Da sempre simbolo di
benessere e tradizione, la tavola unisce gli italiani. Elemento
essenziale dello stile di vita definito ‘Italian way of fooding’,
il pasto visto non come un semplice bisogno della natura umana, ma
come un’occasione per condividere del tempo insieme (72%), per
confrontarsi (62%) e per trasmettere la cultura e quelle tradizioni
alimentari fortemente legate alla dieta mediterranea (59%).Non
un semplice pasto, ma
un rito al quale diventa impossibile rinunciare.
Secondo
il
78% degli
italiani
sedersi a tavola significa compiere delle scelte che vanno ben al di
là del semplice nutrirsi e
che coinvolgono la sfera emotiva ed affettiva.
Secondo l’84% dei soggetti monitorati, mangiare bene aiuta ad
essere felici.
La tavola è infatti uno degli elementi che più caratterizzano lo
stile di vita che unisce i pilastri della dieta mediterranea a
tradizione e costumi della tavola italiana, intesi come momento di
condivisione e convivialità: ovvero quello che gli esperti hanno
definito ‘Italian
way of fooding’. Un
patrimonio unico al mondo per ricchezza, varietà e valori, sia dal
punto di vista nutrizionale che socio-economico. Sintesi
perfetta tra l’ambiente culturale e l’organizzazione sociale, che
si concretizza nella convivialità di un pasto a tavola, la dieta
mediterranea e la tavola italiana spopolano in tutto il Pianeta.
È questo uno stile di vita tra i più indicati per il proprio
benessere personale, sia a livello fisico, sia a livello mentale.
Ma
cosa si intende per mangiare bene?
Per l’83% degli italiani significa rispettare delle abitudini
consolidate,
per
il
75% equivale
a
scegliere
prodotti made in Italy,
per
il 63% affidarsi
a
consigli e tradizioni di nonna e mamma, consigli che, per la maggior
parte degli intervistati, sono strettamente legati alla dieta
mediterranea (84%).
È
quanto emerge da uno studio promosso
dal
Polli
Cooking Lab
in occasione dello show cooking ispirato all’“Italian way of
Fooding” e allo “star bene a tavola” insieme alla chef stellata
Cristina Bowerman, volto Ambassador per Expo 2015. Lo studio è
stato condotto
su
circa 1600
italiani, uomini
e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni,
realizzato
con
metodologia
WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui
principali social network, blog, forum e community dedicate, per
scoprire come gli italiani percepiscano il rito della tavola.
Mangiare
fa parte della natura umana ma per gli italiani è qualcosa di più.
Il
76% considera quello di sedersi a tavola un rito,
una tradizione alla quale è difficile, se non impossibile,
rinunciare. A tavola si vivono esperienze che vanno ben al di là
della semplice alimentazione. Per il
72% è un’occasione per poter stare assieme e condividere del tempo
con gli
affetti più cari ma è anche un
momento di dialogo e di confronto (62%), in cui trasmettere saperi ed
emozioni.
Per il
59%
è la possibilità di tramandare
e insegnare la cultura dell’alimentazione,
quella fortemente legata alla dieta mediterranea. Il 51%
lo considera un appuntamento rilassante
in cui poter staccare la spina, il 45%
dichiara di divertirsi
e un 41%
lo percepisce come un’esperienza di crescita,
in cui dare e ricevere. Solo dal 7% il pasto è visto esclusivamente
come una routine.
Ma
cosa serve per realizzare una tavola perfetta? Secondo
l’85%
dei monitorati, affinché il pasto si consumi nel migliore dei modi,
non
possono mancare i prodotti della tradizione
meglio se di alta
qualità (79%).
Il
69% vede come irrinunciabili,
nella tavola perfetta, le
ricette della tradizione gastronomica italiana,
ma spazio
anche a sperimentazioni,
sempre nel rispetto della cultura del Belpaese (54%).
Più in generale la tavola comprende anche una serie di comportamenti
ed atteggiamenti che vanno aldilà della scelta di ricette ed
alimenti. Perché il pasto sia il migliore possibile, secondo
l’81%
dei soggetti monitorati è fondamentale
trascorrere questo tempo in compagnia di chi si desidera.
Un ospite inaspettato o più semplicemente una compagnia sgradita,
creano tensioni e ansie capaci di interferire con l’esperienza
della tavola. Ma con chi gli italiani amano passare questi momenti?
La maggioranza con
la famiglia (56%)
e con
gli amici (34%)
mentre solo un 3%
ama stare da
solo
e per il 7%
non fa alcuna differenza.
“A
tavola abbiamo costruito la nostra storia di popolo, di società, di
famiglia.
La tavola è il momento del quotidiano in cui per abitudine
l'italiano condivide emozioni ed esperienze con la sua famiglia –
questo il parere di Michele
Cucchi, psichiatra e Direttore Sanitario del Centro
Medico Santagostino
di Milano
–. Ma la condivisione è un animale in estinzione, in un mondo
social e web connesso, siamo sempre più soli. A
tavola
invece, riusciamo
a vivere le tradizioni, con l'opportunità di far rinascere la nostra
società attraverso la condivisione.
Il cibo come mezzo per parlare di noi, della storia dei nostri
prodotti, per darci i tempi di una conversazione, di uno spazio di
discussione, di argomentazione, di insegnamento. La nostra società –
conclude lo psichiatra Michele Cucchi – ha più che mai bisogno di
condivisione, di momenti in cui parlare, in cui stare insieme
fisicamente: il
rito della tavola e la dieta mediterranea sono l'antidoto alla
solitudine social”.
