di Tiziana Grassi - Dal
19 luglio al 27 settembre
Musica, Danza e Teatro saranno i protagonisti, nel suggestivo
palcoscenico naturale del “Parco
archeologico Scolacium”
di Roccelletta
di Borgia,
nella provincia di Catanzaro, della kermesse internazionale “Armonie
d’Arte Festival”,
giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione.
Con celebri
artisti, testimoni e generosi divulgatori di un immenso patrimonio
culturale di ieri e di oggi, saranno tre le sezioni proposte da
Armonie d’Arte Festival, il cui ente attuatore quest’anno è
l’omonima Fondazione.
Un’attesissima sezione Grandi
Eventi
ospiterà interpreti della scena internazionale: il virtuoso e
poliedrico performer Bobby
McFerrin
(domenica 19 luglio, ore 22), cantante statunitense dalla leggendaria
estensione vocale, dieci volte vincitore del Grammy Award, che, per
la prima volta in Calabria, aprirà i battenti dell’edizione 2015
del Festival, sulle note del celeberrimo singolo “Don’t worry, be
happy”. Particolarmente significativa la presenza del grande tenore
spagnolo José
Carreras,
apprezzato in tutto il mondo per i ruoli ricoperti nel repertorio
verdiano e pucciniano,
che terrà a Scolacium (25 luglio, ore 22), uno dei due unici
concerti in Italia per EXPO.
Il secondo sarà al Teatro
alla Scala di Milano,
appena quattro giorni dopo. Un dialogo simbolico tra due delle voci
più straordinarie del nostro tempo e simbolo di terre e di sound
lontani e diversi: un viaggio nello spirito del mondo occidentale,
l’America e l’Europa, il grande jazz e la grande lirica. Come
quella interpretata dal tenore Giuseppe Gambi, artista della
Fondazione
Pavarotti,
che reduce dal successo per il debutto mondiale dell’Inno
degli Italiani nel mondo all’Ambasciata
d’Italia a Buenos Aires e al Senado de la Nacion in occasione della
Festa della Repubblica Italiana, il 9 agosto (ore 22) durante la
cerimonia di consegna del Premio
Cassiodoro
- prestigioso riconoscimento tributato a personalità distintesi
nella ricerca, cultura e sociale - con il timbro generoso della sua
voce si esibirà nell’Inno “Italia
Patria mia”,
interpretando poi le celeberrime romanze di Giacomo
Puccini
“E lucevan le stelle” e “Nessun dorma”.
La
suggestione paesaggistica di un sito d’eccellenza dell’intera
area italiana meridionale, con l’imponente basilica di Santa Maria
della Roccella, di stile romanico, bizantino e arabo, risalente
all’XI° secolo, faranno da straordinaria cornice alla sezione
dedicata alla Nuova
Creatività Contemporanea/Produzioni originali del Festival,
che - come nella sua cifra culturale - vede insieme giovani artisti e
noti volti del teatro italiano. Tra gli eventi in cartellone (info e
prenotazioni www.armoniedarte.com),
“La terra degli ulivi parlanti” (31 luglio), atto unico di
parole, musica e danza, su soggetto di Chiara
Giordano,
con Mariangela
D’Abbraccio
e la Giovane
Compagnia Artedanza,
regia di Sebastiano
Romano ed
Edoardo
Siravo;
“Le Supplici”, protagonista lo stesso Siravo su soggetto e regia
di Rosario
Amato e
Filippo
Stabile,
per un’opera che esplora la grande tradizione della tragedia greca
in una rilettura attenta alla drammatica attualità della guerra;
“Insignifidanza”, atto unico di danza e parola di Maria
Luigia Gioffrè,
con Vanessa
Gravina e
Giovanni
Carta.
Molto
attesi, nella sezione Progetti
Speciali,
il Balletto
del Sud
con “Sherazade e le Mille e una Notte” (17 agosto), coreografia
di Fredy
Franzutti
e la partecipazione straordinaria di Carla
Fracci, celebre
etoile internazionale della Danza dalla leggendaria carriera. E, con
il popolare attore David
Riondino,
lo spettacolo in collaborazione con Ravenna
Festival
per le Celebrazioni
dantesche.
Ospiti della sezione dedicata alla Musica
d’autore,
Sergio
Cammariere,
Nina Zilli e
Francesco Renga.
Un
Festival che si pone come proficua agorà
per promuovere cultura e territorio, integrando in fecondo rapporto
dialettico tradizione, innovazione e ricerca espressiva al più alto
livello, un centro propulsore di cultura, arte e spettacolo capace di
interfacciarsi con altre prestigiose realtà nazionali ed
internazionali e che ha visto esibirsi, in un luogo magico,
personalità come Riccardo
Muti, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Wayne Shorter, Pat Metheny, Wynton
Marsalis, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Nicola Piovani,
fra moltissimi altri. Un Festival che, grazie alla ampliante
‘visione’ della sua ideatrice, direttore artistico e anima
motrice, Chiara
Giordano,
ha centrato molte delle sue impervie sfide iniziali, dall’identità
della kermesse con uno dei siti archeologici più importanti
d’Italia, alla conseguente collaborazione con il Ministero per i
Beni Culturali, fino alla sua acuta programmazione trasversale, che
ha incontrato un consenso sempre più unanime e crescente da parte
del pubblico, oltre al gradimento entusiastico degli artisti
coinvolti. “Sarà ancora una volta un viaggio accattivante quello
di Armonie d’Arte Festival 2015 - sottolinea Chiara
Giordano
-, lo stesso sottotitolo che ho scelto per questa edizione, I
viaggi di Erodoto tra musica e muse, esprime
tutta la nostra mediterraneità, paradigma di un particolare pathos
narrativo, la volontà viatica di raccontare luoghi e umanità
diverse. E’ uno sguardo, come per lo storiografo greco, pedagogico,
antropologico ed emotivo, laddove poi quel musica
e muse
traccia il cammino connotativo del Festival, bellezza dell’armonia
delle arti, che sta per armonia tra le arti, e, intersecando generi e
stili espressivi diversi attraverso il comune denominatore del codice
linguistico musicale, dà forma e vita a un’idea di cultura legata
all’armonia e alla bellezza nella loro declinazione etica ed
estetica di valore individuale e collettivo. Un valore eterno,
evocativo di una memoria identitaria antica – anche perché
all’interno di un sito archeologico di origini magno-greche e
romane -, che è la matrice nobile e poetica dello spirito
occidentale”.
Non
resta dunque che aspettare che il “viaggio” Armonie d’Arte
Festival - tra musica e muse - abbia inizio, domenica 19 luglio, nel
“Parco archeologico Scolacium”, a Roccelletta di Borgia, tra
distese di ulivi secolari, vergini spiagge bianche e testimonianze
millenarie. Espressioni di una terra straordinaria, la Calabria, il
Sud dell’Italia, che gode di enormi potenzialità e di cui la
Cultura è sempre più tassello fondativo e proiettivo verso
un futuro
che ha radici ben piantate nel suo lucente passato.