Nella società contemporanea, sempre
più monopolizzata dalla presenza di smartphone, tablet e notebook, un numero crescente di persone cade in
preda ad una vera e propria dipendenza da social network, che gli esperti hanno
ribattezzato “Social Obsession". Si tratta del lento ma inesorabile passaggio dall’utilizzo di una normale connessione,
grazie alla quale restiamo in contatto con i nostri amici online, a quello di
una “connossessione”, vale a dire la sostituzione ossessiva delle relazioni
personali con quelle prettamente virtuali.
Capita ormai troppo spesso, tra
persone di tutte le età, di incontrarsi tra amici o parenti e limitarsi a
“postare” dove si è o cosa si fa, scattare foto e passare momenti interminabili
ad applicare filtri, piuttosto che trascorrere dell’ormai banale tempo insieme. Dall’organizzazione di una cena (64%), che dal giro di telefonate o sms
si è trasferita nel gruppo creato su WhatsApp o Facebook Messenger, a discapito dal commensale che non è connesso
che rimarrà automaticamente escluso, agli auguri di compleanno, sino alla
ricerca di lavoro: oggi ci pensa
LinkedIn a trovare le migliori offerte di lavoro, e sempre più spesso i
colloqui si svolgono tramite webcam grazie a Skype (48%).
Secondo recenti studi, sono oltre 26 milioni gli italiani che
hanno creato un proprio profilo online e questo numero è in continuo
aumento grazie al proliferare delle piattaforme disponibili. Interrogato
sull’importanza dei social network, il
51% degli italiani ha risposto che non potrebbe vivere senza, mentre il 27% ha dichiarato di rimanervi connesso addirittura
fino a 8 ore al giorno; il 56% degli
intervistati ha rivelato inoltre che il
primo pensiero prima di andare a dormire e appena svegli è controllare le
notifiche sullo schermo dello smartphone.
E’ quanto emerge da uno studio condotto da Found!, la prima
mood communication agency in Italia,
su circa 1800 persone, uomini e
donne di età compresa tra i 16 e i 60 anni, realizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio
online sui principali portali online, blog, forum e community dedicate, per esaminare quale sia il rapporto tra gli
italiani e i social network, che oramai ricoprono un ruolo centrale nella
vita di una buona fetta di popolazione.
Il sociologo Saro Trovato, fondatore di Found!, spiega: “Il rischio di questa
dipendenza da social network è davvero grande. Questo passaggio da un utilizzo misurato delle piattaforme online
per rimanere in contatto con amici e parenti, che può apportare ulteriori
vantaggi come la facilità di creare un gruppo o instaurare nuovi legami, a quello ‘connossessivo’ che porta sempre
più soggetti a vivere online le proprie giornate, mette in pericolo il ruolo fondamentale ricoperto nella vita di tutti
noi dalle relazioni interpersonali e dallo scambio diretto del proprio pensiero,
quel confronto faccia a faccia che con l’intensificarsi dell’evoluzione
tecnologica all’interno della società contemporanea sta diventando merce sempre
più rara e preziosa”.
Invadendo in modo sempre più
capillare la vita quotidiana di ognuno
attraverso l’utilizzo dei social network, la tecnologia sempre più spesso
occupa abusivamente i momenti che sino a qualche tempo fa erano dedicati alla concreta
socializzazione con le persone circostanti. Al giorno d’oggi risulta quindi normale
controllare lo smartphone centinaia di volte ogni giorno, messaggiare
continuamente con WhatsApp, valutare offerte di lavoro su LinkedIn. Ma è possibile tracciare un confine tra l’utilizzo
della tecnologia intesa come opportunità e l’ossessione di essere sempre
connessi, di confezionare una nostra rappresentazione virtuale e di sbirciare
nelle vite virtuali degli altri?
Per
un italiano su due (51%) questo confine tra vita reale e “connossessione” digitale
non esiste nemmeno,
dato che non potrebbe mai rinunciare ai
social network, nonostante ne riconosca i pro e i contro che l’utilizzo
degli stessi comporta. Il 31% ha invece
rivelato di poter fare a meno dei social senza alcun problema per lunghi tratti
della giornata, ammettendo però di farne uso costante ma moderato, più
volte durante il corso della giornata. Il
18% infine ha risposto di non aver mai avuto a che fare con i social network,
e pensa che non aprirà mai un profilo nemmeno in futuro.
Per quanto riguarda
invece il tempo che si passa online a
chattare o a controllare la vita degli altri sta aumentando vertiginosamente
a discapito delle altre attività quotidiane. Nel corso di una giornata tipo
infatti il 27% degli italiani ha
dichiarato di passare fino a 8 ore sui social network, ovvero per un lasso
di tempo pari a un’intera giornata lavorativa. Questo dato preoccupante è
avallato da quanti prima di coricarsi e,
allo stesso modo, appena dopo il suono
della sveglia, hanno come prima preoccupazione quella di controllare le
notifiche provenienti dai profili social sul proprio smartphone: si tratta appunto
del 56% degli intervistati. Il 54% dei fruitori del ricco bouquet di
social online invece resta connesso tra le 2 e le 4 ore, mentre il 19% visita il proprio profilo diverse volte al giorno, fino a un totale
di un paio d’ore.
