Ibrido EAP: nuova truffa editoriale per scrittori esordienti

Esistono molti modi per pubblicare un libro, lo si può fare anche da soli trovando un sito che impagina e poi stampa per te. Questi siti, poi pubblicizzano l’opera si Amazon, Ibs etc, ma il libro non va in libreria, insomma non c’è distribuzione.  Ma se ci si affida a una casa editrice seria, questa la distribuzione ce l’ha e si affida a un distributore che promuove il libro nelle librerie.

La nuova frontiera della truffa è far credere all’autore di avere un distributore, magari famoso, non chiedere soldi per la stampa (quindi dicono di essere no EAP, editoria a pagamento), ma, alla fine della fiera, se l’autore, i libri, li vuole vedere realmente stampati, dovrà pagarli.

Funziona così. La casa editrice contatta l’esordiente. Dice che il libro è valido. Mandano contratto dove si dice che c’è un potente distributore che penserà alla commercializzazione, l’autore felice firma e, dopo un breve editing preparano il file per la stampa. Qui l’editore chiama l’autore e gli dice di comprare tante copie 30-50 -100-150 per fare auto-presentazioni. All’editore Mangiafuoco, così lo chiameremo, bastano 5 autori che comprino 100 copie ciascuno per assicurarsi lo stipendio mensile.

E la distribuzione? La distribuzione non  esiste, perché il libro è solo un file, Magiafuoco non stampa libri per mandarle in librerie. Si stampa solo“Print on demand”, stampa a richiesta, si chiama così. Su richiesta vuol dire soldi alla mano. Amazon: paghi e ti arriva il libro, Amazon non rischia su di te.  E come fa una libreria ad avere questi libri in libreria ? Beh, se un cliente lo ordina e lo paga lo fa arrivare, se no nulla. Non essendoci copie stampate il distributore chiede al librario il prezzo pieno. E il librario non può nemmeno richiedere un conto vendita, cioè, avere copie i negozio e dopo qualche mese fare un reso, perché i libri materialmente non ci sono. 

Quindi l’editore convincerà l’autore ad andare a fare presentazioni per proprio conto evitando come la peste le librerie. Se poi qualcuno vuole proprio presentare in libreria, la libreria dirà semplicemente che non può ordinare i libri se poi non può renderli. Quelle più scaltre, sapendo benissimo chi è l’editore, inviterà l’autore a portarsi i libri da casa, ma gli prenderà dal 40 al 50 % sul prezzo di copertina. 

Insomma, questo è un nuovo modo escogitato per far soldi imbambolando gli esordienti. Dicono di essere non a pagamento, ma se non paghi e non comperi libri il tuo libro rimarrà un file. Quindi se siete scrittori chiedete sempre: Chi è il distributore? Quante copie stamperete? Il libro arriva scaffale? La librerie può avere i libri in conto deposito? La libreria ha il diritto di resa? C’è macero? 

Emanuela Dei

Fattitaliani

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