Dopo il successo di
Rugantino in Italia (biglietto d’oro 2013/2014) e la conclusione
trionfale del tour sul palco del New York City Center a Brodway,
Enrico Brignano torna al Sistina con lo spettacolo Evolushow,
riprendendo la strada a lui più congeniale, quella dell’inizio
della sua carriera, avere un rapporto diretto con il pubblico. La
gente, dai tempi di Plauto, ride sempre sugli stessi argomenti, il
sesso, il cibo e le altre nostre debolezze più profonde.
“Il
pubblico non vuole il linguaggio volgare, ride però alla battuta con
il doppio senso. L’Italia è il Paese dei grandi pensatori, di
intellettuali che hanno fatto delle carriere straordinarie pur avendo
un pubblico vario. La nostra Evoluzione lo è veramente o è un
involuzione? E’ ciò che si chiede Brignano. I genitori oggi,
spesso abusano della parola amore fino a farne perdere il
significato. I nostri nonni vivevano gli anni in cui si veniva
deportati, oggi i giovani non vogliono conoscere la storia, li
annoia. A loro piace la velocità dei social. Per crearsi il futuro
devono essere edotti a rimboccarsi le maniche.
Nello spettacolo
si parla molto di Internet, Facebook, Skype. La popolazione di dieci
anni fa era più facile da accontentare. Oggi se fai un film, il
finale è abbastanza” telefonato” perché la gente ha
immagazzinato più plot e quindi arriva subito alla soluzione. Oggi,
film come Mamma Roma o I Soliti Ignoti, sarebbero difficili da
realizzare. Internet svilisce gli autori, basta che un video abbia
qualcosa da raccontare e subito viene cliccato moltissimo. I problema
nasce dal fatto che video come quelli in cui si racconta di persone
che prendono a pugni un passante, trova poi degli emuli molto
facilmente. E’ difficile essere autori a tutto tondo, grandi
osservatori. Oggi i follower hanno bisogno delle foto. I personaggi
di una volta non potrebbero sopportare i tweets e le selfie.
Lo spettacolo avrebbe
dovuto chiamarsi Involution per parlare del nostro peggio. Sono venti
anni che il pubblico mi segue ma non do mai nulla per scontato.
Mantengo la matrice della sincerità cercando di non offendere
l’altro.
Lo spettacolo darà una
risposta a tutte le domande che ci poniamo ogni giorno e mentre prima
la curiosità ci spingeva a consultare dizionari ed enciclopedie,
oggi la risposta è una sola “Guarda su Internet”
In due ore Brignano
racconterà millenni di storia, dal paradiso terrestre al digitale
terrestre, dalla mela di Adamo alla mela di Jobs, dal fossile al
missile. Il racconto si snoderà all’interno di una scenografia
tecnologicamente avanzata, con luci suggestive e presenze virtuali
che interagiranno con Brignano sul palco.