L’AQUILA - E’
in corso di pubblicazione per i tipi delle Edizioni One Group, con
prevedibile uscita in gennaio, il volume “Le radici e le ali” di
Goffredo Palmerini, Il libro è una raccolta di storie, annotazioni e
curiosità della più bella Italia nel mondo.
Un caleidoscopio di
personaggi, fatti ed eventi culturali che raccontano la nostra
comunità all’estero, alcune interessanti singolarità dell’Abruzzo
e perle di quel grande scrigno d’arte e tradizioni suggestive della
intrigante provincia italiana. Il volume raccoglie 52 scritti, una
curata selezione di articoli pubblicati su numerose testate
all’estero (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Danimarca,
Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Messico, Perù, Repubblica
Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa,
Uruguay e Venezuela), su agenzie internazionali e su diverse testate
in Italia e abruzzesi, specie on line. Molti gli argomenti, che
spaziano dalla cultura all’arte, dall’emigrazione a personaggi
illustri, dai grandi eventi tenutisi in Abruzzo e nel resto d’Italia
alle attività delle comunità abruzzesi nel mondo. Tutti con un filo
rosso che li lega. Dunque,
anche questo specialissimo “annuario” è uno specchio della
migliore Italia, dentro e fuori i confini. Insomma, ancora un viaggio
appassionante attraverso mondi ancora poco conosciuti, siano essi
nella straordinaria provincia italiana, l’Abruzzo in particolare,
come tra la ricchezza morale e culturale delle nostre comunità
all’estero. E’ quanto Palmerini propone con questa sua ulteriore
pubblicazione che, al pari delle precedenti, non manca di regalare
sorprese in pagine di avvincente e intensa narrazione. Con
l’autorizzazione dell’editore, si anticipano qui la bella
copertina e la nota di presentazione che apre il volume, vergata da
un grande autore del teatro mondiale, il drammaturgo d’origine
aquilana Mario Fratti, che da oltre mezzo secolo vive a New York.
(g.p.)
Presentazione
Nuovo
volume dell’attivissimo giornalista Goffredo Palmerini. Titolo
evocativo e affascinante: “Le
radici e le ali”.
E’ la sintesi di una vita. Seguo da anni con intenso interesse
l’evoluzione di un abruzzese che sente nel suo sangue amore e
dovere. Amore per la sua terra, le sue radici. Dovere di librarsi in
alto per rammentarci la gioia di appartenere.
Goffredo
è un aquilano che freme al ricordo di un terremoto che ha distrutto
i gioielli della nostra città. Lavora ora per ricostruirla. Conosce
bene l’Abruzzo, la nostra regione. Per più di trent’anni è
stato impegnato nel Consiglio comunale della città, più volte
assessore e vice sindaco dell’Aquila. Ha dedicato tutto il suo
tempo al difficile compito di amministrare L’Aquila, la nostra
bella città.
Leale
e cordiale con tutti, ma sempre pronto ad indicare saggi metodi per
migliorare la vita dei cittadini nella città che tanto ama. Dopo
tanti anni al servizio della comunità aquilana, ha deciso di essere
utile alla città in modo diverso: far conoscere e mettere in
evidenza in tutto il mondo i valori della cultura abruzzese.
Trasmette
ogni giorno con puntuale chiarezza e con la sua nitida capacità di
individuare l’essenziale, le novità culturali abruzzesi. Trasmette
il desiderio e il dovere di nutrire amore per il proprio Paese e la
necessità dell’impegno civile. Siamo nati per migliorare la nostra
società.
Goffredo
indaga e sviluppa con serena capacità razionale la psicologia
dell’emigrato che soffre al pensiero di essere lontano dal proprio
Paese, dal suo nido, ma non dimentica il calore dell’abbraccio
materno dei suoi primi anni.
Sa
valorizzare pagine scritte da tanti poeti e scrittori che non erano
molto conosciuti fuori dalla loro regione, prima delle sue ricerche
pubblicate come articoli, anche all’estero: le sue rivalutazioni.
