Sul volo Alitalia che mi porta a
Palermo sfoglio Ulisse, la rivista di bordo. C'è una bella foto in
cui il vicepresidente del Marketing della compagnia aerea sorride
all'obiettivo mentre il commercial director della Coca Cola Italia e
Albania mostra orgogliosamente una bottiglia della famosa bibita, che
per l'occasione sfoggia un elegante look ispirato alla ex compagnia
di bandiera.
Immagino, da ex uomo di marketing, che
il messaggio sia quello di "due eccellenze gemellate" in
cui le immagini si rafforzano reciprocamente.
Benissimo.
Rimetto a posto l'Ulisse e prendo in
mano Griffair, la guida allo shopping di bordo.
Ed ecco alcune chicche offerte alle
donne che sfogliano la sezione dedicata ai profumi:
...Una fragranza luminosa per una
donna piena di goia e di felicità.
Me la immagino, questa donna
perennemente sorridente, gioiosa e felice: "Lei è licenziata"
"che mi frega a me" (sorriso ebete) "ora mi do una
bella spruzzatina di questo meraviglioso profumo per donna
perennemente sorridente, gioiosa e felice".
Quest'altro profumo pare invece rivolto
a donne-Lara Croft che cambiano partner come kleenex e con sospette
tendenze a luci rosse:
...Un'iniezione di adrenalina di
un'eroina glamour e impertinente, sempre alla ricerca di nuove
esperienze.
C'è pure un profumo "dedicato
alle donne che si distinguono per la loro eleganza e bellezza
interiore". In sostanza, è dedicato alle cozze
inguardabili. Roba da schiaffeggiare chiunque te lo regali.
E sentite questa:
...Il potere primordiale di una
donna, catturato in un'essenza sensuale. Una nuova leggenda
traboccante della passione con cui Eros incontra il suo vero amore...
(omissis) - ma chi sta seducendo chi? Un invito a prendere il
controllo delle forze inarrestabili della vita".
Ma si possono sentire minkiate come
questa?
E i profumi for men?
Forse siamo messi pure peggio.
Lì apprendo infatti che un certo
profumo è "per l'uomo forte, passionale e padrone di sé".
Domanda: ma quando lo compri la commessa ti fa l'esamino, col
pericolo che alla fine ti dica "Mi spiace, lei è deboluccio,
bacia come un cadavere e non è affatto padrone di sé perché la sua
stretta di mano è viscida come quella di un polpo e da quando è
entrato nel negozio la sua compagna l'ha cazziato tre volte, quindi
al massimo le posso dare una colonia per bambini"?
Poi ci sono descrizioni che sembrano
tratte da romanzi di Umberto Eco, ossia fatte apposta per non essere
capite e farti sentire un cretino. Per esempio "Una fragranza
audacemente carismatica per una nuova dichiarazione di virilità".
Ma che significa? Che è 'sta "nuova dichiarazione di virilità"
che sembra più adatta alla pubblicità del Viagra che a quella di un
profumo? Invece ha un significato decisamente inequivocabile il
seguito: "...eau de parfum dedicata a uomini di tremenda
seduttività". In sostanza ne hanno fatto solo tre
bottigliette: una per Sean Connery, una per Brad Pitt e l'altra per
Tom Cruise. Per quelli che hanno alle spalle una lunga storia di
"andate in bianco" come me, niente da fare.
Trovo pure una fesseria-capolavoro che
si ripiega su se stessa in un fantastico "loop", un circolo
vizioso. Sentite: "...una nuova e preziosa interpretazione
del fiore di loto che evoca una firma unica e brillante, apporta
profondità, calore e ricchezza al suo tema centrale: il fiore di
loto".
A parte il fatto che è una sere di
parole che non significa niente, avete notato il loop? "Cosa
interpreta?" "Il fiore di loto" "Ah bene. E qual
è il tema centrale?" "Il fiore di loto" . Potrebbe
proseguire all'infinito, "E cosa interpreta?" "Il
fiore di loto". "Il cui tema centrale è?" eccetera
eccetera. Fa pensare al famoso "Come sta?" "Bene
grazie, e lei?" "Bene grazie, e lei?" "Bene
grazie e lei?".
Ma il settore profumi oltre alle
iperboloche sciocchezze, offre imperdonabili errori grammaticali.
E così una certa eau de toilette è
adatta per "un sportivo", e un profumo offre "un
essenza piccante".
Peccato che l'atteraggio imminente mi
privi di qualche altro minuto di sano divertimento.
...
La mente mi torna alla faccenda delle
"eccellenze gemellate", e da vecchio uomo di marketing
vorrei ricordare al vicepresidente del marketing Alitalia che certe
volte le "interazioni di immagine" possono avere un ritorno
negativo, e bisogna stare con gli occhi aperti perché i collegamenti
mentali del pubblico sono spesso inconsci e difficili da prevedere.
Lui, che ha studiato ovviamente marketing, saprà di quel dado per
brodo che vide crollare le vendite dopo che aveva lanciato una
raccolta punti in cui si regalavano calze. Gli psicologi spiegarono
poi che a livello inconscio il brodo era stato associato alle calze e
al sudore dei piedi, e la gente aveva preferito comprare i dadi
concorrenti senza neanche sapere perché.
E quindi il marketing dovrebbe fare
attenzione alle cose che vengono scritte su una pubblicazione che è
comunque targata Alitalia: una compagnia che vende trasporto aereo, e
quindi non solo destinazioni, puntualità e comfort, ma anche e
soprattutto sicurezza, e quindi serietà e controlli, deve ìoffrire
una immagine impeccabile in tutto ciò che fa.
Carlo Barbieri
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.