di Andrea Giostra - Finalmente sono stati resi noti i nomi degli artisti che inaugureranno la biennale europea di arte contemporanea itinerante di Palermo.
L’importantissimo evento artistico-culturale, che quest’anno ha scelto il centro storico di Palermo quale sua sede espositiva diffusa, è promosso dalla “Fondazione Manifesta” di Amsterdam, fondata nei primi anni Novanta da Hedwig Fijen, sotto la cui direzione Manifesta si è sviluppata negli anni come uno dei tre eventi artistici su grande scale più importanti in Europa. Hedwig, attuale Direttore di Manifesta, è anche responsabile di tutti gli aspetti organizzativi, inclusa la selezione delle città ospitanti per la biennale, che per il 2018 ha scelto Palermo e per il 2020 ha già scelto Marsiglia. La mission dichiarata di Manifesta è quella di indagare e riflettere sugli sviluppi emergenti nell'arte contemporanea europea, selezionando e presentato agli appassionati d’arte e al mondo intero, i nuovi aspetti e le nuove forme espressive dell’arte contemporanea. L’aspetto itinerante di Manifesta, selezionare per ogni appuntamento biennale una città diversa, è proprio quello di ricercare e di esplorare il territorio geografico e psicologico dell’Europa, sia dal punto di vista dei confini culturali e di costume politico-sociale, che dal punto di vista della contaminazione espressivo-artistico che conduce alle produzioni delle opere che poi vengono selezionata e presentate al pubblico all’interno della biennale. I paesi che negli anni hanno contribuito all’evento con i propri artisti e professionisti del mondo dell’arte, sono stati oltre 40, un vero grande successo. Le città ospitanti, compresa Palermo, sono state 11, escludendo Nicosia, prevista per il 2006 e cancellata per motivi organizzativi. Queste le città che hanno già ospitato Manifesta: Rotterdam (1996), Lussemburgo (1998), Lubiana (2000), Francoforte (2002), San Sebastian (2004), Trentino-Alto Adige (2008), Murcia in dialogo con l'Africa settentrionale (2010), Limburg (2012), San Pietroburgo (2014), Zurigo (2016).
La Fondazione Manifesta, oltre a scegliere la città ospitante biennio per biennio, sceglie di volta in volta anche il tema artistico, per Palermo “Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza”, tema ispirato dal paesaggista e filosofo contemporaneo francese Gilles Clément, con il suo libro “Il giardino Planetario” (2008). Questi i 10 progetti artistici previsti per l’inaugurazione del 16 giugno prossimo, disseminati in più di 20 location tra i quali il Teatro Garibaldi, l’Orto Botanico, piazza Magione, la Chiesa dei SS. Euno e Giuliano, Palazzo Butera, lo Zen, Pizzo Sella, Palazzo Forcella De Seta, Palazzo Ajutamicristo, Palazzo Costantino. Gli artisti:
La brasiliana Maria Thereza Alves, proporrà un’installazione a Palazzo Butera dedicata al sincretismo floreale proprio della Sicilia, concepita come una ricerca artistica sui fenomeni geopolitici, sociali ed ecologici di oggi;
Il pioniere della performance art contemporanea in Nigeria, Jelili Atiku, il 15 giugno realizzerà una performance processionale per le vie della città;
Il filosofo Gilles Clément, in collaborazione con lo studio di progettazione multidisciplinare Coloco, ha ideato un giardino urbano nel quartiere Zen;
Il collettivo londinese Cooking Sections proporrà una ricerca sui sistemi agricoli di irrigazione a secco;
L’artista irlandese di computer grafica, John Gerrard, presenterà in tempo reale i suoi lavori tra Palazzo Ajutamicristo e Palazzo Forcella De Seta;
Lo svizzero Uriel Orlow presenterà una videoinstallazione a Palazzo Butera incentrata sul valore della memoria e sul potere evocativo della botanica;
Il visual artist e direttore artistico della Riwaq Biennale, Khalil Rabah, ispirandosi ai mercati storici popolari palermitani, riprodurrà all’Orto Botanico un mercato di diversi manufatti, assemblaggi e sculture;
Il collettivo belga di architetti Rotor, realizzerà un intervento urbano nell’area di Pizzo Sella, nella parte nord di Palermo.
L’artista italiana Marinella Senatore, il 16 giugno proporrà una processione urbana, un movimento collettivo in danza per le strade del centro storico di Palermo;
Lo scrittore e sceneggiatore palermitano Giorgio Vasta, proporrà il suo progetto City Scripts, un’applicazione digitale che narra la città.
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ANDREA GIOSTRA