Fattitaliani intervista il talentuoso Federico Franciosi in arte Ciosi diventato chitarrista dopo una delusione d'amore


di Laura Gorini - Federico Franciosi in arte Ciosi è un talentuoso chitarrista acustico flatpicker “mediterraneo” e cantante dotato di una voce blues dalle sfumature vintage che amalgama il proprio stile vocale alla chitarra acustica che suona con armonica a bocca e table-neck. Il suo repertorio si basa su brani originali e sulla reinterpretazione dei grandi maestri del folk americano dove si rincorrono linguaggi flatpicking, blugrass, country, percussive, blues, country, soul pop, ever-green, love songs, melodie e silenzi, in un lungo viaggio. Ecco che cosa ci ha raccontato della sua persona.
Iniziamo questa chiacchierata chiedendoti come è nato il tuo nome d’arte Ciosi…
Mi chiamo Franciosi di cognome e da piccolo mi hanno sempre chiamato Ciosi,
cioè solo con la parte finale del cognome.
A che età e in che modo ti sei avvicinato alla musica?

Da piccolo, forse a 7 o ad 8 anni, mia nonna pensò di mandarmi a fare una di quelle che chiamano “meravigliose esperienze” ad un camposcuola estivo-educativo-cattolico. Perché ero uno di quei bambini che la mia maestra chiamava “vivace”. Durante questa esperienza mi innamorai di una bella bambina ma purtroppo non fui corrisposto perché lei era affascinata ed accecata dall’animatore quindicenne che cantava con la chitarra! 
Tornato a casa abbattuto ma fiducioso diedi il tormento a mia madre ripetendo all’infinito: “Voglio imparare a suonare la chitarra!!!!” nella speranza che l’anno successivo quella bambina si innamorasse anche di me. E da lì è iniziato tutto…
Da un camposcuola estivo-educativo-cattolico, presto la mia “ragione di vita”, non fu più quella bambina ma la musica! Lei sì che mi ha stregato e forse mi ha reso molto meno “vivace”! Nel mio passato in certe circostanze Lei ha saputo salvarmi e sono certo che di sicuro mi accudirà anche nel mio futuro…
Quale genere prediligi in particolare?

Mi piace la musica acustica blues , il bluegrass e il jazz.
Chi è un artista al quale ti senti particolarmente ispirato?

Mi ispiro a Tony Rice, Beppe Gambetta e Doc Watson.

 Che cosa apprezzi particolarmente di ciascuno di loro?

Amo di Tony Rice la sua unicità di carattere esplosivo ed espressivo nelle sei corde e nell'uso del plettro. Della sua discografia amo gli album “Manzanita” e

 “marwest “ e poi sono innamorato del suono che produce con la sua magica chitarra .

Beppe Gambetta è il mio preferito perché penso sia l'unico italiano a essere reputato uno dei migliori flatpickers dagli stessi americani e dagli stessi padri del flatpicking.

La sua musica e la sua chitarra sono poesia pura e della sua discografia consiglio

tutti gli album “ Blu di Genova “ e “ Slade Stomp “ e “ American Album “.
Quale strumento suoni/studi o che ti piacerebbe in qualche modo intraprendere?

Sono un chitarrista acustico e adoro questo strumento.
Ti dedichi all' insegnamento?

Arrivato alla soglia dei 40 anni, mi sento pronto per trasmettere ad altri quello che ho imparato in tanti anni di concerti, workshop, album, lezioni e notti passate sotto le stelle con la chitarra a sognare.

Invito tutti coloro che sono interessati al mondo della chitarra acustica il mio speciale evento chiamato “Week end pick” che serve per migliorare la propria prassi esecutiva chitarristica, per conoscere nuove tecniche usate con il plettro o per apprendere nuove musiche e nuove ispirazioni e scoprire l’arte del flatpicking.

Per chi fosse interessato per maggiori informazioni visiti il sito

Beh, oltre che a navigare sul tuo sito, per conoscerti meglio è assai utile anche ascoltare il tuo nuovo album… Ce ne vuoi parlare?

Il mio nuovo album si intitola “The Big Sound” e in esso ho voluto sperimentare le avventure sonore che ho vissuto in vari studi di registrazione incontrando nuove amicizie, nuovi modi di lavorare, riscoprendo nuovi suoni acustici che mi hanno dato una forza interiore nell'esprimermi al meglio che potevo con la mia chitarra Santa Cruz 1934 D Mahogany, arrivando così a creare un grande suono unico che ha dato istintivamente il titolo dell'album: “The Big Sound”.

In questo mio percorso, affiancato con la co-produzione dell'agenzia A-Z Blues, ho registrato nuove canzoni di solo-flatpicking, ho dato una veste nuova a vecchie mie canzoni di anni fa con musicisti fenomenali e infine ho omaggiato alcune canzoni del repertorio bluegrass, old time, blues  e celtico con  l'unico fattore denominatore: il flatpicking.
Con quali parole descriveresti ogni brano contenuto nel tuo album?

Nashville Blues (Traditional)

Un bellissimo classico del repertorio Bluegrass, noto dalle incisioni storiche di  Doc Watson e Norman Blake. Mi ha accompagnato Gianni Sabbioni al contrabbasso, Graziano Nano Guidetti alle spazzole e rullante. Registrato al Busker Studio a Rubiera (RE)diretti da Bronsky e dal bravissimo Federico Galazzo. 

