Pensavo fosse un fatto isolato. Invece continuo a dialogare con Deborah Fait.
Le sue parole sono di una donna che ha compreso cose di me senza conoscermi. Questo riesce solo ha chi vive intensamente.
"Cara Sara si paga sempre per le proprie idee diverse dalla maggioranza, i pecoroni, quelli che Manzoni definiva popolo bue. Ti ringrazio di esserci.
Spesso le persone non capiscono che ognuno di noi appartiene a sé stesso e non deve sottostare alle idee altrui.
Conosco benissimo quel tipo di perbenismo ipocrita. Vai avanti, perché da quanto posso capire senza conoscerti personalmente, non potresti fare altrimenti. Il giusto si paga ma va bene così. Ti aspetto qui. Hazaka a te e forza".
Basta essere modeste. Ho 48 anni ma posso ancora fare la modella.
Vengo chiamata per dare un'opinione alle sfilate milanesi, ho scritto un libro, voglio diventare gallerista.
Sarebbe semplice anche per me mostrare "culo e tette" anche perché nonostante i miei fantastici 48 anni posso farlo quando donne di 30 anni se lo sognano.
Ma non è la mia strada.
Voglio fare tutto quello che è nelle mie possibilità.
Ma questo, come mi ha scritto la Signora Fait, ha un costo, ma come lei stessa ha precisato: sta nella mia natura.
Io sono una donna di classe, assolutamente stilosa che dà voce a chi non ci riesce, a chi fa fatica, a chi non è capito.
Voglio lasciare un segno nella mia vita.
E Deborah Fait me lo sta dando.
Ho la padronanza del mio linguaggio, so che anche se tentano di prendermi alla gola, di fermarmi, io mi rialzo.
Vi voglio raccontare un fatto che mi è accaduto la vigilia di Natale.
Sto rientrando a casa. Incontro una donna che a causa dei miei molteplici impegni non chiamavo da molto tempo come del resto accade con altre amicizie. Una donna che come tante altre non lavora perché non ne hanno bisogno, e avrebbe potuto chiamarmi in qualsiasi momento. Io rispondo sempre. Pensavo fosse un'amica. La saluto e lei mi risponde che non mi saluta perché sono diventata troppo preziosa.
Ignorante io lavoro mentre tu giochi. E questo è capitato con altre donne nullafacenti... Mentre altre donne che lavorano mi hanno rivalutata.
Come mi ha insegnato un grande maestro di vita queste persone vanno eliminate e massacrate. Mai lasciare superstiti.
Ti ho massacrata come prima e dopo tutte le donne inutili come te.
Le parole di Deborah Fait mi hanno fatto capire che il mio percorso è vero, è sano.
Non si può abbassare il capo per piacere a tutti.
Io non devo vendere nulla. Io scrivo.
Non voglio accanto a me persone inutili.
Prima fanno le Signore e poi dopo una vita a non pensare a nulla si distruggono.
No di voi non ho alcuna compassione, nessuna stima.
Voi non combattete .
Il Natale... cos'è il Natale?
Non vedo Natale intorno a me perché non vedo amore.
Io continuerò nel mio mondo della moda, dell'arte, a tendere la mano per chi non riesce a parlare, a vestirmi da Regina, a difendere donne come Deborah Fait che combattono tutta la vita per ciò in cui credono. A massacrare uomini insulsi che non sono uomini.
Chi ha detto che non posso combattere essendo femmina ed indossando i miei tacchi a spillo.
Tacchi che è il mio vero cognome, la mia provenienza, il mio destino.
Ora alzo il mio trofeo, sei tu Deborah Fait e ti assicuro che verrò a trovarti.
La vita è così imprevedibile.
Imprenditrice, modella, esperta di moda e arte, scrittrice, gallerista e chissà anche inviata in Israele..
Io non mi fermo, non l'ho mai fatto. Questa è l'intervista migliore che abbia fatto. E l'ho fatta io a me stessa.
Il vostro camaleonte.
Sara Tacchi.
Sara Tacchi.
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