Servizio di Caterina Guttadauro La Brasca. Fattitaliani stamattina si trova a
Bologna, nella Sede Centrale di Confabitare per incontrare il suo Presidente e
dare ai nostri lettori l’opportunità di conoscere le linee guida di questa
Associazione. Alla sua guida c’è appunto il dr. Alberto Zanni,
nella veste di Presidente Nazionale.
D. Buongiorno
Presidente, vuole presentarci Confabitare, quando è nata e le motivazioni che
l’hanno invogliata a fondarla?
R. Confabitare è
nata a Bologna nel Novembre 2009 quale associazione a tutela della proprietà
immobiliare.
La finalità era e rimane
non solo offrire una serie di servizi
ai propri associati, legati alla gestione della proprietà immobiliare,
garantendo un’assistenza in materia
legale, tecnica, tributaria, amministrativa, contrattuale, sindacale ed, in
generale, in ogni ambito ove risulti coinvolto il diritto di proprietà
immobiliare, ma vuole soprattutto
essere il riferimento e l’interlocutore principale nei confronti delle
Autorità e delle Istituzioni, per discutere di tutte le problematiche
legate al mondo della casa e dell’abitare.
D. Il raggio d’azione di Confabitare?
R. Fra gli impegni più importanti c’è
quello di confrontarsi non solo a livello locale, su temi come il piano del traffico, l’inquinamento,
le barriere architettoniche, la pressione fiscale sugli immobili oltre ad affrontare il tema del degrado e
dell’immigrazione, fattori che comunque
incidono pesantemente sia sul valore
degli immobili che sulla loro qualità abitativa, per intervenire anche
mediante azioni mirate alla tutela del territorio e del contesto urbano. Per potere operare nel modo più ampio
possibile CONFABITARE ha scelto
anche la collaborazione e
la sottoscrizione di protocolli di intesa con associazioni che hanno le stesse
finalità.
Partecipa attivamente ad
accordi che riguardano i temi connessi alla proprietà immobiliare e a
negoziazioni in cui sottoscrivere intese utili a garantire e migliorare il
diritto dei propri associati. Presso
tutte le sedi sono attive numerose consulenze che possono aiutare gli iscritti
a risolvere tutte le problematiche legate all’abitare, sia in casa che in
condominio; è quindi un’assistenza all’associato a 360°, che offre sostegno in
qualunque ambito a chi sia titolare di un diritto di proprietà su un bene
immobile.
D. Vi
interfacciate, nel contesto politico con gli organi di governo e quelli locali,
con che modalità e risultati?
R. Inoltre fra i compiti dell’associazione
c’è anche quello di agire presso gli organi di governo, sia quelli nazionali
che quelli locali, affinché siano promulgate norme e leggi a tutela della proprietà, e di operare
affinché l’opinione pubblica sia sensibilizzata sui temi connessi al diritto di
proprietà immobiliare, anche mediante interventi mirati di informazione. Sul
fronte politico, registriamo con soddisfazione che alcuni temi per i quali da
sempre ci battiamo in prima linea, come la lotta alle occupazioni abusive e la riforma della legittima difesa a maggior
tutela delle vittime, hanno trovato riscontri positivi nell’azione del nuovo
governo. Sulle occupazioni di immobili,
in particolare, il giro di vite voluto dal Ministro dell’Interno Matteo
Salvini, con tolleranza zero nei confronti di chi infrange le regole ed una
maggior velocità nell’esecuzione degli sgomberi, ha il nostro totale appoggio.
Inoltre l’iscrizione al Registro dei portatori di interessi presso la Camera
dei Deputati ottenuta nel novembre 2018 ci consentirà di portare avanti le
nostre proposte al Governo e di confrontarci con le varie Commissioni sulle
problematiche abitative continuando quindi a svolgere nel modo migliore la
funzione di portavoce della categoria che rappresentiamo.
D. Quante presenze conta oggi Confabitare
sul territorio nazionale?
R. In tempi brevi
l’associazione si è estesa su tutto il territorio nazionale con le sue 80 sedi
e con 51315 iscritti ed è presente in 19 regioni su 20 e si è integrata in
maniera sempre più stabile nelle diverse realtà territoriali.
D. Nel 2016 avete ottenuto un grosso
risultato, quale?
R. Per la sua attività di Associazione
Confabitare ha ottenuto un grande
riconoscimento: il 14 settembre 2016 è stata riconosciuta dal MIT - Ministero Infrastrutture e Trasporti –quale associazioni maggiormente rappresentative
della proprietà immobiliare a livello
nazionale ed è quindi stata convocata al tavolo
di confronto con tutte le associazioni per il rinnovo della convenzione
nazionale che stabilisce i criteri
generali per definire gli accordi in sede locale per i contratti a canone
concordato. Quindi a seguire Confabitare con le sue sedi provinciali ha potuto
partecipare al rinnovo degli accordi territoriali in tutti quei Comuni d’Italia
che hanno convocato le associazioni per i nuovi accordi.
Associarsi a Confabitare significa, quindi,
vivere la propria casa senza più problemi.
Ringraziandolo, auguriamo buon lavoro al dr. Zanni, la cui efficienza
equivale alla nostra sicurezza.
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Caterina Guttadauro La Brasca