Al via dal 9 gennaio prossimo, in occasione del 93° Pitti Immagine Uomo, la mostra “Capucci Dionisiaco”.
L’esposizione, curata dallo stesso stilista Roberto Capucci, che è stata fermamente desiderata dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio, il supporto della Fondazione Eduardo De Filippo, dell’Azienda Agricola Scovaventi e con l’organizzazione dell’Accademia degli Infuocati.
La mostra è allestita a Palazzo Pitti, nelle sale dell’Andito degli Angiolini, a Firenze, luogo non scelto a caso dallo stilista, in quanto nel 1951 fu proprio Firenze la città in cui debuttò, nell’ambiente della moda, presentandosi alla “First Italian High Fashion Show”.
Sono 72 i disegni su carta realizzati a pastello, tutti nel formato 50×70, che daranno la possibilità ai visitatori di scoprire un Capucci inedito attraverso queste opere che ritraggono costumi teatrali maschili, che si discostano dalle realizzazioni da sempre orientate e dedicate, dal couturier d’Alta Moda, al mondo femminile.
Emblematica anche la scelta del titolo che non a caso è nominata Dionisiaco, ovvero “del Dio Dionisio”. L’uomo Dionisiaco infatti dice sì alla vita nel suo perpetuo divenire, accettandone le ambiguità delle metamorfosi, al di fuori dalle metafisiche, dalle ideologie, superandone le tradizionali interpretazioni. Ed è questo infatti che ritroviamo nel costumi misteriosi un po’ ambigui e quasi onirici che connotano i disegni dei costumi maschili per il teatro, presentati da Capucci in mostra, di cui egli stesso afferma essere un magnifico “insieme di follie”.
L’esposizione sarà visitabile fino al 14 febbraio 2018.
Ester Campese
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