HAUTE COUTURE, LA STILISTA FRANCESCA DI MARIA INTERPRETA 'LES FEMMES' DI MODIGLIANI

La stilista Francesca Di Maria dell’Atelier FDM a Palermo rende omaggio ad un’icona dell’arte interpretando la femminilità delle sue donne con cinque abiti da sera a tema “Gli outfit realizzati per l’occasione sono ispirati alle donne di Modigliani, che è stato capace nei suoi dipinti di cogliere l’infinita profondità dell’animo femminile”

PALERMO. La femminilità di Modigliani diventa haute couture e va in scena alla mostra di Modigliani. Le seducenti donne di Modigliani interpretate negli abiti di alta moda firmati FDM di Francesca Di Maria indossate dalle modelle hanno sfilato all’inaugurazione della mostra dedicata a “Les Femmes” di Modigliani a Palermo lo scorso 3 novembre al Palazzo Bonocore.
La stilista palermitana, rappresentante dell’alta moda in Sicilia, continua una tradizione di famiglia sotto il marchio FDM, nell’atelier di via Libertà a Palermo - dove le signore dell’alta società incontrano lo stile e l’eleganza di pezzi unici -  ha reso omaggio al genio e all’estro dell’artista con una sua interpretazione in chiave haute couture a ‘Les Femmes’ di Modigliani con il suo stile e la sua creatività, presentando cinque modelli ispirati alla femminilità sprigionata da Les Femmes del maestro Modigliani, che ha fatto delle figure femminili l’epicentro della sua arte. 

Le indossatrici hanno indossato cinque eleganti abiti da sera, con i toni del nero, caratterizzati da abiti lunghi dai tagli lineari e sensuali, ampie scollature che richiamano le scollature a V degli abiti neri che vestono le donne dipinte da Modigliani, boa di struzzo bianchi e neri a circondare le spalle, e ancora inserti di tessuti preziosi come velluto, pizzo trasparente e seta impalpabile. Truccate e pettinate come le donne dei quadri di Modigliani, capelli tiratissimi con riga centrale e classico chignon, a sprigionare una femminilità ed una eleganza di altri tempi ma che rimane essenza dell’alta moda di classe.  
“Gli outfit realizzati per l’occasione sono ispirati alle donne di Modigliani, che è stato capace nei suoi dipinti di cogliere l’infinita profondità dall’animo femminile – spiega la stilista palermitana Francesca Di Maria - queste donne dai colli lunghi che sprigionano femminilità e sensualità profonda mista ad una severità pungente attraverso le forme snelle, i visi rarefatti caratterizzati da occhi penetranti. Modigliani per cogliere l’essenza femminile ne spogliava l’anima, la moda invece fa l’opposto, l’abito per me deve vestire un’anima con eleganza e ricercatezza, elementi che purtroppo si sono un po’ persi nel tempo, ma che rimangono l’essenza stessa della bellezza femminile”. 


STORIA DEL BRAND FDM – ALTA MODA PALERMO di Francesca Di Maria 

Francesca Di Maria, la signora dei cappelli
“Custodi di morbidi pensieri di creatività”
Eredità della nonna Erminia e della madre Caterina, pioniere della moda a Palermo e creatrici di pezzi esclusivi per nobildonne e signore eleganti, Francesca Di Maria oggi continua una tradizione di alta moda sotto il marchio FDM, nell’atelier di via Libertà a Palermo dove le signore dell’alta società si vestono e le spose sognano il loro abito bianco. Un must sono i suoi splendidi cappelli: “Per le spose, di giorno e nella stagione calda, in luoghi aperti o bucolici, il cappello è un vezzo che fa tanto chic”

