Oggi incontriamo il
dr. Giuseppe Gabrielli in cui si identifica un Concorso Letterario, CITTÀ DI
GROTTAMMARE, tra i più conosciuti sul panorama nazionale. Lo incontriamo perché
rappresenta un esempio di come si possano raggiungere grandi risultati usando
l’impegno a fronte di un obiettivo in cui si crede davvero. La Cultura, come
sappiamo, è un campo poco finanziato, soprattutto le formule associative
faticano tanto a trovare sostegno economico. Ecco perché è un grande risultato
raggiungere ed ottenere l’appoggio degli Organi Istituzionali. Citiamo, quindi, il patrocinio dato alla
manifestazione oltre che dallo stesso Comune di Grottammare anche dalla Regione
Marche. Per il settimo anno consecutivo aderisce all’iniziativa anche il
prestigioso Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati. Siamo alla 9°
Edizione ed il Bando scade il 31 gennaio come tutti gli anni. Alla
8° edizione hanno preso parte 571 autori provenienti da tutte le regioni
italiane, nessuna esclusa, con oltre 900 opere in concorso fra poesie in
lingua, poesie in dialetto, racconti brevi e libri editi.
Quattro sono infatti le sezioni in cui è
suddiviso: poesia inedita in lingua italiana, poesia in dialetto, racconto
breve e libro edito; ad esse si aggiunge un premio speciale, oltre quello alla metrica
presente fin dalla prima edizione, per una poesia o racconto breve a contenuto
umoristico e/o erotico intitolato a Giuseppe Gioachino Belli.
Altri Premi speciali: un premio dedicato ad un racconto
o libro giallo, thriller, noir e un premio speciale per un’opera con tema
l’autismo in collaborazione con l’associazione Omphalos.
Ci spiega perché
un Autore dovrebbe partecipare al vostro Concorso?
Per 2
motivi principalmente, il primo: per incontrare i suoi “simili” in una città
aperta alla cultura, sul mare, con un primo cittadino poeta, per scoprire la
nostra amicizia.
La
seconda: per confrontarsi e lasciarsi giudicare serenamente da una giuria
qualificata, imparziale e onesta al di fuori dei giudizi riscontrati spesso sul
web, di “amici”, familiari, conoscenti, presunti esperti.
La Cultura di oggi può sperare in un
cambio generazionale di qualità?
Occorre
sempre avere fiducia nel futuro e nei giovani, lasciarli crescere e dar loro la
possibilità di esprimersi. Credo ci siano molti giovani che abbiano qualità e
buone idee.
In questo momento ci sono più Concorsi con
Bando aperto. Oltre al suo si sente di consigliarne qualcuno e perché?
Certamente
mi sento di consigliare il concorso L’Anfora di Calliope che si tiene ad Erice
in Sicilia. Una terra meravigliosa e un concorso di straordinaria qualità
portato avanti con competenza e passione.
Lei che ama molto i giovani, quali letture
consiglierebbe per il loro valore formativo?
Non
credo di avere la stoffa del maestro, consiglio loro di leggere molto e di
tutto. Letture particolari no, ognuno deve scoprire la propria strada e le
proprie passioni ma occorre leggere, leggere, leggere. Ultimamente ho
rivisitato per l’ennesima volta la biblioteca leopardiana: il grande Poeta
leggeva di tutto: dai classici alla medicina, dalla filosofia ai cosiddetti
libri un tempo proibiti dalla Chiesa. Leggere è fondamentale.
Quali libri ci sono attualmente sul suo
comodino?
Attualmente
ho sul comodino una ventina di libri. Essendo appassionato di noir e thriller
ne cito solo alcuni: Non spegnere la luce
di Bernard Minier, Io sono Dio di
Faletti, Dove sei stanotte di
Robecchi, Spiccioli per il latte di
Klupfel & Kobr, L’orlo dell’abisso
di Dorph & Pasternak e poi un paio di libri di Filippo La Porta: Uno sguardo sulla città e Maestri irregolari, e ancora libri di
Massimo Lugli, uno dei miei autori preferiti. Di poesia: Aria della memoria di Franco Loi (Presidente onorario del nostro
concorso) e Soli di Giovanni
D’Alessandro forse, attualmente, il più grande scrittore abruzzese, da
quest’anno inserito nella nostra giuria. Dimenticavo, oltre ai libri, 5 o 6
fumetti: sono un collezionista di fumetti della Bonelli Editore.
L'ultimo "grande" libro che ha
letto?
Le Lettere 1981-1985 di Franco Loi e Biagio Marin. Uno scambio epistolare fra due
grandi poeti, l’uno più giovane, l’altro al tramonto della vita, che riflettono
sul senso della stessa, sulla poesia, la cultura, la fede.
