“Nerone,
duemila anni di calunnie”
è il titolo dello spettacolo interpretato e scritto da Edoardo
Sylos Labini con
Angelo
Crespi.
Dopo il successo ottenuto con la pièce dedica a Gabriele d’Annunzio,
l’attore torna in scena interpretando l’imperatore «incendiario»
Nerone. Lo spettacolo, nato da un’idea di Pietrangelo
Buttafuoco, è
liberamente tratto dal saggio di Massimo
Fini “Nerone
- Duemila anni di calunnie”. «Nessun personaggio
storico ha mai goduto di così cattiva stampa come Nerone. Alcuni
autori cristiani ritennero che fosse addirittura l’Anticristo. In
realtà è certo che questo imperatore chitarrista, cantante, poeta,
attore, scrittore, curioso di scienza e di tecnica, fu un unicum
nella storia dell’Impero Romano. Le élite economiche e
intellettuali del tempo non lo capirono, oppure lo capirono fin
troppo bene e per questo lo osteggiarono ferocemente costringendolo,
alla fine, al suicidio». (Massimo Fini, Nerone - Duemila anni di
calunnie)
LO
SPETTACOLO
Sullo
sfondo di una Roma bruciata da un incendio, di cui Nerone sarà
ingiustamente accusato di essere il mandante, lo spettacolo tenterà
di svelare chi era davvero questo controverso imperatore, rispondendo
ad alcuni quesiti ancora oggi irrisolti. Nerone era davvero quel
pazzo megalomane precursore antesignano della moderna
politica-spettacolo? Da dove arrivava quel malore esistenziale che lo
spingeva a primeggiare su tutti? A chi voleva piacere quando cantava
o recitava i versi in greco? Cosa c'era dietro al consiglio del suo
precettore Seneca, o all’ossessiva presenza della madre Agrippina?
La scena si apre tra i marmi della Domus Aurea, dove Nerone,
tormentato dal fantasma della madre, rivive le presenze più
importanti della sua vita.
Una
tempesta di sentimenti, passioni, intrighi, paure e riflessioni
tragiche, dall’avvincente amore per la bellissima e ambiziosa
Poppea all’allucinazione del matricidio, fino ai dissapori con la
classe patrizia e politica, dapprima adorante e compiacente, poi
golpista e sanguinaria. Un avvincente contrasto tra un ambiente
pubblico della corte neroniana tra feste, ricevimenti e musiche
frenetiche scandite da un mimo-DJ e un coro di giovani artisti e
musicisti, e uno privato dove, nel buio, nascono complotti di
senatori preoccupati per la loro sorte e per quella dell’impero, e
inconfessabili segreti da nascondere sotto le lenzuola. Intrighi
politici del passato che sembrano ripercorrere vicende moderne ed
attuali.
19/31
gennaio
RG
PRODUZIONI
Edoardo
Sylos Labini
NERONE DUEMILA ANNI DI CALUNNIE
NERONE DUEMILA ANNI DI CALUNNIE
uno
spettacolo di Edoardo
Sylos Labini
liberamente
tratto dall’omonimo saggio di Massimo
Fini
drammaturgia
Angelo
Crespi
e
con Sebastiano
Tringali Dajana Roncione
Giancarlo
Condè Gualtiero Scola Paul Vallery
e
con la partecipazione di Fiorella
Rubino
e
con gli attori della Fonderia
delle Arti
scene
e costumi Marta
Crisolini Malatesta
disegno
luci Pietro
Sperduti
musiche
originali Paul
Vallery
personaggi
e interpreti
Nerone
Edoardo
Sylos Labini
Seneca
Sebastiano
Tringali
Poppea
Dajana
Roncione
Fenio
Rufo Giancarlo
Condè
Otone
Gualtiero
Scola
Agrippina
Fiorella
Rubino
DJ
e mimo Paul
Vallery
Corte
Fonderia
delle Arti
Lo
spettacolo ha una durata di 2 ore più intervallo