Nino Buonocore a Fattitaliani: il successo è frutto del merito individuale. L'intervista canzonata

Ospite odierno dell'intervista canzonata di Fattitaliani il cantautore Nino Buonocore. Nelle domande sono stati utilizzati titoli di sue canzoni che spaziano dal primo all'ultimo lavoro discografico.

Nel corso della tua lunga carriera sei riuscito a dominare il tuo "Ego"? 
Quando si viene dal basso non c'è alcun problema a dominarlo... è già addomesticato.
Ti capita di pensare a una nuova canzone mentre stai "Camminando" lungo quotidiani tragitti?
In realtà cammino pochissimo perché il mio quotidiano tragitto è costituito soprattutto da scale... infatti dalla zona letto scendo nella zona living per il caffè e poi scendo ancora nel mio studio, dove per buona parte della giornata lavoro su progetti musicali.
Quale "Missione impossibile" ti piacerebbe venisse compiuta in questo momento al mondo?
Diminuire la povertà. La forbice tra ricchi e poveri si è ulteriormente ampliata  negli ultimi anni... il fatto è che si va verso una civiltà sempre più ancorata al danaro creando disagio per chi non ne ha....
"Susanna", "Rosanna", "Vincenzo" sono persone realmente esistenti/esistite?
Susanna è un archetipo di donna molto diffuso negli anni 80... Rosanna è la donna che ho sposato e Vincenzo è un mio zio professore di musica che purtroppo non c'è più.
A tuo avviso, i social network ci aiutano a stare in compagnia o al contrario ci rendono più "Soli"? tu li frequenti?
Non bisogna porsi il problema della solitudine sui social network, bisogna porsi il problema della solitudine reale in cui versano tante persone nel mondo. Io li frequento prevalentemente per stare a contatto con i miei estimatori.
Facile essere "Dissidente" oggigiorno anche in democrazie come quella europea?
Il consumismo frenetico di questi ultimi decenni ha appiattito verso l'annullamento totale ogni vagito di dissidenza. Ormai i giovani mirano all'ultimo cellulare più che alla propria libertà. Quello stesso cellulare che li asservirà al consumismo. 
Se avessi la possibilità di tenere "Una città tra le mani" e di cambiarla totalmente quale sceglieresti e cosa cambieresti?
Ogni città ha il suo fascino per com'è. Più che le città bisognerebbe cambiare il concetto di cittadini. Ma ormai è anche vero che siamo tutti orientati verso una società cosmopolita in cui le città sono solo luoghi di residenza fiscale.
Guardando a ritroso, ti aspettavi/meritavi "Un po' di più" dal mondo discografico?
In realtà mi aspettavo quello che poi è successo. Le vecchie case discografiche creavano e formavano gli artisti. Oggi li vogliono belli e pronti e non appena c'è una minima flessione di vendite li cacciano via.
Pensi a volte, con rammarico, che forse è stato dato "A Chi Tutto E A Chi Niente" nel mondo della canzone?
No. Penso sempre che nella maggior parte dei casi il successo è sempre frutto del merito individuale. Anche perché oggi sarebbe difficile sostenere una bugia come invece accadeva in alcune operazioni degli anni '80, costruite sapientemente in studio e poi miseramente fallite dal vivo.
Ci sono stati momenti in cui sei stato "Con l'acqua alla gola"?
Io con l'acqua alla gola ci vivo quotidianamente... mi dà l'energia giusta per tirare fuori tutte le risorse possibili in mio possesso. Ed è un esercizio bellissimo.
Quali sono da sempre le "Cose importanti" per te, che tieni presente?
Sono i valori umani. Non prescindo mai da essi. Restano a mio parere l'unica carta d'identità di ogni singolo individuo.
Invece, quali "Abitudini" hai cambiato nel tempo?
L'avanzare dell'età cambia le abitudini di ognuno di noi. Ad esempio prima spendevo parte delle mie giornate coltivando vari hobbies e vari sport... e ciò mi consentiva di conoscere sempre nuove persone con le quali confrontarmi.. oggi prediligo più stare in casa e magari scegliermi un libro da leggere o un film da vedere comodamente seduto.
"Prima di dormire" rivolgi un pensiero a qualcuno? pensi a quello che hai fatto durante la giornata o a quello che farai l'indomani?
Prima di dormire prendo sempre un buon caffè. Perché mi piace essere lucido quando Morfeo mi prende tra le sue braccia. Sembra un non senso ma se comincio a pensare nel dormiveglia non mi addormento più.
Che cosa e quando "A un certo punto della vita" ti ha fatto particolarmente riflettere e a prendere delle decisioni importanti?
Ci sono momenti nella vita in cui ti fermi per fare i tuoi piccoli bilanci. È sempre un momento molto conflittuale perché soppesi le cose che hai fatto e quelle che non hai potuto o non voluto fare. In genere è proprio in questi momenti che l'estro creativo trova l'humus migliore per esprimersi.
A chi dedicheresti fra i potenti della terra "Una canzone d'amore" nella speranza che possa convincerlo a far davvero qualcosa di bene? e che cosa per esempio?
Io dico sempre che una volta le canzoni riuscivano per certi versi a cambiare il mondo. Questa capacità è stata pian piano scippata dalla televisione. Che non essendo però libera abusa del potere che conosciamo ormai bene. Forse è anche colpa di chi ha voluto che le canzoni non servissero più a stimolare un confronto.
Non hai pensato "Nemmeno un momento" di smettere di cantare oppure ti è capitato?
Non potrei fare altro. La musica per me è davvero tutto. Mi ha dato tranquillità economica, successo e possibilità di essere profondamente me stesso. Il giorno che non avrò più nulla da scrivere prometto che eviterò di farlo diventare un mestiere.
C'è qualcosa di pazzo, strano, lontano dal tuo modo di essere che "Prima o poi" farai?
Ho sempre sognato di scrivere un musical. E chissà che un giorno o l'altro cominci a scriverlo. Ho già l'idea di fondo, ma siccome voglio farlo a modo mio, non voglio seguire schemi preconfezionati... quindi ci vorrà un po' di tempo per maturare il coraggio necessario.
Ti piace la cover di "Scrivimi" di Laura Pausini? vi siete sentiti per l'occasione?
Tutte le canzoni sono un po' come propri figli. Puoi mandarli dalla zia... dai cugini... dalla nonna... ma resti sempre un po' in apprensione. È anche vero però che una volta che vogliono correre e scapicollare... non puoi che rassegnarti. Per me tutti hanno fatto una versione egregia di Scrivimi. Ma io continuo a preferire la mia.
Bene, Nino, "Ci salutiamo qui": un saluto e un augurio ai lettori di Fattitaliani.it...
Non vorrei essere sembrato un po' presuntuoso in questa divertente intervista. Ma ho accettato il rischio per evitare di affrontare le domande con frasi di circostanza che non mi avrebbero certo rappresentato per quel che veramente sono: un inguaribile sognatore. Un abbraccio a tutti voi e a tutti gli amici di "Fattitaliani.it". Ciao! Giovanni Zambito.

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