Dopo il
debutto al Teatro Manzoni di Milano, è alla Sala Umberto di Roma “D.O.C. Donne d’origine controllata” fino al 13 gennaio. Uno dei pochi oneman show al
femminile in cui l’attrice non risparmia nessuno sia in politica che nella vita
quotidiana.
È come se ci offrisse una mano per salvarci dall’appiattimento e dall’inerzia che spesso ci avvolge e ci consuma. Conviene piangersi addosso o ironizzare con la satira? La Reggiani sceglie la seconda strada e utilizzando monologhi, parodie di personaggi famosi, video che fanno il verso a jingle pubblicitari o a programmi televisivi, riesce a far comunicare tra loro mondi apparentemente inconciliabili.
È come se ci offrisse una mano per salvarci dall’appiattimento e dall’inerzia che spesso ci avvolge e ci consuma. Conviene piangersi addosso o ironizzare con la satira? La Reggiani sceglie la seconda strada e utilizzando monologhi, parodie di personaggi famosi, video che fanno il verso a jingle pubblicitari o a programmi televisivi, riesce a far comunicare tra loro mondi apparentemente inconciliabili.
Dopo due
anni di Tournée da Nord a Sud, torna a fare uno show a Teatro, nostalgia del
palcoscenico o puro piacere?
Per un grande piacere! Vengo
dal Teatro ed adoro farlo! In generale mi piace molto la Commedia, sia essa un
Film o una Commedia Teatrale. Fare lo show per me ha un senso molto particolare
perché ho iniziato da lì tanti anni fa ed è un genere che a me piace molto.
Di cosa parla lo spettacolo?
Come
dice il titolo D.O.C. (Donne di origine controllata), in tutti quanti gli show,
i pezzi si avvalgono un po’ di attualità e un po’ di repertorio. Facciamo un
po’ di satira e un po’ d’ironia.
Lei si sente una donna D.O.C.?
Negli
spettacoli non parlo quasi mai di me stessa, soprattutto in termini elogiativi.
Mi sento innanzitutto una persona, per me il valore è della persona, sia essa
uomo o donna. Non ha senso fare delle discriminanti. Mi sento un’attrice che è
cresciuta pian piano. Ho degli Autori favolosi che sono Walter Lupo, Gianluca Giuliarelli
e Linda Brunetta. Speriamo di andare avanti bene.
È soddisfatta della sua carriera?
Non
è semplice la carriera di un attore, un conto è reggere qualche anno e un conto
è stare attaccata unghie e denti. Mi sono diplomata da Proietti nel 1988 ed ho
iniziato subito a fare “La TV delle ragazze”! Trent’anni di carriera non sono
uno scherzo!
Elisabetta Ruffolo