Natale di solidarietà, tante iniziative nelle città italiane per senzatetto, rifugiati e carcerati


 
In Italia sono molte le iniziative che rendono migliore il Natale alle persone meno fortunate. Dai pasti caldi di Sant’Egidio offerti il giorno della Vigilia a tutte le attività per senzatetto e rifugiati. La grande forza è dei volontari e delle associazioni che decidono di trascorrere un Natale all’insegna della condivisione con l’altro, rendendo le feste più belle a qualcuno. Il servizio di Veronica Di Benedetto Montaccini: 

Natale solidale, Natale per tutti. Numerose le iniziative organizzate in tutta Italia per rendere migliore il Natale di chi è ai margini della società, mettendo al primo posto la partecipazione e la condivisione. C’è chi sceglie di trascorrere le feste offrendo ai migranti un pasto in famiglia con i piatti tradizionali. E’ il caso del progetto “Aggiungi un posto a tavola” nel Lazio. Una collaborazione tra Migrantes e Unione Inquilini Lazio che vede l’integrazione passare dal cibo. Neanche i senzatetto della capitale saranno soli quest’anno: alla Stazione Termini c’è un binario dei desideri, una Onlus che per Natale cercherà di soddisfare le aspettative di chi non ha una fissa dimora. Alessandro Radicchi, presidente della cooperativa Binario 95:
“Abbiamo fatto scrivere ai senzatetto che vengono presso la nostra cooperativa i loro desideri. E’ davvero particolare che non abbiano citato per esempio una maglia, un pasto caldo ma tutti oggetti e prospettive future per la sede della cooperativa, dove possono godersele tutti insieme, hanno detto. Per questo Natale abbiamo attuato anche una forma di regalo speciale ovvero attraverso internet si può scegliere di fare un pensiero direttamente ad un ospite, un biglietto per il cinema, un vestito e con poco c’è di nuova dignità”.
La solidarietà si mescola invece alla cucina stellata nelle carceri, con l’iniziativa "L’altra cucina" che propone in cinque case circondariali italiane pranzi cucinati da famosi chef ai detenuti. Attori e cantanti fanno da camerieri e, per un momento, si dimenticano le sbarre. Ad allietare la festa per i pazienti pediatrici ricoverati saranno invece clown, elfi e mamme che non si arrendono. Come a Perugia, al reparto di oncoematologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. Il direttore del Comitato che gestisce le attività, Franco Chiarelli:
"Portiamo i doni ai bambini proprio all'interno dell’ospedale e si farà una piccola preghiera tutti insieme. Cerchiamo di rendere ogni giorno Natale per i nostri piccoli pazienti. L’augurio migliore? Che il Natale porti loro la guarigione e il ritorno a una vita normale”.
Tutti piccoli esempi di come il Natale possa essere vissuto con gioia nelle periferie, tra i dimenticati o nelle pieghe delle difficoltà. Veronica Di Benedetto Montaccini, Radio Vaticana, Radiogiornale del 24 dicembre 2015.
Fattitaliani

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