Giovanni
Prini, scultore, pittore, artigiano, si trasferisce da Genova a Roma
agli inizi del Novecento dove, insieme alla moglie Orazia Belsito,
apre le porte della sua casa-studio sulla via Nomentana agli
esponenti più giovani della vita culturale della capitale, amici,
intellettuali e artisti tra cui Duilio Cambellotti,
Umberto
Boccioni, Cipriano Efisio Oppo, Sibilla Aleramo, Gino Severini,
Ettore Ximenes, Antonio Maraini, Giacomo Balla.
Giacomo
Balla è ospite assiduo del “salotto”di casa Prini tanto da
ritrarne l’ambiente nel quadro Nello
specchio,
una tra le circa 130 opere esposte nella prima
mostra istituzionale dedicata all’artista:
Giovanni
Prini. Il potere del sentimento,
ospitata alla Galleria d’Arte Moderna di Roma dal 21 dicembre 2016
al 26 marzo 2017, promossa da Roma
Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali e
Archivi delle
Arti Applicate italiane del XX secolo,
a cura di
Maria Paola
Maino.
Gli
spazi della Galleria, che conservano alcune delle opere più celebri
dell’artista come Gli
amanti e
Le gemelle Azzariti,
si apprestano dunque a raccontare la figura e il complesso percorso
artistico di uno dei più significativi scultori del Novecento
italiano indagandone sia la produzione cosiddetta maggiore – oli,
disegni, marmi e bronzi – sia quella dedicata alle arti applicate -
ceramiche, mobili e giocattoli-.
Il
percorso della mostra ha inizio dal Salotto
Prini,
raffigurato nel citato dipinto e rievocato anche attraverso la
presenza di alcuni mobili disegnati dall’artista. Nell’ambiente
numerosi i ritratti della moglie Orazia e le opere di artisti e
assidui frequentatori della casa che testimoniano i legami di
amicizia, tra gli altri, con Cambellotti
(Nudo,
1904), Severini
(Autoritratto,
1904; Ragazza
in blu,
1905),
Domenico
Baccarini
(La moglie di
Giovanni Prini,
1906), Mario Sironi
(Ballerina,
1916 ca). In mostra anche un olio inedito di Giacomo Balla
del 1903.
Attraverso
le sale dei tre piani della Galleria, gli oli, i disegni, i marmi e
i bronzi di Prini, sculture di media e piccola dimensione – come Le
stelle e Serenella
– i ritratti, piccoli gruppi e figure, ma anche le ceramiche, i
mobili e i giocattoli raccontano le diverse stagioni che l’artista
attraversò, dai primi del Novecento fino agli anni Cinquanta,
mantenendo inalterata la propria forza e freschezza creativa.
Nei
primi anni romani, la produzione scultorea di Giovanni Prini è in
linea con i temi del
socialismo
umanitario; l’attenzione per l’infanzia ispira piccoli gruppi in
bronzo
mentre
nel 1911 si cimenta con la scultura monumentale realizzando il fregio
del pronao della Galleria Nazionale
d’Arte
Moderna a Roma rappresentando “l’artista e le battaglie
artistiche” o “Peana dell’Arte”.
Alla
scultura e all’attività di insegnante, sensibile alle istanze del
Modernismo europeo, affianca anche un attivo interesse per le arti
applicate. Nel 1917 sottoscrive il manifesto di Galileo Chini
“Rinnovando rinnoviamoci” per la promozione delle arti
decorative; nel primo dopoguerra, assume la direzione artistica della
fabbrica di giocattoli “SFAGI” di Roma e si dedica anche con
successo alla produzione di opere e soprammobili in ceramica.
Importante
è la sua partecipazione alla prima edizione dell’Esposizione
Internazionale delle Arti Decorative di Monza nel 1923.
Presente
alle Quadriennali di Roma e alle Biennali di Venezia, negli anni si
dedica anche a grandi opere di scultura destinate agli edifici
pubblici
molti dei quali progettati da Marcello Piacentini. Nel 1932 è
nominato Accademico di San Luca.
Una
sezione della mostra è, inoltre, riservata a schizzi e disegni
preparatori, alla corrispondenza e a documenti fotografici che
completano il quadro delle relazioni tra i coniugi Prini e l’ambiente
intellettuale romano mentre un itinerario grafico ricostruisce il
rapporto dell’artista con la città evidenziando i luoghi dove
sono presenti le sue opere, dove ebbe i suoi studi e dove abitò.
INFO
Mostra
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GIOVANNI
PRINI
Il
potere del sentimento
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Dove
|
Galleria
d’Arte Moderna di Roma - via
Francesco Crispi, 24
Per
i portatori di handicap ingesso da via Zucchelli,7
|
Quando
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21
dicembre 2016 – 26 marzo 2017
Anteprima
stampa: 20 dicembre ore 11.00-13.00
Inaugurazione:
20 dicembre ore 18.00
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Orari
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Da
martedì
a domenica
ore
10.00 - 18.30; lunedì
chiuso
24
e 31 dicembre ore 10.00-14.00
L’ingresso
è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura;
|
Biglietti
|
Intero
€ 7,50; Ridotto € 6,50
Biglietto
unico comprensivo di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna di
Roma e alla Mostra. Riduzioni
e gratuità per le categorie previste dalla tariffazione vigente
|
Info
|
060608
(tutti i giorni ore 9.00 – 21.00), www.museiincomune.it;
www.galleriaartemodernaroma.it;
www.zetema.it
|
Promossa
da
A
cura di
Sponsor
Sistema Musei in Comune
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Roma
Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali; Archivi delle Arti Applicate
italiane del XX secolo
Maria
Paola Maino
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Organizzazione
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Zètema
Progetto Cultura
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