Ieri mattina Luca Barbareschi (intervista), neodirettore del Teatro Eliseo, ha accompagnato la stampa in una visita guidata all’interno dell’edificio ancora in fase di ristrutturazione. ‘Restituiamo le due storiche sale di Via Nazionale alla città e al mondo teatrale e culturale con l’obiettivo di creare un punto nevralgico, un crocevia di attività. Oltre alle due stagioni teatrali, abbiamo stretto importanti collaborazioni con molte istituzioni con le quali daremo vita ad un ricco calendario di appuntamenti tra convegni, incontri con gli autori, concerti e happening di arte contemporanea.’
La sala grande riaprirà al pubblico il 29 settembre con la Prima nazionale di Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad di Rajiv Joseph, finalista Premio Pulitzer 2010. A seguire, il 7 ottobre, inaugurerà anche il Piccolo Eliseo con lo spettacolo tratto dal romanzo di Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione diretto e interpretato da Iaia Forte.
‘In questo momento - continua Barbareschi - tre squadre di operai sono all’opera per terminare i lavori.’
Le opere effettuate sono principalmente migliorie strutturali per la messa a norma e per l’agibilità. Sono stati ristrutturati palco e graticcia, camerini e servizi. L’impianto elettrico, le uscite di sicurezza e le balaustre in cristallo per le balconate sono stati rimessi a norma.
Si è cercato di recuperare in parte le caratteristiche architettoniche degli anni ’70, come ad esempio i colori caldi delle pareti e della moquette.
Novità assoluta è invece il bellissimo ristorante con un originale pavimento formato da locandine e manifesti che raccontano la storia del teatro ricoperti da una resina trasparente.
Il Piccolo Eliseo ha ritrovato la lucentezza di un tempo con il ripristino dell’illuminazione a soffitto e la messa a norma di palcoscenico e camerini.
‘E’ il mio modo per restituire un’istituzione alla capitale - conclude Barbareschi – una sfida più grande di qualsiasi debutto o coproduzione internazionale’ conclude Barbareschi.