Ha il dono che solo pochi giornalisti hanno.
E’
per me un piacere e un orgoglio, come aquilano a New York, leggere
spesso intere pagine di America Oggi con i suoi articoli così ricchi
di cultura, i suoi dettagliatissimi reportage su eventi e viaggi, che
ti fanno sentire “presente” anche a migliaia di chilometri di
distanza.
Sa
scandagliare con affetto l’anima di chi si sente solo, lontano e
abbandonato dalla sua terra natale. Le sue parole scavano, indagano,
rivelano lo stato d’animo di chi si sentiva ignorato prima dei suoi
numerosi articoli.
Sa
incoraggiare e suggerire creatività e impegno. Abbiamo tutti mondi
intimi da rivelare e condividere. Per sentirci parte della famiglia
umana, della spesso trascurata vitalità degli abruzzesi.
Le
radici e le ali.
Un nuovo libro da leggere e rileggere. Rivela ed incoraggia.
Goffredo
sente il dovere di amare la propria terra, il nido natìo. E’ il
nostro campione. Generoso e umile. Non chiede. Dà, offre, sa offrire
le sue intuizioni, il suo rispetto e amore per chi si sentiva
ignorato.
Goffredo
ha uno stile impeccabile, chiaro, nitido, preciso. E’ un
giornalista che trova il tempo per essere attivissimo anche come
delegato abruzzese dell’Associazione Nazionale Famiglie Emigrati e
componente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo.
Ha
ben meritato i premi che gli sono stati tributati: XXXI Premio
internazionale Emigrazione per il Giornalismo; Premio L’Aquila
“Zire’ d’oro”; Premio internazionale “Guerriero di
Capestrano” per la diffusione della cultura abruzzese nel mondo.
Grazie,
Goffredo. Siamo orgogliosi di essere tuoi conterranei. Siamo
fortunati di vivere oggi, in un mondo nel quale si può raggiungere
chiunque, in qualsiasi angolo della terra.
Mario
Fratti
Professore
emerito della Columbia University e dell’Hunter College di New York
***
Mario
Fratti è
nato a L’Aquila il 5 luglio 1927. Dopo la laurea in Lingue alla Ca’
Foscari di Venezia e l’esordio in teatro negli anni Cinquanta, nel
1963 sceglie di vivere a New York, dove vive tuttora. Ha insegnato
alla Columbia University e all’Hunter College. Drammaturgo fecondo,
opera anche come critico teatrale e giornalista. Autore originale e
raffinato, tagliente e immediato, capace di fondere gli elementi
della tradizione teatrale europea con le novità dell’esperienza
americana, Mario Fratti ha scritto più di novanta opere teatrali,
tradotte e rappresentate in molti paesi del mondo. Tra queste, quella
che ha riscosso maggior successo internazionale, di critica e di
pubblico, è il musical Nine portato in scena nel 1981, liberamente
ispirato al film “8 e mezzo” di Federico Fellini. Ha contato
oltre duemila repliche e guadagnato ben sette Tony Awards, in America
nel teatro equivalenti agli Oscar cinematografici. La sua vasta
produzione teatrale è stata insignita di altri numerosi
riconoscimenti, tra i quali otto Drama Desk Awards, il Premio
Selezione O’ Neil, il Richard Rogers, l’Outer Critics, l’Heritage
and Culture, il Capri Award alla carriera, il Premio internazionale
“Magna Grecia” e il Premio John Fante. Mario Fratti ha inoltre il
merito di essersi costantemente prodigato per la diffusione del
teatro italiano negli Usa e nel mondo, sostenendo e incoraggiando le
avanguardie e le espressioni artistiche più innovative. Frequenti
sono i suoi viaggi in ogni continente, per trasmettere la sua
esperienza a giovani generazioni di operatori teatrali. Sempre vivo
il suo rapporto con l’Italia e specialmente con l’Abruzzo.
Recentemente ha pubblicato il suo primo romanzo “Diario proibito”
e la silloge poetica “Volti”.