Chi o cosa influenza la sua decisione di
leggere un libro? (passaparola, copertina, le recensioni, il consiglio di una
persona fidata)
Un
po’ tutto questo. Mi piacciono i libri di cui ho già magari sperimentato
l’autore oppure al contrario di quelli sconosciuti e non arrivati alla grande
notorietà.
Quale classico della letteratura ha letto
di recente per la prima volta?
Ragazzi di vita di Pasolini.
Secondo lei, che tipo di scrittura oggi
dimostra una particolare vitalità? (narrativa, giornalismo, fumetti,
saggistica...)
Mi
sembra che il giallo, il noir, il thriller spesso nella sua declinazione
storica dimostri una discreta vitalità e tenga su il cosiddetto mercato. Vedo
che molti autori impostano il proprio romanzo sotto tale veste e sono nate
discrete scuole europee sulle tracce delle ormai classiche anglosassoni.
Personalmente, quale genere di lettura le
procura piacere ultimamente?
Ho
già sottolineato la mia passione per il thriller ed anche per le nuvole
parlanti: i fumetti. Naturalmente mi appassiona sempre un buon libro di poesia.
L'ultimo libro che l'ha fatta
sorridere/ridere?
Sono un grande appassionato di Jerome e ogni due anni circa
rileggo sempre Tre uomini in barca:
insuperabile. Ma anche Dizionario
erotico: Manuale contro la donna e a favore della femmina di Massimo Fini
(altro grande ex presidente onorario del nostro concorso) non è male.
L'ultimo libro che l'ha fatta
commuovere/piangere?
Riprendendo
in mano Il diario di Anna Frank.
L'ultimo libro che l'ha fatta
arrabbiare?
La tana dell’odio sempre di Giovanni D’Alessandro. Un romanzo sulla guerra
serbobosniaca, su come la guerra e l’odio che genera possono a distanza di
tempo cambiare progetti ed esistenze. Terribile e luminoso al tempo stesso, mi
ha fatto riflettere sulla pazzia umana.
Quale versione cinematografica di un libro
l'ha soddisfatta e quale no?
Sicuramente:
Quel che resta del giorno di James
Ivory del recente premio Nobel Kazuo Ishiguro. Anche Gomorra dall’opera omonima di Saviano. O se vogliamo andare
indietro: Arancia meccanica dal
romanzo di Anthony Burgess.
Non
mi ha soddisfatto Il falò delle vanità
che pur vantando alla regia Brian De Palma e attori come Tom Hanks e Melanie
Griffith non aveva nulla da spartire con l’opera di Tom Wolfe.
Quale libro sorprenderebbe i suoi amici se
lo trovassero nella sua biblioteca?
Non
si sorprenderebbero di nulla, sanno che sono un onnivoro in materia libraria e
passo facilmente dal Giornalino di
Gianburrasca di Vamba alla Filosofia
nel boudoir del Marchese de Sade.
Qual è il suo protagonista preferito in
assoluto? E l'antagonista?
Il
mio protagonista preferito è James Bond. Sono un grande appassionato di Ian
Fleming che secondo me è stato spesso sottovalutato come scrittore. Sono un
collezionista dei suoi romanzi e naturalmente 007 incarna l’eroe da me
preferito. L’antagonista spietato del mio agente segreto è la Spectre,
l’organizzazione segreta dedita al crimine su scala planetaria, e il suo capo
Ernst Stavro Blofeld.
Organizza una cena: quali scrittori, vivi
o defunti, inviterebbe?
Dei
passati a miglior vita: Dante, Tasso, Foscolo, Leopardi, D’Annunzio, Pasolini, Wislawa
Szymborska, Jerome, i primi che mi vengono in mente.
Dei
viventi: Franco Loi, Massimo Fini, CamiRingrailleri, Manzini, Lugli, ecc. ecc.
Ricorda l'ultimo libro che non è riuscito
a finire? Perché?
Diversi.
Nel genere thriller sono molto esigente e libri ad esempio osannati come Ninfee nere di Michel Bussi, astro
nascente del noir francese, l’ho abbandonato dopo una cinquantina di pagine. Perché?
Non è nato il necessario feeling con i personaggi creati dalla penna dello
scrittore transalpino.
Ringraziamo
il dr. Gabrielli per la sua attenzione dedicata sempre ai giovani e questo si
evidenzia dalla tipologia di libri che lo hanno formato culturalmente. La
Cultura è un patrimonio frutto di nozioni scolastiche, ma anche di frequentazioni
culturali coltivate in proprio e nei vari contesti di vita. Ricordiamo a chi
desidera partecipare al Concorso il Sito, per prenderne visione e scaricare il
Bando. www.pelasgo968.it
Caterina Guttadauro La Brasca