Dopo
quattro anni di lavori, si concluderà nel mese di giugno prossimo
l’impegnativo intervento di consolidamento, miglioramento sismico e
restauro del settecentesco Palazzo Ardinghelli a L’Aquila.
L’intervento,
finanziato dal Governo della Federazione
Russa per complessivi €
7.200.000,00 (integrati da altri
fondi pubblici), sta restituendo alla città
uno dei suoi monumenti più affascinanti e singolari, unico
palazzo abruzzese che presenta una insolita soluzione di facciata con
balconata a quota variata (già prevista nell'originario progetto
settecentesco e realizzata nel secolo scorso). L’edificio torna
così a mostrare il suggestivo cortile semiottagonale porticato -
suggestiva pausa architettonica nel percorso passante che collega
piazza Santa Maria Paganica e via Garibaldi, e che diventa un vero e
proprio "attraversamento urbano" - lo scalone monumentale
di derivazione borrominiana
sovrastato dai dipinti murali dell'artista veneto Vincenzo
Damini, i saloni con i preziosi camini, le
pregevoli decorazioni in stucco dei soffitti e le sequenza di stanze
che aprono prospettive sempre diverse sullo spazio interno del
palazzo e sull'esterno che nobilmente sovrasta.
Proprio
per la sua preziosità e per la sua centralità il Ministro
Dario Franceschini, già dalla sua prima visita in città, ha
voluto prevedere per il palazzo - proprietà del MiBACT - una futura
destinazione a spazio espositivo dedicato
all’arte contemporanea, affidandone la gestione futura alla
Fondazione MAXXI.
È un
progetto nel quale il MIBACT coinvolgerà alcuni dei più importanti
artisti italiani, chiamati ad ideare e donare opere
site-specific che costituiranno
il fulcro dell'esposizione, esito di un processo nel quale la
creatività contemporanea potrà inserirsi e interagire positivamente
con il palazzo settecentesco, con la sua identità, con la sua
architettura, con la sua multiforme e caratteristica struttura
spaziale.
La
realizzazione di questo nuovo spazio museale è inserita nel piano
strategico “Grandi Progetti Beni culturali”
del Ministero e finanziata, per le annualità 2015 e 2016, per un
importo di €2.000.000,00.
Dopo
alcuni mesi di lavoro con il Ministero e con la Direzione Generale
Arte e Architettura contemporanee per la programmazione
dell’intervento, il Segretariato regionale
per l’Abruzzo, che sarà stazione
appaltante anche di questa ulteriore fase di lavoro,
e la Soprintendenza Unica per l’Aquila
e il cratere hanno redatto il progetto
per il completamento del restauro e - in stretto collegamento
con il MAXXI - l’adeguamento degli spazi alla nuova funzione
espositiva. Entro questo mese di aprile
saranno avviate le procedure d’appalto.
Ci
vorranno quindici mesi circa, a partire
dalla prossima estate, per la realizzazione dei lavori, cui seguirà
- dopo la definizione del progetto museografico - l'allestimento
delle opere e la definizione del percorso espositivo. Palazzo
Ardinghelli diventerà così un centro vivo di cultura non solo per
la città dell’Aquila, tappa concreta di un processo di recupero
del patrimonio che ruota intorno al valore sociale, inclusivo ed
identitario dei beni culturali, legandoli ad una loro vitale e
quotidiana fruizione, per dare senso e contenuto alle “pietre”
restaurate.