Ma
quali sono i pro e i contro di una seconda vita online secondo gli italiani? Per il 77% di loro il beneficio maggiore
apportato dall’utilizzo dei social è la possibilità rimanere in contatto con le persone di cui si sono perse le tracce
da diverso tempo; per il 62% invece
il punto di forza dei social network è la
possibilità di far sentire un individuo parte di un gruppo, mentre per il 54% rende più semplice l’organizzazione di eventi. Al contrario, tra i
problemi che causano un eccessivo utilizzo degli strumenti sociali online c’è l’isolamento dai propri cari e amici in
carne e ossa, che vengono progressivamente trascurati a vantaggio di quelli
virtuali (68%); in secondo luogo il rischio di accumulare una quantità eccessiva d’informazioni sul web che può
portare a un cortocircuito mentale (51%), seguito dalla possibilità di generare pericolose situazioni di
stalkeraggio online, nelle quali si rischia di rimanere ossessionati dagli aggiornamenti del profilo o dai messaggi di un
individuo qualsiasi (47%).
Tra gli esempi più comuni di gesti quotidiani che ormai sono appannaggio quasi esclusivo dei social network c’è l’organizzazione di una cena (64%), che dal giro di telefonate o sms si è trasferita nel gruppo creato su WhatsApp o Facebook Messenger; il rischi concreto è che a rimanere escluso sia l’amico che non è connesso e che quindi non riceverà nessun invito; un altro esempio che ben sintetizza la nuova tendenza sono le lunghe chiacchierate fatte di pettegolezzi tra amiche (58%), che al giorno d’oggi non si svolgono praticamente più al bar, bensì attraverso la messaggistica istantanea offerta da migliaia di app o da programmi come Skype. Ormai anche dei semplici auguri di compleanno, si fanno quasi esclusivamente vai social (78%): basta perdersi un allert che segnala la data, ed ecco che il festeggiato si lega al dito di non aver ricevuto un messaggio o un like ‘ di auguri’, sul proprio profilo.
Il fidanzato non
risponde ad una telefonata, l’amico non dà conferme riguardo la sua
partecipazione alla partita di calcetto? Niente paura, oggi invece che con una
chiamata, grazie all’orario dell’ultimo
accesso su WhatsApp o sul profilo Facebook si può tenere sotto controllo la sua
attività online per verificare se si nasconde o mente (52%). Anche il
rapporto con il mondo del lavoro è cambiato: oggi ci pensa LinkedIn a trovare le migliori offerte di lavoro, e
sempre più spesso i colloqui si svolgono tramite webcam grazie a Skype (48%),
azzerando il contatto fisico con i pixel dello schermo.
La
vita quotidiana degli italiani è scandita dai social network in maniera sempre più
significativa: se per il 56% il primo
contatto avviene esattamente nel momento del risveglio, per il 30% arriva con l’approdo sul luogo di
lavoro, tendenzialmente con la ricerca di nuovi messaggi ricevuti. Per il 14% infine è la pausa pranzo il
momento ideale per controllare i profili social e verificare le nuove notifiche,
senza dare troppo nell’occhio.
Ecco infine i 5 consigli del sociologo Saro Trovato per
limitare l’uso dei social network, tornare a vivere appieno la realtà e vincere
la “connossessione”:
1-
BACK TO REALITY!
Cerchiamo di dare
priorità alle relazioni sociali vere e proprie, quelle che lasciano un segno
nella nostra vita e che ci portano notevoli benefici a livello
socio-relazionale. Approfittiamo del tempo libero per coltivare questo aspetto,
senza disdegnare di ritrovare amici che non si vedono da molti anni.
2-
PRENDI COSCIENZA DEL PROBLEMA
Il primo passo per
risolvere un qualsiasi problema è riconoscere di soffrirne: ammettendo questo
sarà più facile trovare una soluzione a questa difficoltà, che può creare seri
problemi nel corso della vita.
3-
OCCHIO ALL’OROLOGIO
Proviamo a stabilire
quanto tempo al giorno possiamo dedicare ai social network, cercando di
dimezzare inizialmente il lasso di tempo precedentemente utilizzato.
Gradualmente si potrà procedere a tagliarlo ulteriormente, fino a vedere i
primi benefici della disintossicazione dalla “connossessione”.
4-
FATTI UNA DOMANDA E DATTI UNA RISPOSTA
Un altro metodo da
provare nel caso si riscontrassero difficoltà è farsi delle domande prima di
accedere ai social. La prima domanda da porsi è “Cosa potrei fare di bello
anziché perdere il mio tempo qui?”.
5-
DISCONNETTIAMOCI DAL MONDO
Un’ulteriore attività
molto utile alla disintossicazione da social è uscire di casa senza il
cellulare, tablet o notebook. La sensazione iniziale di smarrimento pian piano
si affievolirà per lasciare spazio completamente ai cinque sensi e al godimento
di tutto ciò che ci circonda, persone comprese.