Tra le opere di Francesco Hayez, maestro neoclassico di formazione passato poi al romanticismo di cui ne è stato il maggior esponente italiano, quella probabilmente più nota ai più è senz’altro “Il Bacio”. Il Dipinto fu realizzato nel 1859 ed oggi è conservato alla Pinacoteca di Brera. Forse il capolavoro che più di tutti riassume, nell’immaginario collettivo, l’operato di questo grande Maestro di formazione neoclassica, passato poi al romanticismo di cui ne è stato l’esponente maggiore italiano.
Nei suoi dipinti troviamo sempre un sottostante messaggio ed anche ne “il bacio” vi è il riassunto del “romanzo storico italiano”.
La scena ad un primo impatta viene collocata temporalmente in un ambito medievale che porta in scena due giovani innamorati che passionalmente si baciano, ma in realtà rappresenta il fervore dell’amor patrio con un forte simbolismo “politico” per le pulsioni risorgimentali proprio dei tempi in cui il dipinto venne realizzato. I colori rimandano all’alleanza Italia- Francia infatti i protagonisti hanno la veste bianca, i collant rossi, il cappello verde e la veste blu della donna. Non a caso Hayez fu connotato anche come pittore “politico”, infatti ritroviamo in molte opere di questo Maestro un sublimato messaggio politico risorgimentale “nascosto”, tanto che Giuseppe Mazzini fu uno dei maggiori fautori della notevole fortuna dell’Hayez.
Questo a seguire ciò che lo stesso Mazzini ebbe a dire di lui «L’Hayez è lavoratore assiduo; trascorre le intere giornate solo, nel suo studio, di cui apre egli stesso la porta, e non ha nulla di quell’affrettata apparenza che è prediletta da tanti pittori. Le sue maniere sono semplici, franche, talvolta rudi e burbere, ma che tradiscono sempre la bontà. Il suo viso bruno è aperto e pieno d’espressione: la sua fronte serena, i suoi occhi brillanti».
L’opera “Il Bacio” riscosse un notevole successo e riscontro popolare, sia per la bellezza del dipinto, ma anche per i valori che esso stesso riportava alla mente della gente, tanto che ne furono successivamente prodotte dallo stesso Francesco Hayez altre copie che riproponevano il soggetto con piccole varianti ad esempio in una vi è un drappo caduto sulle scale, in altra la veste delle donna non è più blu, ma bianca.
Ester Campese
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