Un monologo toccante, misurato eppure intenso quello di Viviane De Muynck nei panni di una madre il cui figlio si è da poco suicidato in una missione kamikaze.
È "Gaz. Plaidoyer d'une mère damnée" in scena al Théâtre des Martyrs di Bruxelles fino al 23 febbraio 2018 con la regia di Piet Arfeuille: il testo è stato appositamente composto per l'attrice fiamminga da Tom Lanoye, poeta, scrittore e drammaturgo belga neerlandofono.
Sul palco "grigio come la pietra e piatto come un tavolo di autopsia", una donna si sposta e si dirige al pubblico e rievoca il ricordo del figlio: la sua giovinezza, la pubertà, la loro convivenza, di quando lui ha lasciato la casa materna e i rapporti si sono rallentati.
Il passaggio dalla rievocazione del parto al riconoscimento del cadavere sembra naturale e qui si fa lucido e forte il dramma, che Viviane De Muynck sa con maestria trasmettere. È la madre che piange disperatamente il figlio, che nel mondo è ritenuto responsabile di un attentato terroristico che provoca morti e feriti.
Vorrebbe far capire che al di là della denominazione comune con cui viene classificato "una belva", alla fin fine è suo figlio e che ogni cosa va guardata all'interno di un contesto e un punto di vista.
Il dolore materno si percepisce ancor di più perché lei non vuole giustificare l'atto ignobile del figlio: cerca solo di comprendere come affrontare la cosa e le ragioni per cui si possa intraprendere un tale percorso.
Gaz - Plaidoyer d’une mère damnée
Dates
20:15 jeudi 15 février
20:15 vendredi 16 février
19:00 samedi 17 février
16:00 dimanche 18 février
19:00 mardi 20 février
20:15 mercredi 21 février
20:15 jeudi 22 février
20:15 vendredi 23 février
COPRODUCTION
Théâtre de Namur / Theater Malpertuis
En co-présentation avec le Théâtre National