Queen “The Show must go on” sicuramente è quello in cui mi ritrovo di più.
Cosa speri ti possa portare come persona e artista l'esperienza di Canale 5?
Mi ha già portato tanto: ho conosciuto altri artisti che con me condividono l’esperienza e siamo diventati amici; ho avuto modo di incontrare la nostra fantastica conduttrice Michelle Hunziker e vederla lavorare è un vero piacere. Sicuramente dopo gli ultimi sei anni che ho vissuto esibendomi in giro per il mondo, è stato un bel rientro in Patria. Spero possa darmi il “LA” per future importanti partecipazioni artistiche televisive e teatrali. Giovanni Zambito.