Recensione di Vincenzo de Lillo per il Book Blog “Les Fleurs du
Mal”
“Mast’Antria e altri racconti”
è una raccolta di storie multiforme.
Dal primo racconto, “Luis Vitton”, il più divertente
dell’insieme, in cui si ironizza sulla voglia di apparire dei giorni nostri,
forse la più folle malattia dell’uomo moderno; all’ultimo, Mast’Antria, che in
omaggio al nonno dell’autore, dà il nome al libro. Questo, pur essendo intriso
della stessa ironia del primo, è invece la memoria della guerra di un uomo
semplice, fatto prigioniero dagli inglesi e deportato nella lontana Australia,
dove vivrà, insieme a qualche sfortunato compagno, una prigionia sui generis. Prigionia
che esalterà l’ingegnosa capacità di sopravvivenza italiana e che solo in un
triste episodio ricorderà la crudeltà della bellica tragedia.
In mezzo tra il primo e l’ultimo ci
sono una serie di storie di vita, che ricordano sia nei contenuti, che nella
forma, una sorta di taccuino, quelle di Bukowski.
Lo stile invece, con lunghe metafore,
azzeccati paragoni, indovinati flashback e un uso del dialetto atto a
valorizzare azioni e pensieri, è originale e trascina il lettore dal presente
al passato del protagonista, in cui emerge un amore viscerale per le donne e
per la sua terra, quella Sicilia, ricca di patrimoni naturali, architettonici e
culturali, che lascia il mondo a bocca aperta.
Questa Sicilia, anche aristocratica e
fruita da una ricca borghesia, fa da sfondo alla maggior parte delle storie dei
personaggi, alle prese con rapporti scontati e fugaci, in cui l’amore, però,
alla fine, prende il sopravvento.
Un bel libro insomma, che spinge il
lettore a voler conoscere questi panorami mozzafiato, e queste meraviglie
culturali e perché no, culinarie, e che rivaluta una terra baciata da Dio, ma
troppo spesso nell’immaginario comune, mortificata da stupidi stereotipi.
“Les Fleurs du Mal” è un prestigioso
Book Blog creato e curato da Alessandra Micheli che scrive di sé: «Saggista
per passione, affronto nei miei saggi e articoli ogni argomento inerente a
quella splendida e misteriosa creatura chiamata uomo, cosi amata dall'energia
creatrice: “che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché
te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo
hai coronato” Salmo otto».
Vincenzo De Lillo
Per saperne di più sulla raccolta “Mastr’Antria e altri racconti”
(libro ancora inedito), clicca qui: