Intervista di Caterina Guttadauro La Brasca.
Stefania Chiappalupi
è nata a Roma nel 1970. Residente in
Alessandria.
Diplomata in lingue straniere e qualificata
in contabilità generale, scrive poesie dall’età di dodici anni. La sua prima poesia, dal titolo
"Uomo", l'ha dedicata al cantautore romano Renato Zero. Durante gli
anni della scuola ha scritto un primo romanzo rimasto inedito. Considerava la
scrittura una specie di amica fidata a cui confidare i suoi piccoli segreti.
Solo dopo la maternità ha sentito il bisogno di scrivere un nuovo romanzo, ma
questa volta con il desiderio di essere letta. Il suo primo romanzo edito ha
per titolo "Un'occasione unica" pubblicato nel 2014. Nel settembre
2016 ha pubblicato con MReditori il suo secondo romanzo “L’Usignolo e occhi di
cielo”, romanzo storico ambientato durante la seconda guerra mondiale e tratto in parte da avvenimenti realmente
accaduti. E’ stata recentemente impegnata in eventi a scopo umanitario, tra cui
“Identità violate” che ha come tema fondamentale la violenza e la violazione
dei diritti umani, “Scarpette Rosse” un progetto a beneficio della Fondazione
Piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo (TO) e con alcune
sue poesie ha partecipato alla pubblicazione di varie antologie il cui
ricavato è stato devoluto alle zone colpite dal terremoto. Il suo romanzo
"L'Usignolo e occhi di cielo" ha ottenuto il prestigioso riconoscimento internazionale il "Premio del
museo" anno 2018.
Cos’è per te la Poesia?
La poesia per me rappresenta la voce del
cuore. Scrivere una poesia è come spogliarsi delle proprie vesti per cercare di
far vibrare l’anima di chi la legge. È un viaggio verso l’infinito della
propria mente.
In
Italia oggi la Poesia gode di buona salute?
A mio avviso la Poesia oggi vanta uno dei
suoi momenti di massimo entusiasmo. Ci sono numerosi giovani e non solo che si
sono avvicinati alla poesia, scrivendo bellissimi versi che potrebbero rimanere
immortali. Purtroppo però la società in cui viviamo è sempre più malata. Nel
nostro paese si legge sempre meno e le scuole non educano i nostri giovani alla
lettura. Con sommo rammarico mi sento di affermare che la maggior parte delle
poesie, anche le più soavi, rimangono nei cassetti di chi le ha scritte.
A mio parere ci sono moltissimi giovani
motivati a scrivere, probabilmente grazie al clima intellettuale tipico del
nostro paese e della nostra storia. L’Italia è sempre stata la culla della
cultura e per questo motivo che sono pienamente convinta che i nostri giovani
continueranno sempre a scrivere tenendo alta la bandiera del nostro patrimonio
culturale.
D. Chi è Stefania Chiappalupi poetessa e
perché si dovrebbe essere motivati a leggerti?
Stefania è un'inguaribile sognatrice ed
un'emerita ottimista che considera la scrittura un dono di Dio. Un modo per
comunicare le proprie emozioni e condividerle con gli altri. A mio parere non è
facile motivare un lettore a leggere un libro di un autore che, come me, non è
ancora conosciuto, ma ho il piacere di affermare che nei miei libri, attraverso
le mie protagoniste femminili cerco di lanciare un messaggio di speranza per i
giovani e per tutti coloro che hanno perso la fiducia nella vita.
Se tu potessi invitare a cena un poeta del
panorama mondiale, chi inviteresti?
R. Se davvero avessi questa possibilità,
magari in punta di piedi mi piacerebbe invitare Dacia Maraini, in quanto fin da
piccola ho avuto una grande ammirazione per questa straordinaria artista
poliedrica. Ho letto molti suoi libri e saggi, ammirando la sua acuta
sensibilità nei confronti della donna e soprattutto la sua battaglia per i
diritti delle donne, nonché contro la violenza nei loro confronti. Causa in cui
credo fermamente e che ho sposato già da qualche tempo.
D. Che cosa ti ferisce di più nei sentimenti?
R. Penso che ciò che possa ferirmi di più in
un legame sentimentale, qualunque esso sia, è la mancanza di rispetto.
Purtroppo, nella nostra società moderna, il rispetto è un valore in via di
estinzione e questo mi fa soffrire terribilmente.
D. La tua più grande ambizione?
R. A dire il vero ho tanti sogni da realizzare,
ma la mia più grande ambizione è quella di condurre una trasmissione televisiva
basata sul tema della poesia e della cultura, dove gli autori possano leggere
le proprie opere confrontandosi tra di loro e magari con il pubblico da casa.
Un calice di cultura per invitare gli Italiani ad avvicinarsi alla lettura.
Conoscendo Stefania si ha la piacevole
sorpresa di scoprire una Donna molto coinvolgente, con la quale è facile
entrare in empatia. La contraddistingue una nota di discrezione e di umiltà che
solo i grandi possiedono. A nome di Fattitaliani ti ringrazio e, poiché siamo
già circondati dalle luci e dai festoni, ti auguriamo un Buon Natale.
Caterina Guttadauro La Brasca