Nei
giorni scorsi, il disegno di Paesaggio
con fiume
di Leonardo da Vinci, datato 5 agosto 1473 (oggi conservato al
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi con
il numero di inventario 8 P), è tornato al centro dell’attenzione.
Infatti la ricerca del paesaggio raffigurato sul recto –
considerato tra i più precoci esempi di paesaggio puro nell’arte
occidentale – dalla Toscana si è ora allargata verso l’Umbria –
senza peraltro escludere che l’artista, come sostenuto da parte
della critica, nei suoi brani di paese avrebbe potuto rivisitare con
la memoria vari luoghi già visti, interpolando tra loro percezioni
della visione in diretta e successive rielaborazioni mnemoniche di
quelle stesse percezioni, aggiungendovi inoltre nuovi spunti
figurativi.
Il
Paesaggio
con fiume,
che per motivi di conservazione non può essere esposto, se non per
breve spazio di tempo, ogni cinque anni, sarà protagonista a Vinci,
per la durata di cinque
settimane,
di una mostra, che avrà il suo evocativo inizio il 5
agosto 2019.
La ricorrenza, inserita nel quadro delle manifestazioni per il
Cinquecentesimo
anniversario della morte del
genio toscano, coincide esattamente con quella indicata sul foglio,
dove Leonardo ricorda pure la consacrazione a Santa Maria della Neve.
Un’occasione unica, che vedrà nel comune di Vinci, dove Leonardo
nacque nel 1452, una sede di forte valenza simbolica, ma di cui
beneficerà anche la Galleria
Nazionale dell’Umbria
di Perugia,
nella quale il disegno verrà nuovamente esposto, per un periodo
altrettanto limitato,
nel 2020.
“Un
profilo paesaggistico simile, per caratteristiche geologiche e
culturali, quello dell’Italia Centrale, dove la presenza del
giovanile autografo leonardesco costituirà un motivo di riflessione
sull’intenso processo di identificazione che quell’opera, così
ricca di rimandi, è capace di suscitare in chi la osserva.
L’opportunità di incrociare tra loro il turismo culturale e quello
naturalistico, offrendo allo stesso tempo un’indagine e una
comprensione approfondite del foglio, coinvolgerà dunque una
regione, l’Umbria, le cui popolazioni sono protagoniste, insieme a
quelle delle Marche e del Lazio, di un evento tanto distruttivo per
l’identità locale come il terremoto”
sottolinea il Direttore
Eike Schmidt,
nell’annunciare la programmazione delle due importanti tappe
espositive del disegno leonardesco.