Festival di Borgio Verezzi, 51° edizione: 10 spettacoli, di cui 8 in “prima nazionale"

Il festival di Borgio Verezzi è alla sua 51esima edizione e quest’anno spegnerà le candeline, insieme a Emanuele Salce che compie gli stessi anni ad agosto. 

L’anno scorso è stata un’edizione da record ed il coronamento di un impegno a dimostrazione che la Cultura attira. Il Direttore del Festival Stefano Delfino e tutti quelli che ruotano intorno alla manifestazione continuano a crederci, con l’apporto di tutti ce la faranno anche perché è sempre più difficile, trovare gli sponsor. Dopo aver festeggiato il mezzo secolo, per Delfino il Festival si proietta verso il futuro. Rinnovamento e tradizione saranno le due parole chiave. Testi contemporanei anche stranieri. Oltre alla sede storica di Piazza Sant’Agostino, saranno usate anche le grotte di Borgio Verezzi, dove si rappresenterà l’evento speciale “Inferno” di Dante dal 17 al 20 agosto con Miriam Mesturino, Manuel Signorelli e la Compagnia Teatrale “Uno sguardo dal Palcoscenico. Regia di Silvio Eraldi.
Ad aprire il Festival l’8 luglio sarà “Le Bal” - L’Italia balla dal 1940 al 2001 di Jean Claude Penchenat. Regia di Giancarlo Fares. Racconta uno spaccato d’Italia che coincide con i 50 anni del Festival. 
In Prima nazionale. 
Il 13 luglio “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni. Con Francesca Inaudi, Giuseppe Zeno, Fabio Ferrari, Renato Cortese. La regia è di Gianluca Guidi “E’ una produzione interamente italiana. L’intento è quello di avvicinare i giovani.
Il 17 luglio “Che cosa hai fatto quando eravamo al buio?” di Claude Magnier. Con Miriam Mesturino, Alessandro Marrapodi e Giorgio Caprile che cura anche la regia. Commedia divertente in cui scaturiscono una serie di situazioni esilaranti.   
Il 20 luglio “Un borghese piccolo piccolo” di Vincenzo Cerami. Con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Federico Rubino e Fabrizio Coniglio che è anche regista che ra stupito dal fatto che dopo il film non fosse mai stato rappresentato in teatro. Rispetto al Film ci sono delle divergenze. L’ambientazione è negli anni 70. Musiche originali di Nicola Piovani. Dapporto “Ognuno lascia la propria impronta, l’importante è indossare dignitosamente l’abito che Alberto sordi aveva lasciato nell’armadio da molto tempo”.  
Il 27 luglio “Non mi hai detto più ti amo” di Gabriele Pignotta. Con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia. Le musiche sono di Giovanni Caccamo.  Il tema è quello della famiglia perché tutta la nostra vita è legata ad essa. La Cuccarini è molto emozionata di debuttare nella prosa visto che per venti anni ha fatto solo Musical. È il momento giusto per cambiare ed affronta il ruolo con molta umiltà. 
Il 2 agosto “Queste pazze donne” di Gabriel Baryli. Con Paola Quattrini, Vanessa gravina ed Emanuela Grimalda. Regia di Stefano Artessunch. E’ una commedia fortemente drammatica e di grande spessore.
Il 6 agosto”Vivo in una giungla dormo sulle spine” di Laura Sicignano che è anche la Regista e Shahzeb Iqbal.  Con Amanda Sandrelli, Luca Giordana, Alessio Zirulla.  Si può definire un Teatro di frontiera. Mette in rilievo una diversità culturale che spesso non riusciamo a cogliere.  
Il 9 agosto “Sabbie mobili (Angeli e comici persi tra Cactus sensibili e salotti mimetici) di Benvenuti, Aicardi, Formicola, Pistarino. Con Roberto Ciufoli, Gaspare, Max Pisu. Regia di Alessandro Benvenuti “La commedia era stata fatta ventisette anni fa da Zuzzurro e Gaspare. Il mio segno era quello di riprendere il testo come un atto d’amore. Sarà dedicata ad Andrea brambilla (Zuzzurro). 
Ultima rappresentazione il 22 agosto “La cena delle belve” di Vahè Katcha. Con Emanele Salce, Marianella Bargilli, Francesco Bonomo, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Gianluca Ramazzotti, Giancarlo Ratti e Silvia Siravo. E’ il secondo omaggio a Vincenzo cerami. È un bellissimo testo, una storia bellissima scritta per il teatro in maniera egregia. È ambientato in Italia nel 1943.

Per info e notizie: www.festivalverezzi.it
Elisabetta Ruffolo

Fattitaliani

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