Al Teatro Sala Uno di Roma il debutto romano di GENERAZIONE XX, di
Anton Giulio Calenda. Con un cast di giovanissimi composto da Stefano Bramini, Jacopo
Cinque, Alessio Esposito, Giulia Fiume, Federico Galante, Laura Pannia, Lida
Ricci e Bruna Sdao, regia di Alessandro Di Murro. musicheEnea Chisci, scene Domenico Franchi, costumi Laura Giannisi, luci Marco Macrini, direttore di produzione
Pino Le Pera. Una produzione Gruppo
della Creta | Fattore K | Golden Show srl – Impresa sociale, in collaborazione
con Todi Festival. GENERAZIONE XX sarà in scena l’8, 9, 10, 11, 16, 17 novembre
alle ore 21.00 e il 18 novembre alle ore 18.00.
Lo spettacolo è una ricerca
sulla comprensione delle dinamiche post-moderne di produzione di immagini e
stereotipi comportamentali che plasmano l’esistenza delle nuove generazioni. GENERAZIONE
XX è il risultato della riflessione fatta da una giovane compagnia teatrale che
intende indagare e comprendere la propria identità storica e il proprio essere
nel mondo contemporaneo.Il tutto conuno
sguardo stupito e attento sulla società, dal privilegiato punto di vista della
gioventù.
GENERAZIONE XX è la
storia d’amore di Linda e Giacomo, “due giovani fidanzati gravati dal peso
della vita”. Le crudeltà che a questi due personaggi verranno inflitte e che
loro stessi si troveranno obbligati a infliggersi reciprocamente non
costituiscono altro che una lente di ingrandimento volta ad analizzare il
paesaggio distopico ove la trama si svolge: la “Nazione”. “Con la N maiuscola”:
ci terrà a precisare Nero con cinico e beffardo scrupolo (perchécommettere
errori in questo carosello surreale e ipertecnologizzato non è consentito,
benché la sorte di ognuno sia già scritta in maniera grottescamente prevedibile
al pari dei canovacci televisivi su cui da anni si assiste incessantemente al
sorgere di personaggi privi di qualsiasi sfumatura di talento). La Nazione,
territorio immaginario dove l’azione si svolge, è un evidente non-luogo, eppure
un altrettanto chiaro rimando alla storia politica e sociale dell’Italia degli
anni settanta, quando la classe politica, in nome della salvaguardia della
Democrazia, si trovò a risolvere urgenti dilemmi morali attraverso decisioni di
cui ancora oggi sentiamo l’effetto ma che già allora rischiavano di risultare
un mezzo così pesante da giustificare a stento il fine.
TEATRO SALA UNO
Piazza di Porta San
Giovanni10
Info e prenotazioni
3487722472
Biglietti: intero euro
15, ridotto euro 10
Lo spettacolo sarà in scena l’8, 9, 10,
11, 16, 17 novembre alle ore 21.00 e 18 novembre alle ore 18.00