Quando si parla di haute couture in Sicilia dinnanzi a Francesca Di Maria, stilista palermitana da oltre 42 anni, è proprio il caso di dire “tanto di cappello”. Lei con le sue creazioni di alta moda, e prima di lei la nonna e la mamma, hanno dettato le mode per anni e vestito grandi nomi della società dell’epoca. Sapienza e tradizione sartoriale di famiglia, sono gli ingredienti principali di FDM il marchio di Francesca Di Maria. Il suo modo di vestire le donne a Palermo è più unico che raro, e oggi come ieri tante donne, siciliane e non solo scelgono il suo atelier per indossare l’abito dei sogni che Francesca con il suo abile e professionale staff di sarte cuce prima con gli occhi addosso alle sue donne che con il filo. “Vestire con gioia un corpo è dare un abito alla sua anima” è la sua filosofia di base. Il suo atelier è il posto preferito dalle signore e dalle spose che sognano un abito su misura per loro e che Francesca trasforma in realtà. E a proposito di cappelli, una passione che continua, ormai un must dell’atelier FDM che ha raccolto e valorizzato l’eredità frutto del lavoro e della creatività di tre generazioni; basta entrare nel suo show room per tuffarsi in un’epoca magica in cui il cappello era (e rimane) un accessorio immancabile di eleganza e charme. 
Prima di lei fu la nonna Erminia Castagna, una delle prime modelliste della città e poi la madre Caterina Tabascio, icona di eleganza e personalità, una delle prime donne a Palermo a prendere la patente, amante di Spider e del ben mondo, a vestire nel suo atelier di via Maqueda nobildonne e signore eleganti. “Il cappello, nel periodo in cui Palermo viveva la sua Belle Epoque con la famiglia Florio, era il simbolo di eleganza e femminilità immancabile nel guardaroba dell’alta società – racconta Francesca Di Maria - , parte integrante della vita quotidiana delle signore che lo indossavano ad ogni ora del giorno, fra passeggiate nei parchi, gare ippiche, ricevimenti mondani e persino per la notte -  e continua -: era l’unico segno distintivo capace di imporsi in tre mise, mattino, pomeriggio e sera sulle teste dei nobili”. 
I suoi cappelli hanno viaggiato in lungo e largo in Italia e all’estero, conservati nelle cappelliere, le scatole dal sapore retò che evocano glamour di altri tempi; dalla fiera White di Milano nel 2010 (padrino d’eccezione Elio Fiorucci) e prima nel 2005 al Theatre Municipal di Strasburgo per iniziativa dell’Istituto italiano di cultura, e nel 2008 a Palazzo Riccio di Morana di Trapani. Cappelli leggeri, batuffoli di piume, delicate velette, velluti preziosi e cuffiette impalpabili, sono solo alcuni elementi chiave della sua immensa collezione che conta infiniti pezzi: proprio una cinquantina di creazioni tutte in white sono state esposte al White di Milano in omaggio al nome dell’evento dedicato alle spose e risalgono agli anni che vanno dal 1910 al 1960.  
Quello di Francesca Di Maria è un patrimonio immenso che racconta storia, moda e stile a Palermo (e che l’anno prossimo sarà visibile al pubblico a Palermo nell’ambito degli eventi legati a ‘Palermo Capitale della Cultura 2018’ presso una dimora storica cittadina), fra creazioni con piume di uccelli esotici, crine di cavallo, paglia di Firenze, ricami, velluti, feltri, organza di seta, crepe di satin e di cady, aigrette, tulle e gazar. Dalla mamma Caterina ne ha ereditati circa un migliaio, tutti di buonissima fattura confezionati dalle mani delle sei abili modiste lavoranti nell’atelier e conservati con estrema cura nelle ormai desuete ma sempre affascinati e dall’allure vintage cappelliere. Cappelli a tesa larga, velette, e altro ancora che farebbero gola alla regina Elisabetta d’Inghilterra tanto avvezza all’uso del cappello. “Il cappello di per sé conserva da sempre un alone di magia di mistero, - dice Francesca Di Maria - è stato usato nelle favole, come nelle varie fedi religiose, e nelle istituzioni oltre che nel mondo sportivo – e continua -, è un accessorio incredibile, senza tempo, che da solo nella sua semplicità fa la differenza, e che va oltre le mode e le tendenze, incorniciando volti e valorizzando la mise. Va bene a tutti, per le spose, di giorno e nella stagione calda, in luoghi aperti o bucolici è un vezzo che fa tanto chic”.  
I cappelli di Francesca Di Maria, da sempre ambasciatrice del gusto siciliano, raccontano l'evoluzione del gusto e del costume, dagli anni Dieci agli anni Sessanta del Novecento. Cappelli che furono indossati durante i ricevimenti di donna Franca Florio, musa di pittori e poeti per la sua straordinaria bellezza, i balli di principi e marchesi siciliani, le prime del Teatro Massimo. “Il cappello nella storia dell'uomo - dice la Di Maria - è molto più di un accessorio, è elemento simbolico nelle diverse religioni, è attributo che identifica i mestieri, dalla barchetta di carta del muratore al cappellaccio di paglia del contadino, è strumento indispensabile per proteggersi dal freddo e dal caldo. È sogno, sfizio, lusso, raffinatezza estrema, passione per la bellezza e patrimonio di creatività italiana, è soprattutto custode di morbidi pensieri di creatività”. 


Ufficio stampa: Carmen Vella - mobile 342 1087374
DM Alta Moda Palermo
Via della Libertà 111-113
90143 Palermo 
Tel. (+39) 091 307 019 francescadimaria.it

Credits
Abiti: FDM Atelier Francesca Di Maria 
Hairstyle: Francesco Cospolici
Make up: Stefania Migliore
Gioielli: Nausicaa Gioielli 
Calzature: Leone Calzature
Photograpy: Vincenzo Pennino

Fattitaliani

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