Il
ciclo di opere che la pittrice aquilana Lia
Garofalo ha dedicato alla riproduzione
e allo studio delle testimonianze artistiche bizantine ed orientali
nell’iconografia dei tesori di Bominaco, viene esposto,
eccezionalmente, in uno dei principali cantieri di restauro
dell’Aquila.
Il
settecentesco Palazzo
Ardinghelli, interessato da lavori di
recupero finanziati dal Governo della Federazione Russa, accoglie fino al 6 aprile le più recenti
creazioni della Garofalo, in un ideale omaggio ai donatori e in un
rimando tra culture, alla ricerca di comuni radici.
A
ridosso del sesto anniversario del sisma, la mostra vuole far
conoscere e valorizzare l’antico portato storico e culturale del
patrimonio artistico del territorio aquilano, e nello stesso tempo,
aprendo al pubblico un cantiere tanto importante, offre l’occasione
per gettare uno sguardo sulla ricostruzione “in corso d’opera”,
attraverso uno dei restauri più avanzati ed importanti.
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mattina
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pomeriggio
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domenica
29 marzo
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ore 10.30 - 13
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ore 16 - 18
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lunedì 30
marzo
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ore 16 - 18 |
martedì
31 marzo
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ore 16 – 18 |
mercoledì
1° aprile
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ore 16 – 18 |
giovedì 2
aprile
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ore 10.30 – 13
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ore 16 – 18 |
venerdì 3
aprile
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ore 10.30 – 13
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ore 16 – 18 |
sabato 4
aprile
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ore 10.30 – 13
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ore 16 – 18 |
domenica 5
aprile
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lunedì 6
aprile
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ore 10.30 - 13
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ore 16 - 18 |
Lia
Garofalo (il suo vero nome e Quintilia, di cui viene usato
il diminutivo) è nata a L'Aquila-Bagno nel 1949. Dopo aver
conseguito il diploma di abilitazione magistrale, si è iscritta alia
facolta di Magistero, corso di laurea in Pedagogia e Filosofia, che
ha frequentato interamente, non discutendo però la tesi finale.
Dall'età di 18 anni ha insegnato presso la scuola elementare. Il suo
amore per le arti figurative si manifesta a partire dal 1980, anno in
cui prende parte, insieme agli artisti più qualificati del capoluogo
abruzzese, ad una collettiva presso S. Panfilo d'Ocre. Nel 1994,
nell'ambito delle manifestazioni "Paganicaestate", ha
ideato la Rassegna Nazionale Arti visive, tenutasi al Palazzo Ducale
di Paganica (L'Aquila), strutturata in due sezioni: un omaggio ad un
maestro storico (Remo Brindisi), ed una sezione dedicata ad artisti
abruzzesi. Della sua ricerca si sono interessati diversi critici,
così come numerose sono le collezioni pubbliche e private in Italia
e all'estero ove figurano sue opere. Nel 1994, in occasione d'una sua
personale nella Città di Assisi, viene pubblicata una monografia col
testo critico di Leo Strozzieri. Nel '99 espone presso Angelus Novus
dell'Aquila, presentata da Antonio Gasbarrini ed e invitata alla
Rassegna "Maestri a Campo-marino" (CB).
www.liagarofalo.it