Studio, i suoni della natura influenzano la fisiologia delle persone e rilassano più di Mozart

Dire che la natura rappresenta un patrimonio prezioso per l’umanità è riduttivo. Vederla come linfa vitale delle persone forse rende meglio il concetto e deve spronarci a rispettarla ogni giorno, con la consapevolezza che fare una buona azione può aiutare a preservarla. Tutti noi dovremmo spendere più tempo nell’interpretare la natura, soprattutto durante la giornata lavorativa. Camminare nel parco durante la pausa pranzo o anche avere solo una pianta sulla scrivania, può aiutare a migliorare l'umore e la produttività delle persone. 

E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) sul rapporto acqua e benessere.La dott.ssa Erin Largo Wight e i colleghi della University of North Florida hanno rilevato nei loro studi come i suoni della natura influenzino la fisiologia e la psicologia delle persone. Nel loro studio hanno misurato la frequenza cardiaca, la tensione muscolare e lo stress di 40 persone che poi hanno partecipato ad un test curioso:  ascoltare per  15 minuti  prima il silenzio, poi una composizione di Mozart e per finire scrosci d’acqua. A seguito del test, i ricercatori hanno raccolto nuovamente i dati fisiologici ed hanno verificato il livello di stress nelle persone. I risultati non hanno evidenziato nessun cambiamento significativo per le persone che hanno ascoltato il silenzio o la musica classica, mentre i soggetti che hanno ascoltato lo scorrere dell’acqua  hanno presentato una notevole diminuzione della tensione muscolare, della frequenza cardiaca e dello stress, presentando uno stato mentale e fisico ottimali. Il team ha anche notato che i cambiamenti positivi si sono verificati in tempi relativamente brevi, entro 5/7 minuti di ascolto della natura.I ricercatori non hanno studiato nello specifico gli spazi di lavoro, ma questi risultati suggeriscono come gli uffici potrebbero utilizzare un sound design strategico per dare nuova forza  ai dipendenti: “A causa dello stress, dovuto da un carico eccessivo di lavoro, le nostre risorse cognitive si affaticano facilmente – ha detto Largo Wight,  professoressa di sanità pubblica - L'idea è che la natura possa rialzare il nostro livello cognitivo”.
Fattitaliani

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