Who Looks for Something (Franciosi Federico)

Vecchio brano di mia composizione, sia la musica che il testo, editato una manciata di anni fa e registrato a Mar del Plata (Argentina) per il disco “Beautiful Infinity”. Ho sempre eseguito questo brano in performance live, raccogliendo sempre buoni complimenti a tal punto che ho pensato di riproporlo in una veste più acustica suonata da Gianni Sabbioni al contrabbasso e Massimo Tuzza alle percussioni. Registrato presso Busker Studio a Rubiera (RE) da Bronsky e Federico Galazzo.
Mediterranean 's Shell (Franciosi Federico)

Brano composto per sola chitarra flatpicking, parla di questo viaggio immaginario che fa questa conchiglia nel profondo del mar Mediterraneo. Durante il pezzo ho cercato di far assaporare colori musicali delle varie sponde del Mediterraneo, attraversando sonorità arabe, greche, spagnole, italiane, turche e balcaniche. Registrato presso Rogue Studio a Londra dagli amici Alessandro Garavello e Andrea Lonardi.
Dream Guitar (Franciosi Federico)

Brano editato nell'album “My First Time”, dedicato alla mia chitarra Santa Cruz modello 1934 d mahogany. Ho pensato di dare una veste nuova a questo brano arrangiandolo con Gianni Sabbioni al contrabbasso e Massimo Tuzza alle percussioni. Registrato presso lo studio Ritmo & Blu a Pozzolengo (BS) sotto la direzione del fonico Christian Codenotti
Rolling in my Sweet Baby's Arms (Lester Flatt)

Padre della musica Bluegrass, Lester Flatt ha fatto storia nel Bluegrass e tante sue canzoni sono diventate dei classici nel tempo. Questo brano mi è sempre piaciuto moltissimo e ho voluto inciderlo anch'io con l'aiuto di Gianni Sabbioni al contrabbasso e Massimo Tuzza alle percussioni. Registrato presso Busker Studio a Rubiera (RE) da Bronsky e Federico Galazzo.
To David (Franciosi Federico)  

Un omaggio dedicato ad uno dei migliori chitarristi acustici esistenti: David Grier.

Con il suo stile unico e inimitabile fa volare il plettro da corda a corda in modo elegante e sublime. Ho registrato il brano con Gianni Sabbioni al contrabbasso al Busker Studio a Rubiera (RE) diretti da Bronsky e Federico Galazzo. Se a qualcuno interessano informazioni su David Grier, lo potete conoscere su www.davidgrier.com
My Grandfather (Franciosi Federico)

Brano di mia composizione, editato e registrato in Argentina tempo fa nell'album “Far Apart”, nel quale splende come non mai l'amore e il rispetto che ho avuto  di mio nonno materno , per me più di un padre. Dedico questo brano a tutti gli appartenenti a quella splendida generazione dell'epoca di mio nonno. Il pezzo é stato riarrangiato in chiave acustica con Gianni Sabbioni al contrabbasso e Massimo Tuzza alle percussioni e registrato presso Busker Studio a Rubiera (re) da Bronsky e Federico Galazzo.
First Snow (Franciosi Federico)

Immergersi negli occhi del proprio bambino mentre rimane incantato dalla neve: un'emozione unica, pensieri, parole e pagine di musica... Composto al ritorno di una giornata in montagna, registrato presso Rogue Studio a Londra diretti da Alessandro Garavello e Andrea Lonardi.
Transatlantic (Franciosi Federico)

Questo é dei miei primi brani scritti per chitarra solo-flatpicking, considerato il mio cavallo di battaglia nei concerti, editato nel disco “My First Time” nel 2014. Ho voluto dare una veste nuova al brano inserendo un arrangiamento unico e sperimentale grazie al contrabbasso di Gianni Sabbioni e le percussioni di Massimo Tuzza. Registrato presso lo studio Ritmo & Blu a Pozzolengo (BS) dal fedele amico e fonico Christian Codenotti, già presente nei miei 2 album passati e fonico ufficiale dell'evento teatrale di mia produzione “Acousticology”.
Alabama Blues (J.B. Lenoir)

Brano del repertorio Blues che mi ha accompagnato per quasi 40 anni e che ho avuto il piacere di registrare con Lorenz Zadro alla chitarra, Gianni Sabbioni al contrabbasso, Graziano Nano Guidetti al rullante e Pietro Marcotti all'armonica a bocca. Registrato presso Busker Studio a Rubiera (RE) da Bronsky e Federico Galazzo.
Silvia's eyes (Franciosi Federico)

La mia composizione preferita perché dedicata alla mia “Signora”, (che non è una chitarra) ma la donna che mi ha donato un figlio bellissimo, Ettore, e che mi accompagna in ogni istante, nella musica e nei progetti. Dedico a te, Silvia, e ai tuoi occhi profondi queste note di chitarra. Registrato presso LSR Studio a Badia Polesine (RO) da Cristian Gallian.

The cyclone of Rye Cove  (A.P. Carter)

Brano del repertorio del padre del flatpicking Doc Watson, che parla del tornado che nel 1928 distrusse il paesino di Rye Cove in Virginia cancellando una intera generazione di bambini che si trovavano in quel momento nella loro scuola. Arrangiato con Gianni Sabbioni al contrabbasso e Massimo Tuzza alle percussioni, registrato presso lo studio Ritmo & Blu a Pozzolengo (BS) sotto la direzione del fonico Christian Codenotti.
Cooley's Reel (Traditional)


Traditional Irish Tune che ho ri-arrangiato per chitarra flatpicking in collaborazione con  Gianni  Sabbioni  dove si esprime al meglio durante l'assolo di contrabbasso. Registrato presso Busker Studio a Rubiera (RE) da Bronsky e Federico Galazzo.
Noir (Franciosi Federico)

Questa mia composizione nasce per merito di un amico, aspirante regista in Germania, il quale mi chiese di comporre una musica per un suo film di genere Noir, a cui si deve il titolo del brano. Registrato presso LSR Studio a Badia Polesine (RO) da Cristian Gallian con qualche ritocco della sua chitarra.
Fattitaliani

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