Al Peggy Guggenheim, uno dei più importanti musei in Italia per l'arte europea ed americana del XX secolo con sede a Venezia, ecco la prima mostra museale mai realizzata dedicata all'arte rivelatrice dei Salon de la Rose+Croix, realizzata da Vivien Greene già curatore di Guggenheim dal 1993 e specializzata nell'arte europea del XIX e nell'inizio del XX secolo, con particolare attenzione alle correnti internazionali in arte e cultura del secolo scorso.
Sono una quarantina le opere esposte in questa occasione legate alle tematiche del mistero e mitologia, attinte spesso dalla letteratura e centrali nell'arte dei sei Salon organizzati, tra il 1892 e il 1897, a Parigi. Fu il critico ed estroso autore Joséphin Péladan nel 1892, che inaugurò la prima esposizione “Salon de la Rose+Croix” intuendo che, per estensione della confraternita segreta Rose+Croix, attraverso questo ordine esoterico, anche l’arte fosse un mezzo per comprendere le verità universali e raggiungere l’illuminazione.
Péladan portò così in scena il Simbolismo mistico dominante a fine ottocento con una connotazione ermetica e spirituale con radici nel misticismo e nei riti arcani.
Diversi gli artisti internazionali, più o meno noti, presenti in tale circostanza alla Peggy Guggenheim Collection con le loro opere disposte in un percorso espositivo che si snoda nei diversi salon e che nell'intento della curatrice, vuole portare un nuovo sguardo su questa corrente artistica attraverso immagini sia di “ femme fatale” ma anche fragilissime donne, o ancora figure tratte da incubi o chimere, o sinuose figure stilizzate in contrasto ad altre androgine.
Con pazienza quindi sono stati rintracciati i lavori esposti originariamente nei diversi Salon ritrovabili in mostra con dipinti, opere su carta e sculture di artisti provenienti dal Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia, Olanda, Spagna e Svizzera come Antoine Bourdelle, Rogelio de Egusquiza, Jean Delville, Charles Filiger, Fernand Khnopff, Charles Maurin, Alphonse Osbert, Armand Point, Georges Rouault, Carlos Schwabe, Alexandre Séon, Jan Toorop, Ville Vallgren e Félix Vallotton.
La mostra è visitabile fino al 7 gennaio 2018
Link: http://www.guggenheim-venice.it
Ester campese
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