Bambini
che piangono, telefonate ad alta voce, vento che stropiccia i
giornali, palle da tennis che piovono all’improvviso. Tra cattive
abitudini e contrattempi la spiaggia si rivela anche fonte di stress
C’è
chi va per rilassarsi
(32%),
chi per bisogno di un sano
divertimento (27%)
e chi addirittura sogna
l’anima gemella
(22%). Eppure per sei
italiani su 10 (61%)
in estate la spiaggia diventa fonte
di fastidi che
rischiano di minare la serenità
della vacanza. A
farla da padrona sono molte cattive
abitudini che gli
stessi italiani non riescono davvero a mettere da parte come il
telefonare a voce
alta (47%),
le chiacchierate che si trasformano in un trionfo di risate
sguaiate (54%)
e il giocare a racchettoni troppo a ridosso dei bagnanti col rischio
di vedersi colpiti da
qualche palla (45%).
Ma poi ci sono anche altri fastidi
che fanno aumentare il rischio di perdere la pazienza come il vento
che stropiccia il giornale
(36%)
o fa volare via
cappellini o teli da mare
(23%).
E’
quanto emerge dal report
Spiaggia 2015 di
Found!
su circa 900 italiani
– uomini e donne tra i 25
e i 60 anni –
attraverso un monitoraggio
online con
metodologia WOA
(Web Opinion Analysis) per capire tendenze
e comportamenti degli italiani in vacanza.
Ma
qual è l’identikit dell’italiano in spiaggia?
A farla da padrone sono le comitive,
e ben il 47%
dei soggetti monitorati ammette che non si muove mai da solo. Circa
uno su 4 (24%)
afferma di muoversi
con la famiglia e
solo il 19%
confessa di farlo solo
con il proprio partner.
Infine un buon 6%
sono i temerari
che partono da soli.
E parlando di mare, gli italiani dimostrano di preferire più le
spiagge attrezzate
(43%).
Tra
gli obiettivi della
vacanza il relax
totale viene prima
di tutto e lo spera il 32%
dei soggetti coinvolti. C’è poi chi sente la necessità di un sano
divertimento (27%)
e chi si augura di trovare
perfino l’anima gemella
(22%).
Non mancano i più attenti al benessere che sperano di rigenerare
la mente dopo un
anno di lavoro (6%)
o dedicarsi maggiormente alla cura
del corpo (6%)
o quanti sentono il bisogno
di stare di più con la famiglia
(5%).
Di
cosa gli italiani non possono fare a meno in spiaggia?
Tra le attività e
gli accessori assolutamente “in”,
quest’anno trovano posto l’attrezzatura per snorkeling
(47%) e i bastoni per
i selfie (45%),
veri e propri tormentoni dell’estate 2015. Spazio anche agli ampi
set di creme e prodotti per l’abbronzatura
(37%),
a sorpresa molto ricercati anche dagli uomini. Non manca poi
l’attenzione agli accessori
hi-tech, con in
prima fila le cuffie
in stile dj (32%)
e la lotta per le cover
dei cellulari all’insegna del glamour
(23%).
Grande
spazio anche ai cultori
del benessere da
spiaggia, vero e
proprio cavallo di battaglia di un
italiano su 3 (34%).
Molto gettonate sono le mini-spa
con Jacuzzi in bella
vista (44%)
prese d’assalto indifferentemente da uomini e donne. E se i primi
sfruttano anche le palestre
messe a disposizione dai lidi
attrezzati (37%),
il gentil sesso
si concede ad ampie sedute di massaggi
orientali con creme
rilassanti (39%).
E non mancano, specie tra gli uomini, quanti si stanno orientando
sulle centrifughe
vegetariane ottime
per le basse calorie
(24%)
e di aiuto anche per il mantenimento
dell’abbronzatura
(21%).
Ma
la spiaggia è davvero rilassante?
Per sei italiani su
10 (61%)
c’è il forte rischio di cadere vittima di alcuni “fastidi” che
possono rovinare la tanto desiderata vacanza. Fastidi che si
riflettono anche con le cattive
abitudini dei bagnanti.
Il 47%
dei soggetti monitorati non
tollera quanti parlano ad alta voce al telefonino,
comportamento che rompe la quiete sotto l’ombrellone. C’è poi
chi si innervosisce quando dai lettini a fianco salgono risate
sguaiate e schiamazzi
(54%).
Mentre quasi un
italiano su 2 (45%)
si mostra molto insofferente
quando viene colpito
dalla palla di chi gioca a racchettoni.
Parecchio
fastidio dà anche la musica
sparata dai team di
animazione a un volume
troppo alto
in alcune ore più
rilassanti della giornata come il primo pomeriggio
(31%).
I più attenti al decoro poi si mostrano poco tolleranti con quanti
“invadano”
lo spazio altrui con
lettini e teli da mare
(62%)
o lasciano sporco
il pezzetto di spiaggia occupato (58%).
Infine ci sono anche altri “fastidi” indotti che fanno perdere la
pazienza come il vento
che stropiccia il giornale
(36%)
o fa volare via
cappellini
o teli da mare
(23%)
e il sole che va e
viene quando ci si è
decisi a prendere un po’ di abbronzatura (44%).