Quanto
tempo gli italiani dedicano al pasto? L’11%
dei monitorati impiega
circa 15 minuti, il 26% 20 minuti,
mentre la maggioranza, il
42%,
passa a tavola più di mezz’ora.
Solo il
12% dedica un’ora,
il
9%,
la minoranza, impiega più
di 60 minuti.
Queste modalità di fruizione sono però condizionate dai personali e
molteplici impegni degli italiani. Infatti il
68%
dei monitorati vorrebbe
concedere più tempo alla tavola,
mentre un 51%
vorrebbe avere la possibilità di cercare e scegliere gli alimenti
migliori,
possibilità che manca a causa di ritmi di vita spesso troppo
frenetici.
Quali
valori, quali caratteristiche e quali sentimenti accompagnano lo
stare a tavola? Tra i più gettonati ci sono le ottime
proprietà nutrizionali delle materie prime (77%)
e la
qualità
di queste (66%).
I meno scontati, ma altrettanto rilevanti, coinvolgono la sfera
emotiva e sociale. Per
l’81% rappresenta condivisione,
per
il 74%
è sinonimo di famiglia,
per il 65%
di
tradizione,
per il 62%
di
accoglienza,
per il 59%
di
convivialità,
molti lo associano a concetti
come il sorriso (49%), l’armonia (45%), il gioco (34%), lo stile
(25%) e l’eleganza (22%).
Mangiare
attorno
alla tavola,
centro
nevralgico della socialità.
È di questo parere anche Lucia
Galasso,
antropologa
dell’alimentazione
e direttrice di evoluzioneculturale.it:
“La
convivialità è centrale per quello che è il versante sociale della
dieta mediterranea.
La tavola è il luogo non solo dove si consuma il pasto, ma anche
dove, di generazione in generazione, si trasmettono i valori
alimentari. A
tavola s’impara
il piacere del gusto e si
educa,
così come si
forma il sapere gastronomico
della propria cultura. Il cibo si trasforma in condizione
dell'essere, in una serie di rinunce, prescrizioni, tabù alimentari
che poco hanno a che fare con la salute e molto invece con la
solitudine in cui l'uomo moderno vive. La
dieta mediterranea è la nostra dieta tradizionale e va preservata.
C'è un legame fortissimo tra ambiente, genetica e identità
culturale, la dieta mediterranea ci racconta questo”.
Un’identità
consolidata basata sulla dieta mediterranea.
Il
77%
dei soggetti monitorati infatti non rinuncerebbe mai alle proprie
abitudini alimentari,
quelle fortemente legate alla dieta mediterranea. Ma perché gli
italiani sono così legati a questo regime alimentare? Il
77%
dei monitorati lo
sceglie perché lo considera il migliore,
il
68%
perché
evoca
ricordi d’infanzia,
il
61%
perché
rappresenta
la cultura e la tradizione italiana.
Il
54%
lo sceglie perché
buono,
un
49% perché
è il regime alimentare che più lo
rappresenta
mentre solo il
32%
lo fa per
abitudine.
Più in generale
il 79% degli italiani
dichiara
di
seguire questo regime,
non solo per la scelta degli alimenti ma anche per
i valori che questo trasmette.
Anche una delle riviste femminili più famose al mondo come Vogue
esalta le qualità del mangiare all’italiana: “Chi mangia
mediterraneo vive più a lungo, può essere considerata una
dieta elisir che aiuta a vivere ancora per un lasso di tempo
maggiore”.
La dieta mediterranea come veicolo ideale per realizzare il rito
della tavola nel rispetto della tradizione e della cultura.
IL
DECALOGO DEGLI ESPERTI PER LA TAVOLA PERFETTA
- VIVERE E CONDIVIDERE. A tavola la parola chiave è condivisione, non solo del pasto ma anche delle proprie esperienze ed emozioni
- MAI DA SOLI. Perché magiare soli riduce l’esperienza del pasto ad una semplice routine
- RISPETTARE LE TRADIZIONI. Perché le tradizioni italiane sono tra le più apprezzate ed adottate, patrimonio da conoscere e tramandare
- MADE IN ITALY. La qualità e l’unicità dei prodotti italiani sono invidiati da tutto il mondo. Perché rinunciarci?
- PRENDITI IL TUO TEMPO. Quando ci si siede a tavola è importante prendersi il giusto tempo, la fretta è nemica del gusto
- AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA. Perché per stare bene a tavola è fondamentale condividere questi momenti con gli affetti più cari, ma mangiare insieme è anche l’occasione per dare spazio a nuovi incontri
- SPERIMENTARE, MA NON TROPPO. Provare nuovi abbinamenti e nuove ricette va bene, ma sempre nel rispetto della tradizione gastronomica italiana
- IMPARARE ED EDUCARE. La tavola è il luogo ideale per scoprire il piacere del gusto e tramandare alle nuove generazioni il sapere gastronomico della propria tradizione
- STACCA LA SPINA. La tavola deve essere un ambiente accogliente e comprensivo dove scaricare le tensioni della routine quotidiana
- COCCOLATO DALLA MUSICA. Perché l’esperienza della tavola sia completa importante anche la scelta della musica. Atmosfere delicate e non invasive, meglio se evocative, aiutano a vivere il pasto al meglio