Venice days, "VIVA LA SPOSA" di ASCANIO CELESTINI alle GIORNATE DEGLI AUTORI

SINOSSI
Nicola passa il tempo bevendo e fingendo che stia smettendo di bere.
Questa è la storia sua e di tanti altri personaggi che incontra per un destino o per caso come in un road movie.
Perciò è anche la storia di Sabatino che truffa le assicurazioni provocando incidenti, ma un giorno è ubriaco e l’incidente diventa mortale. Pure il Concellino vive truffando le assicurazioni, ma vuole fare carriera.
È la storia di Salvatore, figlio di Anna e forse anche di Nicola, ma Anna è una prostituta e non lo sa chi è il padre di suo figlio. Invece il padre di Nicola è morto da tempo e lui se lo sogna ancora, la madre è una donna piccola e prima di morire vorrebbe che suo figlio sposasse Sofia, che si chiama così perché il padre avrebbe voluto che fosse come la Loren nel film di De Sica. Sofia dice che scappa in Spagna con l’amica. Lo dice, ma poi resta a Cinecittà.
È la storia dell’Abruzzese che fa il carrozziere, ma anche il parcheggiatore notturno. È da lui che si nasconde Anna dopo aver sparato al protettore.
È la storia di Sasà che una notte finirà peggio di tutti nella stanza di una questura di periferia.
E poi ci sono le storie di Marino che non parla mai e della bambina ucraina e quella del tassista che riporta a casa Nicola, lo vede ubriaco e si fa pagare la corsa due volte. E in mezzo a tutte queste storie c’è quella dell’americana che gira l’Italia vestita da sposa. Un’Italia senza speranze, ma non disperata perché il contrario della speranza certe volte non è la disperazione, ma il fatalismo.


NOTE DELL’AUTORE
Il titolo dice tutto. Viva la sposa!
Passa una bellissima donna bionda tra le vite di poveri cristi. Una sposa che fa voltare tutti. Guardare la sposa li aiuta a sopravvivere, ma poi la vita vera è un'altra. Direbbe Wittgenstein che la filosofia è una maniera per distruggere gli idoli. Ma anche un modo per smettere di crearne di nuovi. Eppure… senza idoli facciamo fatica a vivere.
Abbiamo girato per cinque settimane in un chilometro di strade. Poche centinaia di metri in mezzo al Quadraro, quartiere romano, il "nido di vespe" che i tedeschi cercarono di combattere nel '44. Un posto come tanti altri. Uno di quelli “dove credi che la città finisca, e dove invece ricomincia, nemica, ricomincia per migliaia di volte, con ponti e labirinti, cantieri e sterri, dietro mareggiate di grattacieli, che coprono interi orizzonti”Ascanio Celestini

Viva la sposa è una produzione Malìa srlÆternam Film (Francia), Les film du Fleuve (Belgio), in collaborazione conRai Cinema e con VOO Be Tv, con la partecipazione di Aide aux cinémas du monde – Centre national du cinéma et de l'image animéeDéveloppement international – Institut français, e con la partecipazione di Tax Shelter del Governo belgaCasa Kafka Pictures – Casa Kafka Pictures Movie Tax Shelter empowered by Belfius, sostenuto daEurimages, film riconosciuto di Interesse Culturale Nazionale realizzato con il contributo di MiBACT – Direzione Generale Cinema, in associazione con BNL Gruppo BNP ai sensi delle norme sul Tax Credit, opera realizzata con il sostegno di Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.
Fattitaliani

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