Gli
accadimenti di ogni singolo personaggio della pièce, si sviluppano
in varie forme che si connettono tra loro simultaneamente, elaborando
una molteplicità di significati e che permettono di rendere
comprensibile, comunicabile e ricordabile il vissuto. La moderna
drammaturgia, con questo nuovo “straniamento” dona alle emozioni
un mezzo potente, suggestivo e più efficace d'espressione. Si “mette
ordine”, si dà un senso attivo agli avvenimenti. Il “vissuto
umano” dei personaggi diviene esprimibile, semplice e può essere,
appunto ricordato.
La
vicenda, una storia degli anni '90, si sviluppa intorno al vissuto di
tre non più giovani amici: “erano gli anni settanta”…
Un'esistenza
precaria, la loro, divenuta una “normale” condizione di vita.
Tutto ha inizio per un “incidente”. Un episodio che nell'arco
vitale dell'esistenza li costringe a fermarsi, a pensare; a portare
in superficie determinati aspetti del carattere e della vita,
destinati altrimenti a rimanere sepolti per sempre nella parte oscura
della mente. Henry, Holly e Kevin, i protagonisti di “questa
storia”, sono coinvolti emotivamente dalla morte di un loro comune
amico, cercano spontaneamente di dare un significato, un senso a
quello che gli è capitato. Ogni atto, ogni gesto che compiono
diviene feedback, che rimanda ad un ricordo. Ognuno di loro è
narratore e ascoltatore di se stesso. A prima vista non succede
nulla, ma proprio come in un'opera di Pinter, la forza di questa
pièce è la trama senza soluzione, apparentemente così lontana
dalla vita reale di cui fa parte. Un mondo contemporaneo dove gli
esseri umani sono costretti a combattere ogni giorno contro problemi
sociali quali incomunicabilità, ingiustizia, violenza e si ritrovano
rinchiusi nelle “stanze dell'oppressione”.
INFO
E PRENOTAZIONI
Teatro
Spazio Uno
vicolo dei Panieri, 3 - Roma
biglietto unico 10 euro
vicolo dei Panieri, 3 - Roma
biglietto unico 10 euro
06
45540551 – 3498789634