Agrigento, Accademia Michelangelo: Convegno "Educazione alla bellezza" strumento di inclusione sociale

Non è facile fare il punto sulla bellezza, né tantomeno immaginare dei parametri definiti. Ma si tratta pur sempre di una sfida che un Ente di alta formazione, come l’Accademia di belle Arti Michelangelo, è in grado di affrontare, per esperienza, dialogo con territorio e, soprattutto, per il numero di allievi che la frequentano. Ragazzi e ragazze, che qui preparano le proprie basi culturali e professionali. 

Nasce da questo impulso iniziale il convegno Educare alla bellezza per costruire il futuro. L’incontro di Agrigento, che si è tenuto il 23 marzo a Palazzo dei Filippini, Sala Gianbecchina, ha registrato una grande affluenza. Molti gli istituti superiori che hanno aderito con insegnanti e studenti e hanno riempito la sala, con curiosità e ascolto. 
I lavori, che si sono protratti fino a sera, però non sono rimasti un’iniziativa a se stante. Sono diventati il seme di incontri e prossimi confronti. L’intento infatti è gettare le basi di un percorso di formazione che educhi alla bellezza, al benessere, alla fruizione dell’arte come bene condiviso, che prepari docenti e insegnanti a questa nuova ottica.
A introdurre i lavori il direttore dell’Accademia, Alfredo Prado, che ha citato la frase di Dostoevskij, ma soprattutto ha richiamato l’attenzione degli Enti locali, per una proficua e attenta collaborazione, che superi interessi politici ed economici.
A coordinare il dibattito Peppe Zambito “vogliamo dimostrare come la bellezza sia strumento di inclusione sociale, noi raccogliamo un testimone: siamo i custodi della bellezza che ci circonda, proteggere la bellezza è un atto di responsabilità”.
Gli ha fatto eco nel suo intervento il provveditore agli studi di Agrigento Raffaele Zarbo, che ha risposto con un primo assenso all’idea di un percorso educativo che punti sulla bellezza come motore di creazione e partecipazione. Il Sindaco di Agrigento Calogero Firetto, nel suo intervento, si è concentrato sul patrimonio culturale della città.
Il convegno ha portato diversi altri contributi, i docenti dell’Accademia Michelangelo, Beniamino Biondi, Domenico Boscia, Rosa Maria Corbo, Carmelo Capraro, Raimondo Ferlito, Dario La Mendola e Nuccio Mula, si sono espressi sul tema con diversi spunti e contributi.
Il pomeriggio si è concluso con le parole di Paolo Giansiracusa, storico dell’arte. 
La finalità del convegno, dunque, è stata quella di gettare le basi per puntare a una formazione sulla bellezza. Educazione alla bellezza, una disciplina che in modo sperimentale potrebbe entrare nelle scuole siciliane. Puntare sulla ricchezza del nostro territorio significa soprattutto saperla riconoscere, apprezzare, rispettare, valorizzare. La scuola dovrebbe offrire questi strumenti e avere docenti capaci di diventare promotori della bellezza. Naturalmente partendo da ogni individuo e della sua capacità di "volersi bene" perché soltanto grazie a questa scoperta, non si dia per scontata, si acquisirà lo sguardo positivo per guardare il mondo. È necessario sperimentare percorsi nuovi, con una formazione dei docenti che vada oltre alle pratiche già conosciute, per immaginare un individuo proiettato in un futuro ricco di opportunità che soltanto la "bellezza" può offrire.

Fattitaliani

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